Francesco Trombadori alla GAM di Roma con “L’essenziale verità delle cose”

Francesco Trombadori, Il Viale di Villa Strohl-Fern, 1919
Francesco Trombadori, Il Viale di Villa Strohl-Fern, 1919

La mostra di Francesco Trombadori alla GAM di Roma Capitale (che si trova in via Crispi 24 e che non va confusa con la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Valle Giulia) è stata prorogata fino all’11 marzo.

E’ una preziosa occasione per conoscere l’opera di questo Maestro, che ha attraversato il Novecento vivendone le temperie artistiche, sociali e politiche: il percorso proposto da questa esposizione antologica si snoda dalle prime prove giovanili – di influenza divisionista – alle opere successive alla Prima Guerra Mondiale, quando il pittore si avvicina all’ambiente di “Valori Plastici” e alle suggestioni del “realismo magico“.

Francesco Trombadori. Fanciulla nuda (Fanciulla che legge), 1929 c.
Francesco Trombadori. Fanciulla nuda (Fanciulla che legge), 1929 c.

Vi è quindi una selezione di nudi, ritratti e nature morte – opere splendide! – che esprimono il suo personale neoclassicismo, e nella purezza delle forme si distinguono per la loro raffinatezza. A questi generi si dedica anche nel corso degli anni Trenta, mentre l’esposizione fa solo un rapido riferimento al periodo difficile degli anni 1940-1950.

La mostra si conclude in un climax di suggestione e poesia con i dipinti del 1950-1961, quando Trombadori si dedica quasi esclusivamente al paesaggio di Roma – la città che aveva eletto a patria – e che rappresenta in scorci d’atmosfera lunare, sospesa, sognante: essi esprimono davvero, come il pittore aveva spiegato, “l’essenziale verità delle cose“.

Francesco Trombadori, Piazza di Spagna, 1958
Francesco Trombadori, Piazza di Spagna, 1958

Oltre a delineare il percorso biografico di Francesco Trombadori e, attraverso la sua personale parabola artistica, le vicissitudini e la storia che hanno riguardato la città di Roma nel corso del Novecento, merito della mostra è aver posto l’attenzione su un concetto di arte moderna che ritengo di grande suggestione e importanza, ovvero – riprendendo nella sua interezza la frase citata prima: “Moderna non è certo l’arte perché rispecchia il nostro tempo, che allora si tratterebbe di una questione di moda e formale. L’arte, moderna come anche antica, è solo quella che riesce ad esprimere l’essenziale verità delle cose con profonda umanità e spiritualità …”.

Altre immagini:

Mappa della GAM di Roma:

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