Rocchetta Mattei

La Rocchetta Mattei, il castello da fiaba sui monti dell’Appennino

Rocchetta Mattei
Rocchetta Mattei

La Rocchetta Mattei è un castello costruito a partire dal 1850 sui resti di un maniero edificato da Matilde di Canossa nel XIII secolo, situato fra i monti nell’Appennino nel comune di Grizzana Morandi (Bologna), al confine tra Emilia-Romagna e Toscana. Tutto il complesso si sviluppa su un promontorio compreso tra due speroni rocciosi, attorno a un cortile centrale che divide la parte riservata alle stanze private da quella destinata agli ospiti. Assecondando la conformazione del luogo, la costruzione della Rocchetta Mattei si svolse nell’arco di settant’anni, in un processo di realizzazioni ed ampliamenti successivi: essa è un labirinto di torri, camere private e sale di ricevimento, per raggiungere le quali è sempre necessario salire delle scale. E’ inoltre un insieme di stili architettonici eterogenei, dal neomedievale al neorinascimentale, dal moresco al Liberty.

Rocchetta Mattei
Rocchetta Mattei

Il suo ideatore, architetto e proprietario fu il conte Cesare Mattei (1809-1896), che qui condusse una vita da signore medievale dedicandosi allo studio e alla divulgazione della medicina alternativa da lui battezzata “Elettromeopatia”, una pratica che gli procurò fama mondiale: Mattei è citato anche ne “I Fratelli Karamazov”, laddove il diavolo racconta di essere guarito dai reumatismi grazie a un suo libro e a delle gocce: “Ma che filosofia e filosofia, quando tutta la parte destra del corpo mi si è paralizzata e io non faccio che gemere e lamentarmi. [..] Disperato, ho scritto al conte Mattei a Milano, che mi ha mandato un libro e delle gocce, che Dio lo benedica“.

In seguito alla morte del conte la Rocchetta Mattei venne ereditata dal figlio adottivo Mario Venturoli, che portò a compimento i lavori intrapresi in precedenza. Durante la II Guerra Mondiale il castello fu occupato dalle truppe tedesche in ritirata, che ne distrussero gli arredi originali bruciandoli per riscaldare l’ambiente, e fecero razzia di tutti gli oggetti di valore. Dopo alcune vicissitudini, nel 1989 la Rocchetta venne definitivamente chiusa al pubblico. E’ stata riaperta nel 2015, in seguito all’acquisto del complesso da parte della Fondazione Carisbo e grazie a un restauro decennale. Il Comune di Grizzana Morandi ne cura la gestione.

Cortile centrale della Rocchetta Mattei
Cortile centrale

La visita della Rocchetta Mattei che descrivo di seguito è quella oggi offerta al pubblico, in gruppi condotti da una guida. Ha inizio attraverso la maestosa entrata in stile moresco, fiancheggiata da una torre, e poi su per lo scenografico scalone di ingresso, anch’esso in stile moresco decorato da statue, ricavato scavando la roccia. Superando la porta di accesso a ferro di cavallo, sorvegliata da due cariatidi, si giunge nel Cortile centrale, dove si ammirano elementi di reimpiego di origine medievale come il pozzo, un balconcino trecentesco, una scultura di Jacopo della Quercia. Il cortile è il centro del complesso, da cui irradiano tutti gli ambienti, pubblici e privati, accessibili tramite cinque porte differenti. Durante la visita si possono ammirare solo alcuni spazi, restituiti al pubblico. Gli altri – in parte – sono visitabili sono in occasioni particolari.

Soffitto della Cappella della Rocchetta Mattei
Soffitto della Cappella

Salendo una scalinata si accede alla Cappella, in cui elementi arabo islamici – gli archi ispirati alla Mezquita di Cordoba – si uniscono a quelli della tradizione architettonica medievale – il matroneo e l’abside semicircolare. La Cappella è uno spazio straordinario, il più complesso del castello: la sua forma irregolare fu disciplinata dalla gabbia di colonne con archi a ferro di cavallo che ne spartiscono geometricamente lo spazio.

Uscendo dalla Cappella si attraversa il Giardino pensile, ricavato nella roccia, con le balaustre che rievocano elementi fitomorfi. Si giunge quindi alla Torre quadrata, dove si trova l’ingresso al Cortile dei leoni, una porta monumentale affiancata da colonne precedute da leoni. Superata la porta si accede al cortile, uno degli spazi più belli della Rocchetta Mattei, che rievoca quello dell’Alhambra di Grenada: una fontana al centro con quattro leoni è circondata da un portico in stucchi (un tempo policromi), con alle pareti piastrelle provenienti da Siviglia.

Cortile dei Leoni e fontana della Rocchetta Mattei
Cortile dei Leoni e fontana

Tornando nel cortile centrale è possibile affacciarsi sulla Scala Nobile, una scala circolare in pietra che conduce allo sperone sud. Dal cortile si ha accesso alla Sala dei Novanta, in stile Liberty, forse così chiamata perché Mattei avrebbe voluto festeggiare qui i suoi novant’anni insieme ad altri ottantanove novantenni: concepita come mausoleo dedicato alla Regina Vittoria – ammiratrice di Mattei – fu trasformata in salone da ballo da Mario Venturoli.

Dalla Sala dei Novanta si esce all’esterno per ammirare il giardino della Rocchetta, che si sviluppa su terrazze ed è circondato dallo splendido panorama degli Appennini. Passando davanti al Casino di caccia, costruito sul dirupo meridionale del promontorio della Rocchetta, si giunge alla terrazza inferiore: qui prospetta la suggestiva Limonaia, decorata con elementi fitomorfi. Salendo alcuni gradini si arriva alla terrazza superiore, che si estende davanti alla doppia ed elegante scalinata di accesso alla Sala da Pranzo. In questo ampio spazio si svolgevano probabilmente i ricevimenti per gli ospiti d’onore e qui, sotto gli alberi, si possono ammirare due fonti battesimali intagliati con motivi animali, geometrici e fitomorfi.

Giardino esterno alla Sala dei Novanta
Giardino esterno alla Sala dei Novanta

Informazioni utili: per visitare la Rocchetta Mattei consiglio di consultare il sito internet ufficiale, www.rocchetta-mattei.it, sul quale è possibile acquistare on line il biglietto di ingresso. La visita alla Rocchetta si può accompagnare alla scoperta delle numerose attrattive storico-artistiche offerte dal territorio, come il vicino borgo medievale della Scola, la Chiesa di Santa Maria Assunta progettata da Alvar Aalto e la Casa-Museo di Giorgio Morandi a Grizzana, il Santuario di Montovolo. Per raggiungere la Rocchetta in auto è possibile percorrere l’Autostrada A1 oppure la strada statale 64 Porrettana, che collega Pistoia e l’alta Toscana all’Emilia-Romagna.

Altre immagini:

Mappa della Rocchetta Mattei:

About the author