Visitare Sorano

Visitare Sorano, borgo della Maremma costruito sul tufo

Sorano vista dalla terrazza del Masso Leopoldino. Visitare Sorano
Sorano vista dalla terrazza del Masso Leopoldino

Dopo aver ammirato Sovana, in Maremma, consiglio di dedicare una giornata per visitare Sorano. Il fascino di questo borgo deriva senz’altro dalla sua conformazione, costruito su una rocca tufacea come la vicina Pitigliano. Le case, che si ergono in altezza sfruttando il poco a spazio a disposizione, hanno mantenuto il loro aspetto medievale, e sfidano la forza di gravità che da sempre ha minacciato l’esistenza del borgo a causa di antichi fenomeni franosi. La parete rocciosa su cui l’abitato è stato costruito fu scavata e scolpita dal fiume Lente nel corso del tempo, offrendo uno spettacolo unico di fragilità e al contempo di resistenza e vitalità.

Terrazza del Masso Leopoldino, con la torre dell'orologio e, a sinistra, la fortezza Orsini. Visitare Sorano
Terrazza del Masso Leopoldino, con la torre dell’orologio e, a sinistra, la fortezza Orsini

La storia di Sorano non è documentata fino all’800: senz’altro vi furono insediamenti in epoca villanoviana, quindi una presenza etrusca (sebbene meno importante di quella della vicina Sovana), infine un “Municipium” romano. Le prime notizie certe risalgono dunque al IX secolo, relative alla dominazione degli Aldobrandeschi alle cui sorti Sorano fu legata fino al 1300, quando il feudo passò nelle mani della famiglia Orsini. La città divenne il baluardo difensivo nelle guerre contro la vicina Repubblica di Siena, scontri dall’esito non sempre vittorioso, e subì infine le lotte intestine della famiglia fino al 1604, quando passò sotto la giurisdizione prima dei Medici e poi dei Lorena.

Al borgo si accede tramite due porte, quella a sud – l’Arco del Ferrini – che conduce in breve al cuore dell’abitato, e quella a nord – detta “porta dei Merli“, oggi in disuso. Al centro del paese spicca il Masso Leopoldino, talmente imponente da determinare il profilo del borgo e renderlo immediatamente riconoscibile: è uno masso tufaceo le cui pareti furono levigate sotto il Granduca Ferdinando III di Lorena (fra il 1820 e il 1822) per evitare il ripetersi – fino ad allora significativo – di crolli e cedimenti di roccia tufacea, mentre la sommità fu spianata realizzandovi una terrazza dalla forma irregolare. Sul lato più vicino alla chiesa di san Nicola fu innalzata la torre merlata con l’orologio pubblico. Alla terrazza si accede percorrendo una scalinata dalla piazzetta del Cortilone, e lo spettacolo che si gode dall’alto ripaga ampiamente la fatica della salita.

Fortezza Orsini, gli appartamenti comitali
Fortezza Orsini, gli appartamenti comitali

Il Cortilone è la massiccia costruzione edificata a strapiombo sul fiume Lente, voluta da Niccolò IV Orsini per dotare Sorano di un granaio abbastanza capiente da soddisfare le esigenze cittadine. A sinistra si può percorrere uno stretto vicolo che costeggia il Masso Leopoldino, addentrandosi in uno dei quartieri più suggestivi del borgo, il Vicolo dell’Archetto della Rocca Vecchia.

Sotto il masso si trova la chiesa di san Nicola, di origine romanica, più volte modificata nel tempo: la parte più antica è quella absidale. Al suo interno si ammirano un fonte battesimale in travertino del 1563, un ciborio in pietra lavica del 1400 e alcune tele. Sul lato destro della chiesa si apre il palazzo Comitale, di epoca rinascimentale: un tempo residenza degli Orsini, è preceduto da un portale recante eleganti decorazioni di rose e un’iscrizione di dedica a Ludovico, figlio di Niccolò III. Alle spalle della chiesa si sviluppa un intricato dedalo di viuzze nel quartiere che un tempo fu il ghetto.

