La Certosa di Calci. La corte d'onore

La Certosa di Calci a Pisa, seicento anni di storia raccontati da due Musei

La Certosa di Calci. La corte d'onore
La corte d’onore

La Certosa di Calci, nella campagna di Pisa, fu fondata nel 1366 per adempiere alle volontà testamentarie del mercante pisano Pietro di Mirante della Vergine, accogliendo una comunità di eremiti certosini secondo la regola di san Bruno di Colonia.

Situato fra gli olivi della Valgraziosa, il complesso assunse – in seguito all’annessione del monastero benedettino dell’isola di Gorgona nel 1425 – una crescente importanza territoriale e politica, arricchendosi inoltre dei lasciti e delle donazioni delle famiglie pisane. Con il passare dei secoli attorno al chiostro aumentarono di numero le celle dei monaci e furono edificati gli spazi riservati ai conversi, ovvero i laici dediti alle attività pratiche di servizio della comunità. Furono inoltre portati a compimento la chiesa, il refettorio, la cappella del capitolo. La fabbrica s’ingrandì quindi nella seconda metà del Quattrocento, beneficiando della presenza a Pisa di artisti fiorentini al lavoro per l’Opera del Duomo, e poi nel Sei e Settecento, quando la corte d’onore assunse l’aspetto attuale, fu costruita la foresteria granducale (riservata al Granduca di Toscana) con lo scalone monumentale e furono completate le decorazioni.

Affreschi della chiesa
Affreschi della chiesa

La comunità di monaci ha abitato la Certosa di Calci fino al 1972, quando lasciò definitivamente il complesso: qui aveva vissuto per seicento anni, ad esclusione dei periodi delle soppressioni napoleoniche e sabaude.

L’accesso al complesso avviene tramite due viali percorribili a piedi: avvicinandosi alla Certosa è possibile osservarne la struttura, con la facciata esterna – più bassa – degli ambienti destinati alle funzioni aperte al pubblico: in questi locali si trovavano infatti la farmacia, la cappella di san Sebastiano o delle donne, il parlatorio. Una volta varcato il grande cancello esterno si apre un vasto cortile d’onore, sul quale prospetta la monumentale facciata della chiesa, decorata in marmo bianco con un doppio scalone d’ingresso e il gruppo scultoreo con l’Assunzione della Vergine sopra il timpano.

Il refettorio
Il refettorio

A sinistra della chiesa si dispongono le cappelle – alcune visitabili – e sul retro il chiostro grande, mentre a destra si trovano l’appartamento del priore, la foresteria e la foresteria granducale, attorno a un chiostro più piccolo. Sulle pendici della collina a sinistra della Certosa erano organizzati gli ambienti di servizio, fra cui gli annessi agricoli, il granaio e il mulino.

Oggi la Certosa di Calci ospita due straordinari Musei: il Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci – che custodisce il complesso monumentale – e il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, allestito negli spazi di servizio del complesso (il granaio, il frantoio, gli annessi agricoli, le lavanderie). Le due istituzioni museali, nate in tempi diversi, fanno riferimento ad enti pubblici distinti, ma la loro compresenza in questo straordinario luogo è sicuramente un unicum.

Certosa di Calci. La farmacia
La farmacia

Il percorso di visita del Museo Nazionale consente di ammirare – oltre il vestibolo e la corte d’onore – la chiesa, il chiostro con la sala del capitolo e il refettorio, il chiostro grande e la cella di un monaco, le cappelle, la foresteria granducale, la farmacia.

Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa è uno dei più antichi al mondo, fondato alla fine del Cinquecento per volere di Ferdinando I de’ Medici quale Galleria annessa al Giardino dei Semplici (all’orto botanico di Pisa fece seguito dopo pochi anni quello di Firenze). Dal 1979 il Museo è ospitato negli ambienti della Certosa, dove si è arricchito e ampliato, a felice coronamento di quasi cinquecento anni di storia.

Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa. La Galleria dei mammiferi
La galleria dei mammiferi

L’esposizione museale è articolata per ambiti tematici: fra gli ambienti più suggestivi vi è la Wunderkammer, la “Camera delle meraviglie” che espone oggetti naturali, strumenti e manufatti di epoche diverse e curiosità, collezionati secondo il gusto Cinque-Seicentesco. Nelle vetrine si ammirano, tra gli altri, il cranio di un uccello esotico, due conchiglie dorate, una collana di denti di scimmia, un cranio umano con un rametto di corallo.

Nel corso della visita del Museo di Storia Naturale si susseguono – tra le altre – la Galleria degli anfibi e dei rettili, la Galleria dei mammiferi, la monumentale Galleria dei cetacei, la Sala dell’evoluzione degli uccelli, la Galleria dei minerali, oltre al più grande acquario d’acqua dolce d’Italia. Fra le collezioni va segnalata quella di Giorgio Barbero, composta da oltre 230 specie di animali selvatici collezionati in più di 80 viaggi in tutto il mondo.

Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa. La Galleria dei cetacei allestita nell'antico granaio
La Galleria dei cetacei allestita nell’antico granaio

Informazioni utili. La visita dei vari spazi della Certosa deve tenere conto dei diversi orari e modalità di accesso dei due Musei: con biglietto e visita libera al Museo di Storia Naturale, con biglietto e itinerario accompagnato, previa prenotazione, quello al Museo Nazionale. Per visitare il Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci rimando alle indicazioni riportate sul sito circa orari di apertura e modalità www.polomusealetoscana.beniculturali.it. Per il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa il sito è www.msn.unipi.it.

Altre immagini della Certosa di Calci:

Mappa della Certosa di Calci:

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