Pitigliano

Pitigliano, borgo del tufo dagli Etruschi alla “piccola Gerusalemme”

Pitigliano
Pitigliano

Pitigliano in provincia di Grosseto è uno dei borghi più belli d’Italia: edificato su uno sperone tufaceo scavato da corsi d’acqua, è circondato da case costruite sullo strapiombo, innalzate nel corso dei secoli ad occupare tutta la superficie disponibile sino al limite del ciglio, abitazioni e al contempo bastioni di una rocca naturale.

Al di sotto degli edifici la roccia di tufo custodisce un intrico di vani ipogei, scavati per ricavare spazi sotterranei, spesso destinati a cantine dove per secoli si svolgeva il rito della vinificazione, assiduamente praticato in questa terra particolarmente adatta alla coltivazione della vite.

Pitigliano, porta della Cittadella
Porta della Cittadella

L’insediamento ha una storia antica: frequentato sin dalla Preistoria, vanta origini etrusche (ancora oggi si ammirano i resti delle imponenti mura di cinta risalenti al VI secolo a.C.). Nel Medioevo fu possesso degli Aldobrandeschi (già signori della vicina Sovana). Dal 1293 insieme a Sorano divenne dominio degli Orsini e fu in seguito scelto quale capitale di Contea, acquisendo prestigio in particolare con Niccolò III (dal 1471 al 1510). Nel 1604 la proprietà del feudo fu ceduta ai Medici e la città venne inglobata nel Granducato di Toscana.

L’impianto urbanistico di Pitigliano è medievale ma i principali monumenti – a partire dalla Fortezza Orsini, ristrutturata nel Cinquecento su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane – risalgono all’epoca rinascimentale e tardorinascimentale.

Pitigliano, la fontana di piazza della Repubblica e dietro la fontana dell'acquedotto
La fontana di piazza della Repubblica e dietro la fontana dell’acquedotto

Il borgo si sviluppa su tre vie principali, che lo percorrono quasi parallelamente e sono intersecate da decine di vicoli. Le abitazioni si distinguono per particolari artistici e architettonici degni di nota, quali portali scolpiti, stemmi, cornici decorate alle finestre. Varcata la Porta della Cittadella, all’imbocco del paese in prossimità della fortezza si osservano le due monumentali arcate dell’acquedotto mediceo, risalenti al 1636-1639, collegate alle arcate più piccole dell’acquedotto lorenese.

La fortezza, che ospita il Museo Civico Archeologico e il Museo di Palazzo Orsini, è una delle architetture civili più significative della Toscana meridionale, conservando parti della rocca medievale degli Aldobrandeschi e sale realizzate ed affrescate per conto degli Orsini.

Museo di Palazzo Orsini. Sala che riproduce lo studio di Niccolò III Orsini e ne custodisce la statua lignea
Museo di Palazzo Orsini. Sala che riproduce lo studio di Niccolò III Orsini e ne custodisce la statua lignea

Il Museo di Palazzo Orsini espone opere quali la statua lignea di Niccolò III raffigurato nella sua armatura (fu tra i maggiori condottieri italiani) e la scultura della Madonna col Bambino di Jacopo della Quercia (di cui presso la sagrestia del Duomo di San Martino a Lucca si ammira l’opera più celebre, la Tomba di Ilaria del Carretto).

Nell’area di via Zuccarelli prossima a piazza della Repubblica si trova un interessante percorso informativo chiamato “le Macerie” in memoria della distruzione causata dal bombardamento del 7 giugno 1944 nel quale persero la vita 78 persone. Recuperata nel dicembre 2002, quest’area è stata restituita alla collettività quale museo a cielo aperto, con pannelli esplicativi e la possibilità di visitare i resti di alcuni sotterranei.

Fortezza Orsini. Cortile interno col pozzo e il portale d'ingresso
Fortezza Orsini. Cortile interno col pozzo e il portale d’ingresso

Passeggiando nel borgo si possono inoltre visitare il Duomo dedicato ai Santi Pietro e Paolo (rimaneggiato nel Settecento sulla struttura architettonica rinascimentale) e la chiesa di San Rocco (la più antica di Pitigliano), oltre al complesso della “Piccola Gerusalemme”: merita infatti menzionare la Comunità Ebraica, che qui s’installò dal XV secolo godendo della protezione degli Orsini.

Nel 1583 fu costruita la sinagoga (visitabile), sotto la quale si trovano alcuni vani ipogei a servizio del ghetto, destinati a miqvè, forno delle azzime, cantina e macello kosher. La comunità ebraica pitiglianese raggiunse la massima espansione nell’Ottocento, quando la città meritò l’appellativo di “Piccola Gerusalemme”.

L’estremità del borgo che guarda alla vallata circostante è delimitata dalla porta di Sovana, presso la quale si osservano resti delle mura etrusche.

Pitigliano le due imponenti arcate dell'acquedotto mediceo
Le due imponenti arcate dell’acquedotto mediceo

La zona è inoltre ricca di vie cave, ovvero percorsi “scavati” sbancando il banco tufaceo per abbreviare i tempi di collegamento fra i vari centri abitati e la campagna circostante. Alcune vie risalgono all’epoca etrusca, come attestano le incisioni e i monumenti funerari rinvenuti, altre furono realizzate durante il Medioevo. Attorno a Pitigliano vi sono diverse vie cave, fra le quali la Cava del Gradone, la Cava di San Giuseppe, la Cava di Fratenuti, la Cava Madonna delle Grazie. Il giro completo delle vie cave parte dal centro storico di Pitigliano e si dispiega per 10 chilometri con un tempo di percorrenza di 3 ore.

Oltre a far parte del novero dei “Borghi più belli d’Italia”, Pitigliano è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

Particolare decorativo sul muro esterno della chiesa di san Rocco
Particolare decorativo sul muro esterno della chiesa di san Rocco

Informazioni utili: per visitare il Museo di Palazzo Orsini suggerisco di consultare il sito internet www.palazzo-orsini-pitigliano.it per conoscerne modalità e orari di accesso, mentre per il Museo Civico Archeologico rimando alla pagina dell’ente gestore www.museidimaremma.it. La Piccola Gerusalemme è visitabile tutti i giorni ad esclusione del sabato, dalle 10 fino alle 16,30 in inverno e fino alle 18 in estate, con chiusura all’ora del pranzo.

A breve distanza da Pitigliano si trovano Sorano e Sovana, due splendidi borghi che consiglio di non perdere.

Questa parte della Maremma dei tufi è delimitata dal fiume Fiora, che nasce sul monte Amiata nel borgo di Santa Fiora: un paese che ha mantenuto la sua struttura urbanistica medievale, caratterizzato dalla flora rigogliosa e dalla ricchezza dell’acqua sorgiva.

Altre immagini di Pitigliano:

Mappa di Pitigliano:

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