Giardino di Valsanzibio, peschiera dei fiumi

Il Giardino di Valsanzibio, oltre 350 anni di storia sui Colli Euganei

Giardino di Valsanzibio, Portale di Diana, antico ingresso della Villa a cui approdavano le barche
Portale di Diana, antico ingresso della Villa a cui approdavano le barche

Il Giardino Monumentale di Valsanzibio (Padova) fu concepito e realizzato tra il 1665 e il 1696 dall’architetto e fontaniere pontificio Luigi Bernini per volere della nobile famiglia veneziana dei Barbarigo, quale voto a Dio per la vittoria sulla peste del 1630.

Avviato da Zuane Francesco e poi dal figlio Gregorio – cardinale, vescovo di Padova e futuro santo – il complesso di Valsanzibio è straordinariamente giunto a noi nell’integrità delle sue architetture, sculture (oltre 60 statue maggiori e altrettante minori), fontane e giochi d’acqua (sono trentatré i punti d’acqua) e persino nel suo patrimonio vegetale grazie alle cure di sei generazioni della famiglia e ai proprietari che ad essa sono subentrati nel corso del tempo: dal 1929 i nobili Pizzoni Ardemani (oggi alla terza generazione).

Giardino di Valsanzibio, peschiera dei fiumi
Peschiera dei fiumi

Percorrendo i viali e i sentieri del giardino di Valsanzibio s’incontrano peschiere, laghetti, scherzi d’acqua, fontane, si ammirano alberi e arbusti plurisecolari provenienti da Asia, America, Africa ed Europa, sculture in pietra d’Istria e magnifiche architetture, a partire dal Padiglione di Diana, monumentale ingresso a cui un tempo approdavano le barche attraversando la valle da pesca di Sant’Eusebio.

Secondo il disegno ideato da Gregorio Barbarigo il giardino simboleggia il cammino della perfettibilità umana ed è emblema della via che conduce l’uomo dall’errore alla verità. Una tappa fondamentale è il labirinto, costituito da seimila arbusti di bosso sempreverde di cui la maggior parte di oltre 400 anni di vita, piantati tra il 1665 e il 1669: probabilmente il labirinto di bosso più antico al mondo.

Giardino di Valsanzibio, il labirinto dalla torretta
Il labirinto dalla torretta

Il labirinto è un’allegoria della vita e delle sue difficoltà: presenta vicoli ciechi e trabocchetti – sette come i sette vizi capitali – e si sviluppa in pendenza, in modo che le pareti varino di altezza da un metro e mezzo a oltre tre metri: ai punti più soprelevati, in cui si ha un’agevole visione d’insieme e la vita sembra dipanarsi nella chiarezza, seguono tratti in cui ogni prospettiva sembra preclusa e si avanza con un senso di approssimazione e precarietà. Al suo centro s’innalza la torretta – meta del percorso cui si giunge superati vittoriosamente i trabocchetti e attraversati i 13 trivi e quadrivi.

Al labirinto seguono la Grotta dell’Eremita, l’Isola dei Conigli (unica garenna superstite nei giardini dell’epoca giunti fino a noi, simbolo dell’immanenza umana), il Monumento del Tempo (emblema della trascendenza dello spirito). La scalinata che conduce alla villa di Valsanzibio – meta finale del cammino simbolico – reca incisi sui gradini i versi di un sonetto che spiega i significati allegorici del giardino:

Giardino di Valsanzibio, la Villa, preceduta dalla Fontana dell'estasi, nel piazzale delle rivelazioni con otto statue allegoriche
La Villa, preceduta dalla Fontana dell’estasi, nel piazzale delle rivelazioni con otto statue allegoriche

Curioso viator che in questa parte Giungi e credi mirar vaghezze rare
Quanto di bel, quanto di buon qui appare Tutto deesi a Natura e nulla ad Arte
Qui il Sol splendenti i raggi suoi comparte Venere qui più bella esce dal mare
Sue sembianze la Luna ha qui più chiare Qui non giunge a turbar furor di Marte
Saturno quivi i parti suoi non rode Qui Giove giova et ha sereno il viso
qui perde Mercurio ogni sua frode Qui non ha loco il Pianto, ha sede il Riso
Della Corte il fulmine qui non s’ode Ivi è l’Inferno e quivi il Paradiso.

Informazioni utili: per visitare il Giardino Monumentale di Valsanzibio suggerisco di consultare il sito internet www.valsanzibiogiardino.com in merito alle modalità e agli orari di apertura. Il giardino – che appartiene al novero delle Ville e giardini più belli che finora ho visitato – è situato nel Parco Regionale dei Colli Euganei insieme ad altre straordinarie residenze, fra le quali il Castello del Catajo e Villa dei Vescovi. E’ raggiungibile in mezz’ora di auto da Padova.

Altre immagini:

Mappa del Giardino Monumentale di Valsanzibio:

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