Chiesa di Santa Maria degli Angeli @ MNR

Le Terme di Diocleziano a Roma e la loro storia nei monumenti della città

Chiesa di Santa Maria degli Angeli @ MNR
Chiesa di Santa Maria degli Angeli @ MNR

Le Terme di Diocleziano a Roma, complesso che si estende di fronte alla stazione ferroviaria di Termini, furono le più grandi del mondo romano. Costruite in solo otto anni, dal 298 al 306 d.C. nella zona tra i colli del Viminale e del Quirinale, occupavano una superficie di 13 ettari e potevano ospitare fino a 3mila persone contemporaneamente: per la loro realizzazione fu necessario procedere alla demolizione di un intero quartiere, composto da edifici privati e strutture pubbliche.

Gli scavi archeologici condotti sotto la pavimentazione delle Terme di Diocleziano hanno rivelato in particolare il complesso monumentale appartenente alla Gens Flavia, comprendente una grande area porticata e il podio di un tempio. Questo luogo sacro – sia luogo di culto della famiglia, sia mausoleo – accolse le ceneri di Vespasiano, Tito, Domiziano e di altri membri della casata. Fra i ritrovamenti compiuti in questa zona vi fu inoltre l’obelisco, prima trasferito da Massenzio nel circo della sua villa sulla Via Appia e poi utilizzato dal Bernini nella Fontana dei Quattro Fiumi a piazza Navona.

Facciata della natatio delle Terme
Facciata della natatio delle Terme

Le Terme, volute da Massimiano e dedicate a Diocleziano, rimasero in funzione fino alla metà del VI secolo, quando la guerra greco-gotica comportò gravi danni alla città e gli acquedotti furono tagliati, interrompendo l’alimentazione idrica. L’evento che ne sancì la caduta in disuso fu l’assedio di Roma da parte di Vitige (537), nel corso del quale venne interrotta l’Aqua Marcia che alimentava l’impianto.

Ben al di là del suo periodo di attività il complesso caratterizzò questa zona della città con l’imponenza delle sue rovine: le realizzazioni urbanistiche e architettoniche dei secoli successivi conservarono in gran parte la conformazione delle terme, tanto che ancor oggi è possibile ritrovare le vestigia di quello splendore in alcuni luoghi e monumenti.

Chiesa di Santa Maria degli Angeli, transetto ricavato nel frigidarium
Chiesa di Santa Maria degli Angeli, transetto ricavato nel frigidarium

Le Terme si Diocleziano erano delimitate da un ampio recinto che sul lato sud-occidentale formava una grande esedra a gradinate, un perimetro lungo il quale a fine Ottocento fu realizzata piazza della Repubblica (chiamata anche piazza dell’Esedra in ricordo dell’architettura termale). Ai lati dell’esedra antica si trovavano due biblioteche affiancate da due sale circolari: la sala a nord fu trasformata nel 1598 nella chiesa di San Bernardo alle Terme, quella a sud è ancor oggi visibile all’inizio di via del Viminale.

Gli ambienti principali del complesso, il frigidarium, il tepidarium e il calidarium si trovavano al centro del recinto, lungo un asse a fianco del quale si aprivano altre aule e ambienti: tra di essi l’aula ottagona, forse un frigidarium secondario, che nel Seicento fu trasformata in granaio e dal 1928 venne utilizzata come planetario, utilizzando la cupola ad ombrello per riprodurre la volta celeste.

Nel 1561, dopo mille anni di abbandono, per volere di papa Pio IV all’interno del complesso furono realizzate una chiesa e una certosa dedicata alla Madonna degli Angeli e dei Martiri cristiani, in ricordo dei cristiani che, secondo la leggenda, erano morti durante il cantiere. Il progetto di costruzione della chiesa venne affidato a Michelangelo Buonarroti che, nel pieno rispetto delle architetture antiche, utilizzò gli ambienti del frigidarium e del tepidarium e disegnò il chiostro grande.

Chiesa di Santa Maria degli Angeli, volta a triplice crociera del frigidarium
Chiesa di Santa Maria degli Angeli, volta a triplice crociera del frigidarium

Visitando la chiesa di Santa Maria degli Angeli è possibile ammirare questi ambienti termali: del calidarium è rimasta la piccola abside che costituisce la facciata della chiesa su piazza della Repubblica, mentre si sono conservati integralmente il tepidarium a pianta circolare, trasformato nel vestibolo, e il frigidarium con volta a triplice crociera, divenuto il transetto. La chiesa fu realizzata da un Michelangelo ormai ottantaseienne, ma i lavori si protrassero ben oltre la sua morte, con varie interruzioni a causa della carenza di fondi e con una serie di alterazioni rispetto al progetto originario. Tra gli architetti coinvolti vi fu anche Luigi Vanvitelli, che tra l’altro aveva progettato la facciata su piazza della Repubblica, poi distrutta nel 1911 per mettere in vista la nicchia del calidarium. Provenienti dalla Terme di Diocleziano sono anche le otto imponenti colonne di granito, reimpiegate da Michelangelo all’interno della chiesa. Nel 1703 fu tracciata sul pavimento la nota meridiana con i segni zodiacali, cui ho dedicato un articolo.

Con Gregorio XIII le grandi aule delle terme furono trasformate in granai e depositi per l’olio. La certosa voluta da Pio IV venne soppressa nel 1884 e parte dei suoi spazi ospitarono l’ospizio Margherita di Savoia per i poveri e i ciechi. Nel 1908 i suoi ambienti ospitarono una grande mostra archeologica – organizzata nell’ambito dell’Esposizione Universale per il cinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia: in quell’occasione, al fine di recuperare le strutture romane, gran parte degli edifici costruiti dal Cinquecento in poi vennero distrutti. Nel 1889 il Complesso delle Terme di Diocleziano e gli spazi della Certosa divennero Museo Nazionale Romano.

Aula ottagona @ MNR
Aula ottagona @ MNR

La visita del complesso museale consente di ammirare alcuni locali delle terme, in parte adibiti a sede espositiva. Tra di essi l’aula X che costituiva uno degli ingressi monumentali, l’aula XI – poi trasformata in una cisterna supplementare d’acqua per alimentare la piscina – l’aula IX destinata a spogliatoio, l’aula VIII che affacciava sulla natatio, in origine in comunicazione con il frigidarium. Questo ambiente era davvero imponente, con una superficie di 4mila metri quadrati e una profondità di oltre un metro. Il fondo e le pareti erano rivestiti in marmo di Luni e sulla superficie dell’acqua si specchiava la facciata monumentale, lunga il doppio rispetto a quella delle Terme di Caracalla: disegnata sul modello delle scene teatrali, era decorata da statue inserite all’interno delle nicchie, inquadrate da colonne. Il presbiterio della chiesa ne interruppe l’integrità, inglobando il grande ingresso e parte della piscina. Sempre nello spazio della piscina alla fine del Cinquecento fu realizzato il chiostro piccolo, che occupa un terzo dell’intera superficie.

Museo della comunicazione scritta dei Romani. Museo delle Terme di Diocleziano
Museo della comunicazione scritta dei Romani. Museo delle Terme di Diocleziano

Il Museo Nazionale Romano ospitato presso le Terme di Diocleziano consiste inoltre nel Museo Epigrafico – che con oltre novecento reperti esposti su tre piani racconta la comunicazione scritta degli antichi romani – e nel Museo Protostorico, che illustra lo sviluppo della cultura laziale dal XI secolo a.C. al VI secolo a.C..

Lungo il percorso di visita si possono inoltre ammirare il chiostro grande e il chiostro piccolo. Il chiostro grande fu disegnato da Michelangelo in occasione della grande trasformazione del complesso voluta da Pio IV per la costruzione della chiesa e della certosa, e venne realizzato tra 1565 e il 1600.

L’ultima testimonianza delle Terme di Diocleziano all’interno del percorso di visita tracciato in questo articolo è costituita dalla chiesa di San Bernardo alle Terme, ricavata nella sala circolare presente all’angolo ovest del recinto esterno. L’originaria destinazione di questo spazio non è certa, forse era destinato allo studio oppure allo svago. Nel 1593 l’area dove si trovava l’edificio venne acquistata dalla nobildonna Caterina Nobili Sforza, che dette avvio alla costruzione di due chiese e di un monastero, poi donate ai Riformati di san Bernardo detti Foglianti.

Chiesa di San Bernardo alle Terme
Chiesa di San Bernardo alle Terme

I lavori di trasformazione della rotonda ebbero inizio nel 1598 e si conclusero nel 1600: dei quattro ingressi disposti a croce uno venne ampliato per farne il coro, i due laterali ospitarono altari – ornati da quattro colonne in marmo verde probabilmente provenienti dagli scavi delle terme – l’ultimo divenne l’ingresso della nuova chiesa. Nella parte superiore della parete circolare vennero aperti otto nicchioni, all’interno dei quali furono inserite colossali statue in stucco realizzate da Camillo Mariani. Un elemento di interesse è costituito infine dal disegno della volta, a cassettoni ottagonali di grandezza decrescente verso la sommità, una probabile ripresa della decorazione antica, sul modello del Pantheon.

Chiesa di San Bernardo alle Terme
Chiesa di San Bernardo alle Terme

Informazioni utili: per visitare la chiesa di Santa Maria degli Angeli – trasformata in basilica minore nel 1920 da papa Benedetto XV – suggerisco di consultare il sito internet www.santamariadegliangeliroma.it, ricchissimo anche di informazioni storiche e artistiche. Nella chiesa si ammira una magnifica meridiana settecentesca cui – tra altre meridiane – ho dedicato un articolo. Per visitare il Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano il sito internet è museonazionaleromano.beniculturali.it. Nei pressi della chiesa di San Bernardo alle Terme si trovano infine tre chiese imperdibili: Santa Maria della Vittoria, che custodisce l’Estasi di Santa Teresa di Gian Lorenzo Bernini, San Carlo alle Quattro Fontane, progettata dal Borromini, e Sant’Andrea al Quirinale, opera del Bernini. Un altro complesso termale di Roma di rara bellezza e suggestione, che consiglio vivamente di visitare è quello delle Terme di Caracalla.

Altre immagini delle Terme di Diocleziano:

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