Palazzo Reale, Galleria degli specchi. Rolli di Genova

I Rolli di Genova, il museo a cielo aperto dei Palazzi più belli della città

Palazzo Reale, Galleria degli specchi. Rolli di Genova
Palazzo Reale, Galleria degli specchi

Costruiti fra Rinascimento e Barocco quali residenze delle famiglie nobili, i Rolli di Genova sono sontuosi palazzi edificati nel centro storico – in particolare lungo Strada Nuova, l’attuale via Garibaldi – articolati secondo uno schema architettonico ricorrente, con atri, cortili, scaloni monumentali, giardini pensili. Connotati da magnifiche facciate decorate a stucco, in marmo e dipinte, questi palazzi custodiscono al proprio interno saloni affrescati, arredi sontuosi e ricchissime quadrerie, commissionate e acquistate dai proprietari, tra le altre le famiglie Grimaldi, Spinola, Balbi, Doria, Pallavicini, Lomellino, Lecari. Pieter Paul Rubens giudicò i Rolli – per buon gusto e raffinatezza – il modello per le abitazioni nobiliari di tutta Europa, tanto da disegnarne prospetti, piante e sezioni e raccoglierne le immagini in un libro, “Palazzi di Genova”, che pubblicò nel 1622.

Palazzo Reale, Cour d'honneur. Rolli di Genova
Palazzo Reale, Cour d’honneur

Il numero di queste sontuose dimore, oltre centotrenta – era talmente elevato da consentire, a partire dal 1576, l’istituzione di un particolare sistema di ospitalità pubblica in occasione delle visite di stato: i palazzi furono classificati nell’“Elenco degli Alloggiamenti pubblici o Rolli” a seconda della loro sontuosità ed importanza, e destinati ad accogliere gli ospiti in base al rango. I palazzi di Genova derivarono quindi il loro nome dai Rolli – i “ruoli” – in cui erano elencati, messi a disposizione delle famiglie per ospitarvi sovrani e papi, cardinali, principi e viceré, governatori e feudatari, ambasciatori di passaggio in città, in un secolo – fra Cinque e Seicento – il cui Genova era diventata crocevia di potenti.

Nel 2006 il sistema dei Rolli di Genova è stato riconosciuto quale Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, in riferimento a quarantadue palazzi degli oltre cento esistenti: essi rappresentano “il primo esempio in Europa di un progetto urbano di sviluppo con una struttura unitaria” e “un modello architettonico e una cultura residenziale che ha attratto gli artisti e i viaggiatori famosi”. Oltre ai Rolli edificati in Strada Nuova, gli edifici di questo patrimonio diffuso si trovano in molte vie e piazze del centro storico, da via Balbi a piazza Fossatello, da piazza Banchi a piazza Rovere. Alcuni, ancora oggi, sono di proprietà privata, altri sono diventati sedi di uffici e Musei: fra di essi quelli a cui dedico questo articolo, ovvero Palazzo Reale, Palazzo Spinola di Pellicceria, i Musei di Strada Nuova – Palazzo Rosso, Palazzo Bianco, Palazzo Tursi.

Musei di Strada Nuova. Pieter Paul Rubens, Venere e Marte - dettaglio
Musei di Strada Nuova. Pieter Paul Rubens, Venere e Marte – dettaglio

Palazzo Reale era fra i Rolli di Genova l’unico – insieme al Palazzo del Principe Doria – giudicato idoneo ad ospitare sovrani. Fu costruito per volere di Stefano Balbi – monopolista mondiale del traffico del mercuriofra il 1643 e il 1650, e nel corso dei decenni divenne uno dei più vasti complessi architettonici della città. Affaccia sulla via omonima, creata dallo stesso Balbi quale seconda via residenziale di Genova dopo Strada Nuova. Successivamente il Palazzo venne ingrandito dalla famiglia Durazzo tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento, con l’aggiunta dei due grandi corpi scala e del magnifico terrazzo a U, nonché con l’ampliamento della corte d’onore. A questa fase risale la realizzazione della celebre Sala degli Specchi, per la quale furono prese a modello le gallerie dei palazzi romani Colonna e Doria Pamphilj, oltre alla Galerie des glaces di Versailles.

