
Per accompagnare la visita della Peggy Guggenheim Collection consiglio la visione del biopic “Peggy Guggenheim Art addict”, uscito nel marzo 2016 e dedicato alla vita di questa eccentrica, straordinaria figura. Il film parte dalla storia della peculiare famiglia Guggenheim, capace di accumulare un’enorme fortuna a partire dall’umile condizione di venditori porta a porta, con il padre di Peggy che trova la morte nel naufragio del Titanic e lo zio Solomon che fa costruire il proprio museo da Frank Lloyd Wright – quel museo che lei definirà “il garage dello zio”. L’esistenza di Peggy è quella di una donna “scandalosa”, che vive liberamente la propria femminilità, nella frequentazione di artisti che ne segnano la vita e ne educano il gusto: fra di loro, Max Ernst, Marcel Duchamp, Herbert Read. E ancora, Man Ray, Pablo Picasso, Jean Cocteau, Alexander Calder, Costantin Brancusi, Salvador Dalì, Vasilij Kandinskij, Samuel Beckett, Pete Mondrian… Lei scopriva e coltivava talenti – Jackson Pollock in primis – e salvò le vite di alcuni di loro nel corso del secondo conflitto mondiale, aiutandoli a fuggire dall’Europa. Divenne un punto di riferimento dell’arte moderna e la collezione cui dette vita, realizzata investendo il suo patrimonio, è oggi di inestimabile valore.
Il mio articolo su Venezia e la Peggy Guggenheim collection.