Castello del Buonconsiglio, il giardino e il Magno Palazzo

Il Castello del Buonconsiglio a Trento, residenza dei principi vescovi

Castello del Buonconsiglio, la facciata occidentale con a sinistra il mastio e Castelvecchio, accanto la Giunta Albertiana e a destra il Magno Palazzo
La facciata occidentale con a sinistra il mastio e Castelvecchio, accanto la Giunta Albertiana e a destra il Magno Palazzo

Il Castello del Buonconsiglio a Trento è il monumento più importante del Trentino-Alto Adige. Simbolo del potere politico dei principi vescovi, che vi abitarono dal 1255 fino al 1803, la sua costruzione e decorazione s’intreccia con la storia della regione e della città. Dopo la fine del principato vescovile il castello – già occupato dalle truppe napoleoniche alla fine del Settecento – divenne sede del comando militare austriaco e fu trasformato in caserma. Fu teatro delle vicende dell’irridentismo trentino, che qui portarono all’incarcerazione ed esecuzione di Cesare Battisti. Restaurato, nel 1924 divenne sede del Museo Nazionale.

Castelvecchio, loggiati del cortile interno
Castelvecchio, loggiati del cortile interno

La parte più antica del Castello del Buonconsiglio è il mastio, torre risalente all’inizio del XIII secolo, cui è annesso Castelvecchio, edificato sempre nella prima metà del secolo quale fortezza e residenza dei principi vescovi. Il complesso fu innalzato lungo il tratto orientale delle mura cittadine in prossimità del fiume Adige.

A partire dal 1528 e nell’arco di pochi anni fu costruito il rinascimentale Magno Palazzo, residenza raffinata destinata con i suoi affreschi – opera tra gli altri di Dosso Dossi, Girolamo Romanino e Marcello Fagolino – ad esaltare la ricchezza e potenza del vescovo Bernardo Cles.

Fra il 1686 e il 1688 fu infine realizzato un corpo di fabbrica intermedio fra Castelvecchio e Magno Palazzo, chiamato Giunta Albertiana dal nome del vescovo committente, Francesco Alberti Poia.

Castelvecchio, dettaglio della decorazione della Sala dei Vescovi
Castelvecchio, dettaglio della decorazione della Sala dei Vescovi

La visita del Castello del Buonconsiglio consente di ammirare i vari ambienti e scoprirne le vicissitudini storico-artistiche, a partire dal cortile di Castelvecchio, realizzato nel tardo Quattrocento con un porticato sormontato da tre loggiati sovrapposti, collegati da magnifiche scale in pietra di Trento bianca e rossa. Nelle sale del piano terreno è allestita la sezione archeologica del Museo, che consente di conoscere la storia del territorio dall’antichità.

Tramite un passaggio sospeso, da Castelvecchio si giunge nel Magno Palazzo, al cui primo piano sono visitabili sale quali l’Andito davanti alla Cappella, la Cappella, la Stua della Famea (dove Cesare Battisti fu giudicato dagli Austriaci colpevole di tradimento e condannato a morte), la Camera del camin nero, la Camera delle udienze (dove Cles concedeva udienza), il Cortile dei Leoni e la magnifica loggia che vi è affacciata, capolavoro di Gerolamo Romanino, affrescata tra il 1531 e il 1532 con scene storiche, mitologiche e bibliche.

Magno Palazzo, Cortile dei Leoni
Magno Palazzo, Cortile dei Leoni

Tutti gli ambienti del Magno Palazzo sono sontuosamente decorati secondo un programma iconografico di ambito umanistico, teso a celebrare il principe vescovo Bernardo Cles e l’Impero austriaco.

Al secondo piano del Magno Palazzo si ammirano la Sala Grande, destinata a feste e banchetti ed ornata da un sontuoso soffitto a cassettoni, la Sala degli specchi decorata in stile rococò, la Libreria.

In Castelvecchio si visitano tra le altre la Sala dei Vescovi, con i ritratti ad affresco dei principi vescovi – e degli imperatori a loro coevi – susseguitisi dal 1027 al 1803, e la loggetta gotico-veneziana della facciata, risalente sempre al tardo Quattrocento, che regala un ampio panorama sulla città.

Castello del Buonconsiglio, Magno Palazzo, Loggia affrescata da Girolamo Romanino
Magno Palazzo, Loggia affrescata da Girolamo Romanino

Tramite un lungo camminamento coperto lungo le mura medievali si giunge alla Torre del Falco, decorata alla metà del Cinquecento con affreschi dedicati alla caccia, e poi alla Torre Aquila, dov’è custodito il Ciclo dei mesi, dipinto sulle quattro pareti nel XIV secolo per volere del vescovo Giorgio di Liechtenstein, capolavoro del Gotico Internazionale.

A piano terreno di Magno Palazzo si trovano inoltre il Refettorio estivo e le cantine scavate nella roccia, oltre alle prigioni dove – tra gli altri – fu incarcerato Cesare Battisti: le celle furono ricavate dagli Austriaci murando l’antica loggia rinascimentale voluta da Cles, che si affacciava sull’ampio giardino. Battisti fu infine giustiziato per impiccagione nella cosiddetta “Fossa dei martiri”, che si estende alle spalle del Castello nell’antica selva dei cervi, il 12 luglio 1916, insieme ad altri irridentisti trentini.

Informazioni utili: per la redazione di questo articolo di sono avvalsa di varie fonti, tra le quali la Guida alla visita a cura di Lucia Cella e Francesca Jurman, edita da ViaDellaTerra nel 2018. Prima di visitare il Castello del Buonconsiglio suggerisco di consultarne in sito internet www.buonconsiglio.it circa orari e modalità di accesso. Al Ciclo dei mesi custodito nella Torre Aquila ho dedicato un articolo.

Altre immagini del Castello del Buonconsiglio:

Mappa del Castello del Buonconsiglio:

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