Palazzo Spinola di Pellicceria, Galleria degli specchi, dettaglio del soffitto
Palazzo Spinola di Pellicceria, Galleria degli specchi, dettaglio del soffitto

Palazzo Reale deve il suo nome agli ultimi proprietari, i Savoia, che lo acquistarono nel 1824. La residenza fu quindi adattata alle nuove necessità: vennero allestite la Sala del Trono, la Sala delle Udienze e la Sala da Ballo, mentre nelle ali di ponente e di levante vennero realizzati gli appartamenti reali. Nel 1919 il Palazzo fu infine ceduto da Vittorio Emanuele III allo Stato Italiano. Oltre a custodire magnifici saloni con affreschi e stucchi realizzati dai più importanti maestri del barocco e del rococò, Palazzo Reale ospita una ricchissima pinacoteca con opere – tra gli altri – di Van Dyck, Tintoretto, Guercino, Luca Giordano. La collezione comprende inoltre sculture, come il Ratto di Proserpina di Schiaffino ed Adone, Clizia, Venere e Giacinto di Parodi, arazzi di manifattura francese d’inizio Seicento, arredi appartenuti ai proprietari.
All’esterno, oltre la corte d’onore circondata dal grande terrazzo, si ammira il giardino pensile che guarda verso il mare, ornato da uno straordinario rissêu settecentesco proveniente da un monastero demolito e qui reimpiegato.

Giardino pensile di Palazzo Bianco e, dall'altra parte di via Garibaldi, la facciata di Palazzo Rosso. Rolli di Genova
Giardino pensile di Palazzo Bianco e, dall’altra parte di via Garibaldi, la facciata di Palazzo Rosso

Fra i Rolli di Genova sono senz’altro da visitare Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Doria-Tursi: edificati nella magnifica via Garibaldi, la “Strada nuova” rinascimentale e barocca, costituiscono il polo museale dei Musei di Strada Nuova. Costruiti quali dimore della ricca e potente aristocrazia cittadina, sono uniti in un percorso museale che coniuga ambienti e arredi sontuosi a una ricchissima collezione d’arte che spazia dal Cinquecento al Settecento. Palazzo Rosso fu costruito tra il 1671 e il 1677 su progetto di Pietro Antonio Corradi e commissione dei fratelli Rodolfo e Gio Francesco Brignole-Sale: mentre i Brignole erano imprenditori attivi nella lavorazione della lana e della seta, i Sale lo erano nell’ambito della finanza. Il Palazzo è stato sempre proprietà della famiglia fino al 1874, quando l’ultima discendente lo donò al Comune per “accrescere il decoro e l’utile di Genova”. Conosciuto come Palazzo Rosso in virtù del colore della facciata, è ornato da affreschi dei maggiori pittori del Seicento ligure e da preziosi arredi: custodisce opere di Dürer, Veronese, Guercino, Strozzi, Grechetto, Van Dyck.

Musei di Strada Nuova, Palazzo Bianco, Sala VIII
Musei di Strada Nuova, Palazzo Bianco, Sala VIII

Palazzo Bianco e l’adiacente Palazzo Doria-Tursi, oggi sede del Comune di Genova, sono visitabile secondo un percorso unitario: nelle sale si ammirano opere straordinarie come l’Ecce homo di Caravaggio e la Maddalena penitente di Canova, nonché una splendida raccolta di autori fiamminghi (Memling, David, Provost, Rubens, Van Dyck), olandesi (Steen), francesi (Vouet, Lancret) e spagnoli (Zurbaràn, Murillo), e un’ampia rassegna della pittura genovese fra il Cinque e Settecento (Magnasco, Cambiaso, Strozzi, Piola). A conclusione della visita vi sono gli spazi dedicati ai cimeli e ai violini di Nicolò Paganini, tra cui il celebre Cannone di Guarneri.

