Musée Gustave Moreau, scalone

Piccoli musei di Parigi: il Musée Moreau e il Musée de la vie romantique

Musée Gustave Moreau, scalone
Musée Gustave Moreau, scalone

Chiunque ami visitare e scoprire musei e si trovi a Parigi dovrà compiere un’ardua scelta fra i moltissimi che qui si trovano, assecondando i propri interessi oppure avventurandosi nella conoscenza di argomenti e mondi del tutto nuovi. Al di là dei musei più famosi e affollati, come il Louvre e il Musée d’Orsay, ci sono numerose piccole istituzioni museali che rischiano di non essere notate, e che invece sono perle rare e preziose, ricchissime di storie e di arte.

Nel IX Arrondissement, ai piedi della collinetta di Montmartre, si trovano due piccoli musei di Parigi di cui consiglio la visita: sono il Musée National Gustave Moreau e il Musée de la vie Romantique. La storia di questi luoghi – nati come hôtels particuliers e divenuti musei – e la vita di coloro che li costruirono e li abitarono sono strettamente connesse con il quartiere nel quale sono collocati. La zona – un tempo appartenente alla comunità religiosa di Saint-Lazare – verso il 1815 divenne un grande parco giochi di cui le montagne russe – le prime in Francia – rappresentavano l’elemento di maggiore attrattiva. I terreni furono venduti nel 1820, divisi in lotti destinati alla costruzione – tra il 1820 e il 1860 – dei palazzi e degli hôtels particuliers del quartiere: qui nei decenni seguenti si trasferirono scrittori, intellettuali ed artisti che diedero vita al movimento romantico parigino.

Musée de la Vie Romantique
Musée de la Vie Romantique

Questa élite culturale assunse un atteggiamento filoellenistico durante la Guerra d’indipendenza del 1821 della Grecia contro l’Impero Ottomano, mentre una certa “grecomania” e il gusto per l’architettura neo-classica distinse contemporaneamente la costruzione degli edifici della zona, elementi – questi – che valsero al quartiere l’appellativo di “Nouvelle Athènes“.

Fra i giovani che acquistarono un piccolo lotto, nel 1830 vi fu il pittore Ary Scheffer, che approntò attorno alla sua abitazione un giardino d’inverno e due ateliers. Pittore specializzato nella rappresentazione di fatti storici e abile ritrattista, considerato al suo tempo uno degli artisti più rappresentativi del Romanticismo, Scheffer riceveva nel suo atelier tutta la società artistica e letteraria dell’epoca, da Fryderyk Chopin e George Sand a Franz Listz e Pauline Viardot, da Augustin Thierry a Eugène Delacroix, a Gioacchino Rossini e Charles Gounod, nonché personalità politiche come Adolphe Thiers e Daniele Manin. Alla sua morte la proprietà passò all’unica figlia, che preservò il lascito paterno e ne tutelò l’opera allestendo nei saloni le sue principali opere.

Musée de la vie romantique, Salon George Sand
Musée de la vie romantique, Salon George Sand

Nel 1899 divenne proprietaria la bisnipote di Scheffer, che continuò ad accogliere nell’atelier personalità come Anatole France, Puvis de Chevannes, André Malraux. Nel 1956 la casa fu venduta allo Stato Francese per una cifra simbolica, affinché fosse trasformata in sede museale, divenendo nel 1987 Musée de la vie romantique, destinato all’evocazione della vita artistica e letteraria della prima metà del XIX secolo.

Con la sua corte e il giardino, questo edificio a due piani coperto da un tetto all’italiana è uno degli ultimi esempi di casa d’artista costruita durante la Restaurazione e la Monarchia di Luglio. Entrando nel Museo, a piano terreno si trovano tre stanze dedicate a George Sand – che insieme a Fryderyk Chopin visse nel quartiere della Nouvelle Athènes in una abitazione in square d’Orléans. Le sale rievocano l’artista e il suo entourage: sono il Cabinet des bijoux, il Salon, il Salon Bleu. Al primo piano si ammirano le opere di Ary Scheffer nella varietà dei loro temi e motivi (ritratti, dipinti di soggetto storico e religioso) insieme ad altre testimonianze dell’epoca romantica. I due ateliers accolgono le esposizioni temporanee mentre nella serra è stato ricavato il Salon de thé affacciato sul giardino.

