Palazzo Zevallos Stigliano, il salone d'ingresso

Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli e la sua sontuosa raccolta d’arte

Palazzo Zevallos Stigliano, il salone d'ingresso
Palazzo Zevallos Stigliano, il salone d’ingresso

Palazzo Zevallos Stigliano è un palazzo sontuoso nel cuore di Napoli che ospita una preziosa raccolta di arte napoletana dal Seicento ai primi del Novecento. Situato al n. 185 di via Toledo, il palazzo fu costruito per il mercante spagnolo Giovanni Zevallos tra il 1635 e il 1639, su disegno di Cosimo Fanzago. Più volte modificato nel corso degli anni, nel 1688 la proprietà passò ai Colonna di Stigliano e a fine Ottocento, dopo un lungo periodo di passaggi di proprietà, alla Banca Commerciale Italiana. La Banca negli anni Venti del Novecento realizzò alcuni importanti lavori di restauro, per adeguare l’edificio alle nuove funzioni: il cortile del palazzo divenne salone coperto da un ampio lucernario in stile tra Belle Époque e Floreale, al piano ammezzato furono aperte le balconate di gusto Liberty, un imponente scalone in marmo, tra Neoclassico e Liberty, fu eretto per condurre ai piani superiori.

Caravaggio, Martirio di sant'Orsola. Collezione di Palazzo Zevallos Stigliano
Caravaggio, Martirio di sant’Orsola

Le sale del piano nobile di Palazzo Zevallos Stigliano, decorate con stucchi e affreschi realizzati tra il 1830 e il 1890 dagli allora proprietari – la famiglia del banchiere Fourquet – ospitano la collezione d’arte di Gallerie d’Italia, il progetto espositivo di Intesa Sanpaolo. Le prime sale sono dedicate alla svolta naturalistica impressa dall’arrivo di Caravaggio a Napoli: del Merisi è esposto il Martirio di sant’Orsola, ultimo capolavoro realizzato poco prima della morte. Ne parlo nell’articolo dedicato ai lavori di Caravaggio nella città partenopea, accanto alle Opere di misericordia dipinte per il Pio Monte della Misericordia e alla Flagellazione di Cristo per la chiesa di san Domenico Maggiore.

Insieme al Martirio di sant’Orsola, a Palazzo Zevallos Stigliano si ammirano, fra le opere del Seicento, Sansone e Dalila di Artemisia Gentileschi, Giuditta decapita Oloferne di Louis Finson, San Giorgio di Francesco Guarini. Seguono i dipinti che testimoniano i fasti della stagione barocca, rappresentata soprattutto da Luca Giordano di cui si gode il monumentale Ratto di Elena, oltre ad Agar e Ismaele nel deserto confortati dall’angelo di Francesco Solimena.

Gaspar Van Wittel, in alto Veduta di Roma con piazza Navona, in basso Veduta di Napoli con largo di Palazzo. Collezione di Palazzo Zevallos Stigliano
Gaspar Van Wittel, in alto Veduta di Roma con piazza Navona, in basso Veduta di Napoli con largo di Palazzo

Un nucleo significativo di opere custodite presso Palazzo Zevallos Stigliano è costituito dalle nature morte – da Paolo Porpora a Baldassarre De Caro – e soprattutto dalle vedute, a partire dalle quattro settecentesche di Gaspar van Wittel, tra cui la Veduta di Napoli con Largo di Palazzo e la Veduta di Napoli con il borgo di Chiaia da Pizzofalcone. Nella Sala degli Uccelli sono raccolti i dipinti dedicati al paesaggio, tra cui una splendida serie di diciotto quadri di piccolo formato dell’olandese Anton Sminck Pitloo, oltre alla rappresentazioni della città, con scene e strade di vita moderna. Si tratta di una raccolta assai significativa, che ben esemplifica lo straordinario sviluppo del genere della veduta e del paesaggio nella Napoli ottocentesca, divenuta nelle sue differenti esperienze una scuola di avanguardia a livello europeo.

Palazzo Zevallos Stigliano, la sala dedicata a Vincenzo Gemito
La sala dedicata a Vincenzo Gemito

Nella Sala Pompeiana di Palazzo Zevallos Stigliano vi sono tele di figura, che rendono immortali modelle e donne del popolo, insieme a una sezione dedicata alla pittura di prospettiva: tra le opere si ammirano la Dama col ventaglio di Domenico Morelli, il Ritratto del pittore Vincenzo Migliaro di Gaetano Esposito, l’Interno di Palazzo san Giacomo a Napoli di Vincenzo Abbati, il Coro della chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova di Domenico Battaglia, La pioggia di Francesco Netti.

La Sala della Fedeltà, infine, vuole rendere omaggio alle opere e alla personalità di Vincenzo Gemito, con terracotte, bronzi e disegni dagli anni Settanta dell’Ottocento agli anni Venti del Novecento: si tratta di uno dei nuclei più importanti del grande artista, conservati proprio a Palazzo Zevallos Stigliano.

Informazioni utili: per visitare Palazzo Zevallos Stigliano suggerisco di consultare il sito internet dedicato, www.gallerieditalia.com.

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Mappa di Palazzo Zevallos Stigliano:

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