Portale del maschio della fortezza rinascimentale. Visitare Sorano
Portale del maschio della fortezza rinascimentale

Il monumento di maggiore interesse di Sorano è senz’altro la fortezza Orsini, che si eleva sull’abitato dominandolo dall’alto: l’edificio che si ammira è composto di due parti, il castello medievale – nato come fortilizio degli Aldobrandeschi nell’XI secolo – e la fortezza rinascimentale. La struttura medievale era protetta da un profondo fossato e accessibile tramite una porta aperta in un torrione circolare, nel quale sono ancora ben visibili le aperture verticali funzionali alle catene del ponte levatoio. Dalla torre partono due muraglioni che seguono il tracciato del fossato, nei quali si aprono le finestre degli appartamenti degli Orsini, che qui risiedettero dal 1552. Varcato questo ingresso si giunge nella piazza Cairoli, dove sulla destra si trova il Museo del Medioevo e del Rinascimento (allestito nei locali che furono l’abitazione di Niccolò IV). Nelle sale del museo sono custodite numerose ceramiche provenienti dai “butti” (pozzi medievali) di Sorano, Sovana e Castell’Ottieri e, in particolare, affreschi di scuola senese, risalenti al 1580-1585, con scene mitologiche e un madrigale a quattro voci dipinto su pentagramma, con note e parole. Questa parte del castello è collegata al borgo tramite una lunga scalinata che parte da piazza Cairoli e scende verso l’abitato.

Sorano vista dalla Fortezza Orsini. Visitare Sorano
Sorano vista dalla Fortezza Orsini

Dall’altra parte del fossato si trova invece la fortezza rinascimentale, fatta edificare tra il 1542 e il 1552 da Niccolò IV Orsini inglobando il corpo medievale, per far fronte alle nuove esigenze difensive determinate dall’avvento delle armi da fuoco. Durante i lavori di costruzione furono anche scavati una serie di corridoi sotterranei, attraverso i quali le truppe potevano muoversi agevolmente per difendere l’intero complesso: i percorsi, realizzati su più livelli, sono provvisti di feritoie a “bocca di lupo” adatte alla difesa con colubrine ed archibugi. Lungo i baluardi inoltre vennero ricavati pozzi per la conservazione dei viveri e cisterne per raccogliere l’acqua, collegate tra loro da un sistema di canalizzazione. L’accesso a questa parte della fortezza avviene tramite la porta del mastio, sormontata dallo stemma Orsini e da una targa che ricorda la costruzione voluta da Niccolò IV. Nel mastio si trovavano il quartier generale, l’armeria, il magazzino della polvere e del salnitro, la fonderia e le prigioni. Dopo un camminamento interno si giunge alla piazza d’armi, sulla quale si elevano i due bastioni angolari, chiamati di san Marco e san Pietro, collegati tra loro da due alti muraglioni percorribili grazie a camminamenti soprelevati. Il muraglione di ponente venne demolito nel XIX secolo per costruire il palazzo Ricci Busatti, che oggi ospita il Liceo linguistico e la biblioteca comunale.

Torrione d'accesso al castello medievale della fortezza Orsini
Torrione d’accesso al castello medievale della fortezza Orsini

La visita di Sorano può dirsi completa solo dopo una passeggiata nei pressi della necropoli di san Rocco, risalente al III-II secolo a.C., scavata nel costone tufaceo che si erge sulla sponda opposta del Lente. La necropoli è raggiungibile percorrendo la strada provinciale che collega Sorano a Sovana, dopo aver imboccato un sentiero che costeggia a destra la chiesetta romanica dedicata al santo. E’ composta soprattutto da tombe a camera, oltre che da numerosi colombari. Dalla sommità dello sperone roccioso si ammira una vista superba su Sorano e sui profondi valloni percorsi dal Lente. Tornando indietro, sulla sinistra della chiesetta parte un altro sentiero che conduce all’antica via Cava di san Rocco, di probabile origine etrusca, uno dei percorsi più belli e interessanti del territorio dei tufi.

Fortezza Orsini vista dal quartiere del ghetto di Sorano
Fortezza Orsini vista dal quartiere del ghetto di Sorano

Informazioni utili: il borgo, bandiera arancione del Touring Club dal 2004, è situato all’interno del Parco Archeologico Città del Tufo. Sul sito leviecave.it si trovano informazioni utili per visitare Sorano e soprattutto l’area archeologica di san Rocco. Il Museo del Medioevo e del Rinascimento della fortezza Orsini è gestito dall’ente Musei di Maremma, che effettua anche le visite guidate nei sotterranei (altrimenti inaccessibili). Sul sito www.museidimaremma.it sono reperibili tutte le indicazioni utili, sia relativamente agli orari di apertura del museo, sia in merito alle visite guidate. Il Masso Leopoldino è aperto tutti i giorni con orario continuato, dalle 10,30 alle 18,30, eccetto il mercoledì, il mese di agosto, i ponti e le festività.

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