Nel merito della storia di questi due Rolli di Genova, Palazzo Bianco fu edificato tra il 1530 e il 1540 per Luca Grimani e poi ristrutturato nel Settecento. La sua facciata, dai colori tenui – in contrasto con il Palazzo “Rosso” sull’altro lato della via – ne è all’origine del nome. Dopo alcuni passaggi di proprietà fu infine dimora dei Durazzo Brignole-Sale, di cui l’ultima discendente nel 1889, come aveva già fatto per Palazzo Rosso, lo donò alla città, destinandone la funzione a “pubblica galleria”. Palazzo Doria-Tursi, fu costruito a partire dal 1565 da Niccolò Grimaldi, il banchiere personale di Filippo II di Spagna, su progetto di Domenico e Giovanni Ponzello. Passato a Gianandrea Doria e al figlio Carlo, duca di Tursi, fu proprietà dei Savoia e quindi in uso della Compagnia di Gesù. La sua facciata è in marmo bianco di Carrara, pietra rosa di Finale e pietra nera di Promontorio, mentre il corpo centrale è circondato da giardini.

Palazzo Lomellino, atrio ovale
Palazzo Lomellino, atrio ovale

Fra gli altri palazzi di via Garibaldi consiglio Palazzo Lomellino, edificato per volere di Nicolosio Lomellino, che aveva fatto fortuna investendo nella pesca del corallo presso l’isola tunisina di Tabarca. Costruito tra il 1563 e il 1569 su progetto dell’architetto Giovanni Battista Castello (detto il Bergamasco), vanta la facciata più scenografica della strada, con una decorazione a stucco che prosegue anche sul soffitto dell’atrio ovale. Sul retro – oltre il ninfeo – si estende un giardino su più livelli, che salendo lungo il fianco della collina di Castelletto culmina in alto con una torre. All’interno custodisce un ciclo affrescato da Bernardo Strozzi.

Palazzo Spinola di Pellicceria – oggi Galleria Nazionale – si trova nella piazza omonima ed apparteneva al novero dei Rolli di Genova che potevano ospitare cardinali, principi e viceré. Fu costruito da Francesco Grimaldi prima del 1593, quindi ristrutturato nel Settecento da Maddalena Doria. Fu donato dalla famiglia Spinola allo Stato nel 1958, legandone la destinazione a museo e “al mantenimento dell’aspetto di dimora storica”. Le sue sale, magnifico esempio di casa-museo – affrescate da Lazzaro Tavarone, Lorenzo De Ferrari e Sebastiano Galeotti – custodiscono in parte l’arredo originario e rivelano una sontuosa pinacoteca: fra gli autori esposti, Antonello da Messina, Guido Reni, Tintoretto, Luca Cambiaso, Anton Van Dyck, Pieter Paul Rubens. Fra gli ambienti, il più ricco è senz’altro la Galleria degli Specchi, opera sempre di Maddalena Doria.

Palazzo Spinola di Pellicceria, salone. Rolli di Genova
Palazzo Spinola di Pellicceria, salone

Informazioni utili: ogni anno i Rolli di Genova – anche quelli abitualmente non aperti al pubblico – aprono le loro porte in occasione dei Rolli Days: tutte le informazioni sul sito internet visitgenoa.it. Per visitare Palazzo Reale suggerisco il portale palazzorealegenova.beniculturali.it, il sito internet dei Musei di Strada Nuova è www.museidigenova.it, quello di Palazzo Spinola di Pellicceria è www.palazzospinola.beniculturali.it. Altri Rolli di Genova, ad esempio Palazzo Lomellino (www.palazzolomellino.org), sono aperti in occasioni particolari. La visita dei Rolli può accompagnarsi a quella delle chiese di Genova: alle più significative ho dedicato un articolo.

Mappa dei Rolli di Genova descritti in questo articolo:

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