Gustave Moreau, Les pretendants - dettaglio
Gustave Moreau, Les pretendants – dettaglio

A breve distanza si trova un altro piccolo e splendido museo di Parigi, il Musée National Gustave Moreau. Pittore, disegnatore e scultore, Moreau (1826-1895) fu il maestro indiscusso della corrente simbolista. La sua opera rappresenta un mondo onirico, ricco di riferimenti letterari e figure mitologiche. Insegnante presso l’Ecole des Beaux-Arts di Parigi, influenzò i pittori di avanguardia come Henri Matisse e Georges Rouault (che fu il primo conservatore del Museo). Alla fine della sua vita, trovatosi solo dopo numerosi lutti, decise di trasformare la casa di famiglia per tramandare alle generazioni future “la somme de travail et d’efforts de l’artiste pendant sa vie“. Il Museo venne costruito a sue spese a partire dal 1895 e fu donato allo Stato Francese insieme alle opere in esso contenute e che, altrimenti, sarebbero state destinate a una vendita postuma (come era consuetudine all’epoca): oltre 850 dipinti e cartoni preparatori, 350 acquerelli, più di 14.000 disegni e calchi e 15 sculture in cera.

Musée National Gustave Moreau, Chambre à coucher
Musée National Gustave Moreau, Chambre à coucher

Oggi in questo luogo si ammirano le opere disposte così come lo furono all’indomani della morte di Moreau: dal 1896 infatti l’artista preparò questa sua “Grande opera”, scegliendo e disponendo i disegni e i dipinti, ritoccandone alcuni e ingrandendone altri, sì che il loro insieme potesse rappresentare tutti i temi trattati nel corso della sua vita. Al primo piano si trovano gli appartamenti del padre e della madre, organizzati come un piccolo “museo sentimentale” in cui sono accostati ritratti di famiglia e opere donate dagli amici, come Théodore Chassériau, Eugène Fromentin, Edgar Degas. Al secondo e terzo piano si ammirano i grandi ateliers, collegati tra loro da una scenografica scala a vista, con vaste vetrate a nord concepite per offrire la massima illuminazione possibile. Fra i capolavori esposti sui quattro piani dell’edificio si ammirano Orphée sur la tombe d’Euridice (dipinto in seguito alla morte dell’amatissima amica Alexandrine Dureux), la Vie de l’humanité, Les licornes (ispirato ai sei celebri arazzi della Dama e l’unicorno acquistati dal Musée de Cluny nel 1882 e qui custoditi), L’apparition, Jupiter et Sémélé, Le Triomphe d’Alexandre le Grand.

Gustave Moreau, La vie de l'humanité
Gustave Moreau, La vie de l’humanité

La visita di questo luogo straordinario – Casa d’artista e Casa-Museo al tempo stesso – è anche un invito a conoscere l’opera e la vita di un artista eclettico, appassionato di disegno, di arte italiana (su tutti, Leonardo e Michelangelo), appartenente al movimento Simbolista ma già diretto oltre, verso l’Astrazione. Queste le parole con cui egli si riferì alla pittura: “C’est la langue de Dieu! Un jour viendra où l’on comprendra l’éloquence de cet art muet; c’est cette éloquence dont le caractère et la puissance sur l’esprit n’ont pu être défini, à laquelle j’ai donné tous mes soins, tous mes efforts: l’évocation de la pensée par la ligne, l’arabesque et les moyens plastiques, voilà mon but“.

Informazioni utili su questi due piccoli musei di Parigi: il Musée de la vie romantique è uno dei quattordici musei civici parigini, una rete che comprende – fra gli altri – il Musée Balzac e la Maison de Victor Hugo, il Musée Carnevalet, le Catacombes, il Musée d’art moderne, il Musée Bourdelle, il Musée Cernuschi. Per visitarlo consiglio di consultare il sito internet, dove sono indicate tutte le informazioni utili e le notizie di eventuali mostre temporanee in corso: museevieromantique.paris.fr. Il Musée National Gustave Moreau è gestito dal Ministero della Cultura francese, il suo sito internet è musee-moreau.fr. Per chi è interessato ai musei di Parigi, oltre ai maggiori che ho visitato in occasione di un fine settimana di pioggia, ho redatto una lista, completa dei riferimenti di ciascuno.

Dove mangiare a Parigi. Bouillon Chartier Montmartre @ Bouillon Chartrier
Bouillon Chartier Montmartre

Un suggerimento, a 15 minuti a piedi dal Musée Moreau, al n. 7 di 7 Rue du Faubourg Montmartre si trova le Bouillon Chartier (www.bouillon-chartier.com): è uno dei ristoranti storici di Parigi, fondato nel 1896 con l’idea di offrire un pasto semplice a prezzi contenuti (tutti i piatti sono intorno ai 10€). Offre un servizio continuativo dalle 11,30 a mezzanotte, sette giorni su sette senza prenotazione. La sua enorme e leggendaria sala dove si affrettano i camerieri attorno ai tavoli affascina per l’ambiente e la cucina, semplice e gustosa (da non perdere la coppa di crema Chantilly della casa). Il Bouillon è uno dei ristoranti che consiglio a Parigi.

Altre immagini di questi due piccoli musei di Parigi:

Piccoli musei di Parigi. La mappa:

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