Fra le pendici del Campidoglio e le rive del Tevere a Roma, nei pressi della Bocca della Verità, si trova il complesso di San Giovanni Decollato, magnifica testimonianza del connubio tra la bellezza dell’arte e la vocazione alla carità. Sede dell’Arciconfraternita di San Giovanni Decollato, fondata nel 1488 per dare assistenza ai condannati a morte, custodisce le opere di alcuni maestri del Manierismo come Giorgio Vasari, Francesco Salviati, Jacopino Del Conte, Jacopo Zucchi, Pomarancio, Pirro Ligorio.
L’Arciconfraternita, che ancora oggi cura il complesso, fu fondata dai fiorentini che vivevano e lavoravano a Roma per offrire assistenza ai condannati a morte, che non beneficiavano di alcun conforto religioso e i cui corpi venivano abbandonati dopo l’esecuzione. Fra gli assistiti più celebri si ricordano Giordano Bruno e Beatrice Cenci.
Intitolata al santo decapitato per la sua fede, patrono della città di Firenze, la Confraternita laica svolgeva un ruolo sociale ed assistenziale di grande modernità, offrendo sostegno spirituale a coloro che erano considerati gli ultimi degli ultimi e occupandosi della sepoltura dei corpi dopo l’esecuzione. Riconoscendone l’importanza, papa Innocenzo VIII ne approvò l’istituzione nel 1490 e concesse la chiesa di Santa Maria della Fossa per lo svolgimento delle attività. In seguito, papa Clemente VIII sovvenzionò a più riprese la costruzione del chiostro.
I confratelli disposero da subito la realizzazione di una sede adeguata alla propria missione, ampliando e decorando la chiesa e costruendo l’oratorio. Fu così che in questa parte di Roma si ammirano capolavori del Manierismo come la splendida “Deposizione” di Jacopino Del Conte, circondata nell’oratorio dagli affreschi dello stesso maestro, del Salviati, di Pierro Ligorio e di Battista Franco.
Nella chiesa – ristrutturata su progetto di Battista da San Gallo del 1534 – sono disposte varie opere di Jacopo Zucchi tra le quali la splendida “Nascita del Battista” e la “Visitazione” del Pomarancio, mentre sull’altare s’innalza la pala di Giorgio Vasari rappresentante “La Decollazione del Battista”.
Oltre alla chiesa e all’oratorio il complesso di San Giovanni Decollato comprende il chiostro, nel cui pavimento sono presenti le botole attraverso le quali venivano calate le spoglie dei condannati a morte, sepolti cristianamente nei sotterranei: coloro che si erano pentiti prima dell’esecuzione, venivano seppelliti in terra consacrata. Il palazzo retrostante ospita gli uffici, la biblioteca e il prezioso archivio storico, che raccoglie documenti dalla fondazione dell’Arciconfraternita fino ai nostri giorni.
La visita di San Giovanni Decollato è possibile soltanto in alcune occasioni (ad esempio il 24 giugno per la festa di San Giovanni), quando si può ammirarne gli ambienti solitamente chiusi al pubblico. Il loro splendore appaga senza dubbio le aspettative e vale l’attesa che un tale gioiello – senz’altro poco conosciuto – merita.
L’Arciconfraternita di San Giovanni Decollato prosegue ancor oggi la propria attività caritativa di sostegno dei carcerati e delle persone in difficoltà, ispirata da quella stessa vocazione che ne promosse la nascita oltre cinque secoli fa.
Informazioni utili: il sito internet – www.sangiovannidecollato.org – è in aggiornamento. A pochi passi da San Giovanni Decollato si trovano sia l’area archeologica del Teatro di Marcello e del Portico d’Ottavia, cui ho dedicato un articolo, sia l’area dell’antico Foro Boario di Roma, ricchissima di monumenti e luoghi da visitare: tra di essi, la chiesa di santa Maria in Cosmedin, il tempio di Ercole Vincitore, il tempio di Portuno, la casa dei Crescenzi, l’arco quadrifronte di Giano. In questo articolo propongo un itinerario di visita.
Altre immagini di San Giovanni Decollato:
Mappa del complesso di San Giovanni Decollato a Roma:
