
Accanto alla scalinata di Piazza di Spagna a Roma si trova la Keats-Shelley House, inaugurata nel 1909 nelle stanze dell’appartamento al secondo piano che ospitarono fino alla morte John Keats.
Keats dimorò a Roma fra il 1820 e il 1821 gravemente ammalato di tubercolosi: era giunto confidando nel clima più mite e nella speranza di un miglioramento, ma trovò la morte il 23 febbraio 1821 a soli venticinque anni. Dalla sua camera d’angolo ammirava la piazza, con l’acqua che scorre sulla Barcaccia di Pietro Bernini e il trambusto della folla sulla scalinata. Il suo corpo fu cremato e sepolto nel Cimitero Acattolico di Roma.

Nel 1903 la casa fu minacciata di demolizione ma venne salvata grazie alla mobilitazione internazionale di un gruppo di intellettuali e diplomatici inglesi e americani: nel 1909 fu inaugurata la Keats-Shelley House come museo e biblioteca per commemorare John Keats, Percy Bysshe Shelley e i romantici inglesi della seconda generazione che avevano vissuto in Italia.
Shelley non abitò questa casa e non incontrò Keats a Roma: quando apprese della morte dell’amico si trovava nell’Italia del Nord e, sconvolto dalla notizia, scrisse l’elegia “Adonais”. Annegò l’anno seguente, nel 1822, al largo delle coste della Toscana e le sue ceneri furono anch’esse sepolte nel Cimitero Acattolico romano.

La visita della Keats-Shelley House consente di ammirare le due stanze prese in affitto da Keats e dall’amico e compagno di viaggio Joseph Severn, il Salone – abitato all’epoca dalla padrona di casa Anna Angeletti – e la stanza della terrazza, in origine cucina della signora Angeletti: dalla stanza si accede a una piccola terrazza che guarda alla scalinata.
Nelle sale del Museo è custodita una biblioteca di circa ottomila volumi, specializzata in letteratura romantica: comprende fra l’altro diverse prime edizioni di opere di Keats e Shelley, opere legate in particolare a Byron, un nucleo di libri di viaggio dedicati al Grand Tour. Accanto ai volumi si ammirano ritratti, busti, manoscritti autografi, disegni, cimeli, stampe, lettere.

Una curiosità: nel Palazzo dei Borgognoni, un paio di portoni accanto alla Keats-Shelley House, si trova la casa-museo di Giorgio De Chirico a Roma, imperdibile come due delle case-museo più interessanti visitate nella capitale, il Museo Hendrik Christian Andersen (dove lo scultore norvegese-americano visse e lavorò all’utopico progetto di una grande “Città Mondiale”) e Casa Balla (appartamento dove Giacomo Balla visse insieme alla famiglia dal 1929 fino alla morte).
Per visitare la Keats-Shelley House suggerisco di consultare il sito internet ksh.roma.it, che indica orari e modalità di accesso.
Altre immagini della Keats-Shelley House:
Mappa della Keats-Shelley House: