Buggiano Castello

Buggiano Castello, il borgo in Valdinievole fra Medioevo e giardini segreti

La torre dell'orologio
La torre dell’orologio

Buggiano Castello è un delizioso borgo medievale situato su un colle che domina la Valdinievole fra Pistoia e Lucca. Caratterizzato dalle viuzze ripide e tortuose, custodisce la pieve romanica del 1038, il Palazzo Pretorio del XII secolo, le rovine della rocca, con la torre dell’XI secolo e tratti dell’antica cinta muraria. Grazie al clima mite della sua valle, Buggiano Castello è conosciuto come borgo degli agrumi: nei giardini privati e negli orti segreti si possono ammirare agrumi come il bergamotto, il mandarancio, il limone a spalliera, il cedro, il melangolo. Questi angoli di verde – coltivati con cura e passione dagli abitanti – vengono aperti ogni due anni in occasione della manifestazione “La campagna dentro le mura“.

Piazzetta della pieve
Piazzetta della pieve

Secondo un aneddoto di epoca romana il nome di Buggiano Castello – derivante da castrum bovianum – è legato alla pelle di bue con cui un valoroso soldato, al termine della battaglia, delimitò il terreno ricevuto in premio dal proprio comandante: il soldato astutamente tagliuzzò la pelle in strisce sottili, con cui circondò un ampio possedimento, erigendovi un castello. Secondo altri, il toponimo deriva dal nome di Giano – una delle più antiche divinità italiche, signore delle porte e dei passaggi – in virtù dell’allineamento e della corrispondenza equinoziale del colle con il vicino castello di Montecatini alto.

Posto a monte della via Cassia, Buggiano Castello acquisì particolare rilievo durante l’epoca longobarda, situato ai confini del ducato di Lucca di fronte al limes bizantino. In virtù della sua posizione strategica fu a lungo conteso tra guelfi e ghibellini, fra Firenze, Lucca, Pisa e Pistoia. Come gli altri Comuni della Valdinievole rientrò nella sfera politica d’influenza di Lucca, che esercitò il suo controllo fino alla morte di Castruccio Castracani avvenuta nel 1328. In seguito, i Comuni si unirono in Lega e nel 1329 siglarono la pace con Firenze: nel 1339 Buggiano Castello venne annesso ai domini di Firenze, ottenendo la ricostruzione delle mura e delle porte al Borgo e di san Martino, conservatesi tutt’oggi.

Panorama da Buggiano verso Colle di Buggiano e Massa
Panorama da Buggiano Castello verso Colle di Buggiano e Massa

Sulla sommità del colle si ammirano i resti della rocca medievale, con ampi tratti di mura, una torre merlata dell’XI secolo (un tempo possente torre di avvistamento quadrata) e un’altra trasformata in torre dell’orologio nel 1510. Il cassero venne costruito tra la fine del X e l’inizio dell’XI secolo per volere di Sigifredo, figlio di Teudegrimo, capostipite della famiglia dei Da Buggiano. I figli di Sigifredo fecero erigere nel 1038 la Badia di santa Maria, san Michele e san Pietro donandola ai monaci benedettini. I possedimenti della famiglia vennero confermati dagli imperatori Federico Barbarossa ed Enrico VI nella seconda metà del XII secolo. Nel 1254 il castello fu acquistato dal Comune di Buggiano, costituitosi prima del 1191, periodo al quale risale il Palazzo Pretorio.

Palazzo Pretorio
Palazzo Pretorio

Oltre alla rocca, la sommità della collina di Buggiano Castello è occupata dalla chiesa e dal convento – con il retrostante giardino terrazzato – di santa Scolastica, consacrati nel 1648. La facciata della chiesa, sull’erta che conduce alla piazzetta della pieve, ha un portale architravato con lunetta. Il monastero fu soppresso alla fine del Settecento dal governo granducale e passò ai monaci benedettini della vicina Badia, per essere nuovamente abbandonato in seguito alle soppressioni napoleoniche.

Più in basso rispetto alla rocca si trova la piazzetta della pieve, che per il suo aspetto curato e raccolto è stata definita “un salotto d’Italia”. Ha conservato infatti il suo carattere medievale, dominata dalla torre campanaria e dal Palazzo Pretorio. Il Palazzo – oggi spazio espositivo e sede dell’archivio Preunitario del Comune – è un magnifico esempio di architettura civile del Duecento. La facciata in conci di pietra è ricca di stemmi dei podestà che si sono succeduti dal XIV al XVII secolo, alcuni dei quali sono pregevoli esempi di bottega robbiana in terracotta invetriata. All’interno del Palazzo è allestito un piccolo museo, che custodisce reliquiari, una croce astile attribuita ad Antonio del Pollaiolo, un piatto con smalti di Limoges, alcuni dipinti cinquecenteschi su rame.

Giardino sospeso
Giardino sospeso

Sul fondo della piazzetta di Buggiano Castello si erge la pieve romanica, già chiesa dell’abbazia benedettina fondata nel 1038 da Sigismondo e Guido di Sigifredo, dedicata alla Madonna della Salute e di San Nicolao. L’edificio, a tre navate divise da colonne con capitelli antichi e con un’unica abside, venne più volte rimaneggiato tra il 1460 e il 1582. Il paramento murario esterno è in semplice pietra arenaria, con pochi elementi decorativi: sopra il portale sporgono un leone e un toro in pietra. All’interno sono conservate opere dal Medioevo al Cinquecento: tra di esse, un fonte battesimale del XII-XIII secolo – composto da lastre marmoree intarsiate, forse parte di un ambone – e un’Annunciazione del 1442 attribuita a Bicci di Lorenzo. Nel 1514 la Badia passò sotto l’autorità della Badia Fiorentina e venne abbellita con opere di carattere fiorentino, quali alcune tele di Giovanni del Brina, un Battesimo di Gesù del Bachiacca, una Madonna in trono col Bambino in terracotta policroma attribuita a Jacopo Sansovino. Sul lato settentrionale della chiesa sono addossate le strutture dell’antica abbazia, disposte attorno a un chiostro di epoca rinascimentale attribuito ad Andrea Cavalcanti, discepolo del Brunelleschi.

Via di Buggiano Castello
Via di Buggiano Castello

La visita di Buggiano Castello può proseguire nelle sue pittoresche vie, sulle quali affacciano i giardini privati: veri e propri angoli di paradiso, la loro presenza è attestata sin dal Medioevo per la coltivazione degli ortaggi e delle erbe aromatiche. Grazie all’eccezionale microclima oggi vi vengono coltivate principalmente piante di agrumi, che si possono ammirare in occasione della manifestazione biennale “La campagna dentro le mura”. Fra le residenze private più significative vi è senz’altro Villa Pichi-Sermolli, risalente al Settecento, con un giardino barocco affacciato sulla Valdinievole e una scenografica scalinata decorata da statue.

Suggerisco inoltre di apprezzare i resti del sistema di fortificazione medievale, visibili in via Indipendenza (mura dell’XI secolo) e negli avanzi delle mura trecentesche. Al sistema difensivo appartenevano anche le due porte di accesso: a sud Porta Sermolli – detta Porta del Borgo – dalla forma di torre di avvistamento merlata con passaggio coperto a botte, a est Porta san Martino, rimasta isolata dopo il crollo delle mura. Più in basso s’incontra la cappella romanica di san Martino, vescovo di Lucca (cui è dedicata la cattedrale di quella città).

Il borgo di Massa e la Valdinievole dalla rocca
Il borgo di Massa e la Valdinievole dalla rocca

La visita di Buggiano Castello può accompagnarsi a quella dei borghi vicini, fra i quali Colle di Buggiano, Massa e Cozzile. A Colle – antica fortezza risalente al 1238, edificata per accogliere gli abitanti del distrutto borgo di Castiglione Vecchio – si ammira la chiesa di san Lorenzo, rimaneggiata nel XV-XVI secolo, preceduta da una scala settecentesca a doppia rampa e fiancheggiata da un poderoso campanile romanico, eretto sul basamento di una torre di difesa dell’XI secolo. Delle strutture difensive medievali si conservano tratti di mura, incorporati nelle abitazioni e nelle due porte dette “a Massa” e “a Buggiano”. Presso quest’ultima era collocato un ospizio appartenente all’ordine Templare, ceduto nel 1314 ai Gerosolimitani.

Massa si sviluppa lungo la via che collega la rocca – sulla vetta del poggio – alla pieve collocata in fondo all’abitato. Nel borgo si ammirano i resti della cinta muraria che anticamente circondava l’abitato e due delle tre porte, Porta ai Campi a sud e Porta Fontana a ovest, rafforzate da torri. Entrando dalla Porta ai Campi una stretta via conduce a piazza Cavour, su cui si erge la pieve di santa Maria Assunta, affiancata dal campanile romanico. A Cozzile si visitano infine una villa-castello, costruita nell’Ottocento in forme medievaleggianti, e la chiesa di san Jacopo.

Porta Sermolli
Porta Sermolli

Ai piedi di Buggiano Castello si trova Borgo a Buggiano, che grazie alla sua favorevole posizione – all’intersezione fra la Cassia, la Romea e le diramazioni della via Francigena – divenne sede di un ricco mercato – pare il più importante della Toscana per il commercio del bestiame. Già ai primi del XIII secolo Borgo a Buggiano comprendeva cinque hospitalia. Nella chiesa di san Pietro apostolo – meglio nota come Basilica del santissimo Crocifisso – è custodito un crocifisso ligneo miracoloso che, secondo la tradizione, nel 1339 cominciò a sudare sangue convincendo i cittadini a interrompere le violenze fra frazioni avverse.

Informazioni utili: prima di visitare Buggiano Castello suggerisco di consultare il sito internet dell’Associazione Buggiano Castello, che organizza la manifestazione “La campagna dentro le mura” e cura l’apertura dei principali luoghi di interesse, www.buggianocastello.it. Secondo quanto qui riferito, Palazzo Pretorio è aperto al pubblico nei pomeriggi festivi del periodo aprile-ottobre con orario 15,00 (16,00 periodo estivo) – 19,00. La pieve è aperta al culto ogni domenica mattina, con la celebrazione della Messa alle ore 10,00, ed è solitamente visitabile anche le domeniche pomeriggio, dalle 16,00 alle 18,30.

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