Cattedrale di San Lorenzo, Navata centrale dalla Tribuna dei Dogi

La cattedrale di San Lorenzo, oltre mille anni di storia di Genova

Facciata della cattedrale di San Lorenzo
Facciata

La cattedrale di San Lorenzo a Genova, di cui le prime notizie risalgono all’878, è il principale centro di culto della città. Nonostante non sia stata la prima sede vescovile (l’arcivescovo Jacopo da Varagine indica infatti l’attuale chiesa di San Siro come la prima cattedrale cittadina) acquisì nel corso dei secoli una crescente importanza anche in virtù della sua collocazione nel contesto urbano: divenne il cuore del centro storico grazie al suo sagrato, che in una città povera di grandi piazze accolse le grandi adunanze religiose e civili.

Nel suo aspetto, in particolare all’interno, la cattedrale di San Lorenzo svela le vicissitudini che l’hanno vista protagonista nel corso dei secoli, testimonianza di un febbrile operare che le ha conferito l’aspetto attuale, complici anche i grandi accadimenti storici: tra tutti, la prima Crociata del 1099, vinta grazie all’astuzia del comandante della flotta genovese Guglielmo Embriaco, e il rovinoso incendio del 1296 che comportò la complessa sostituzione dei colonnati interni, avvenuta applicando tecniche di carpenteria navale.

Cattedrale di San Lorenzo, Navata centrale dalla Tribuna dei Dogi
Navata centrale dalla Tribuna dei Dogi

In questa grandiosa fabbrica si sono avvicendate maestranze provenienti da ogni luogo: il pittore bizantino autore del Giudizio Universale in controfacciata, i Magistri Antelami dell’alta Lombardia che realizzarono i grandi portali sui fianchi, i maestri franco-normanni provenienti dai cantieri delle grandi cattedrali francesi, i toscani che scolpirono le statue della cappella del Battista, per non parlare dei più grandi artisti genovesi del XVI e XVII secolo – protagonisti della decorazione della parte absidale. Tale ricchezza di stili e contributi giunse fino ai secoli XX, con la grande pala dell’Assunta dipinta da Gaetano Previati (lungo la navata destra), e XXI, con l’allestimento museale di Franco Albini per il Museo del Tesoro, esempio di razionalismo italiano che ha fatto la storia della museografia internazionale.

Portale di San Gottardo, dettagli della decorazione
Portale di San Gottardo, dettagli della decorazione

La visita della Cattedrale di san Lorenzo ha inizio dall’esterno, dalla grande facciata che con i profondi portali e le due torri laterali svela la propria origine francese, mentre la decorazione a liste alternate in marmo bianco e pietra nera di Promontorio è tipicamente ligure. La facciata fu realizzata a partire dal XIII secolo, quando venne deciso di rinnovare completamente l’antica costruzione romanica conferendole l’aspetto gotico. Nel portale centrale si osserva il Cristo giudice con il tetramorfo (nella lunetta), il Martirio di san Lorenzo (sull’architrave), l’Albero di Jesse e le Storie dell’infanzia di Cristo (sugli stipiti). Della primitiva chiesa romanica, edificata fra l’XI e il XII secolo e consacrata nel 1118 da papa Gelasio II, si ammirano i due portali laterali, opera dei Maestri Antelami provenienti dalla Val d’Intelvi: il portale di San Giovanni (sul fianco sinistro) e quello di San Gottardo (sul destro).

Colonne gotiche e finto matroneo romanico
Colonne gotiche e finto matroneo romanico

I lavori della fabbrica gotica subirono una battuta d’arresto alla metà del XIII secolo a causa forse di una crisi economica, mentre l’incendio del 1296 comportò la sostituzione dei colonnati interni e di gran parte dei capitelli. Grazie alla sapienza ingegneristica dei costruttori dell’epoca, le parti danneggiate vennero sostituite applicando le tecniche della carpenteria navale: fu così che le zone romaniche del finto matroneo che si ammirano all’interno, in pietra grigia, risultano più antiche delle colonne gotiche che le sorreggono.

Varcata la soglia della cattedrale di San Lorenzo si giunge in un nartece interno che, in controfacciata, custodisce un affresco trecentesco, un Giudizio Universale opera di un maestro bizantino. Le tre navate sono scandite dalle colonne che sorreggono il finto matroneo – finto in quanto loggiato privo di pavimento – dove ritroviamo nelle arcate gotiche la bicromia in bianco e nero della facciata. All’inizio della navata destra si osserva nell’ombra una granata, lanciata dalla flotta inglese nel 1941 e rimasta inesplosa dopo aver sfondato le pareti: è qui esposta come segno di “riconoscenza perenne” alla Madonna. Lungo la navata sinistra si trova la Cappella di san Giovanni Battista, costruita in due fasi dal 1450 per conservare le ceneri del santo giunte da Myra, in Cilicia, nel 1099: il fronte è opera di Domenico Gagini, di gusto tardogotico, mentre l’interno – successivo – custodisce la serie di statue realizzate da Matteo Cividali (originario di Lucca e attivo nel duomo cittadino) e da Andrea Sansovino.

Il video della Cappella:

La parte absidale della cattedrale di San Lorenzo, con le tre navate che terminano in altrettante absidi, la cupola e il tiburio sono cinquecenteschi, realizzati in seguito all’esplosione del deposito delle polveri che si trovava accanto al Palazzo Vescovile. Il progetto dell’architetto manierista Galeazzo Alessi vide il coinvolgimento dei maggiori maestri della Controriforma, con pale e affreschi di Lazzaro Tavarone, Giovanni Battista Castello, Luca Cambiaso, Federico Barocci (autore della Crocifissione tra dolenti), in un tripudio di marmi, intarsi e stucchi dorati di gusto barocco.

Arca processionale delle ceneri di San Giovanni Battista, dettaglio
Arca processionale delle ceneri di San Giovanni Battista, dettaglio

La visita della cattedrale di san Lorenzo può accompagnarsi a quella del Museo del Tesoro, il cui ingresso si trova dopo la Cappella di san Giovanni Battista lungo la navata sinistra: nel suggestivo ambiente creato da Franco Albini nei sotterranei del Palazzo Arcivescovile – con sale circolari in penombra e il rifulgere dei preziosissimi oggetti esposti – si ammirano reliquiari, arche, casse processionali, croci, manufatti liturgici legati al culto millenario del Battista. Su tutti il Sacro Catino, ritenuto reliquia dell’ultima cena di Cristo e in realtà risalente al IX secolo d.C.: è un grande bacino in vetro verde smeraldo, portato a Genova da Guglielmo Embriaco al termine della prima Crociata. Vi sono poi l’Arca delle Ceneri di Giovanni Battista – secondo la tradizione donata da Federico Barbarossa nel 1178 alla città – l’Arca processionale, realizzata nel Quattrocento per portare le ceneri del Santo in processione, il piatto di San Giovanni – di fattura egizio-palestinese datato I secolo – la Croce di Zaccaria, capolavoro di fattura bizantina, contenente due frammenti della croce di Cristo.

Tiburio e cupola della cattedrale di San Lorenzo vista dal tetto, e Torre Grimaldina
Tiburio e cupola della cattedrale di San Lorenzo vista dal tetto, e Torre Grimaldina

Dalla navata destra della cattedrale di San Lorenzo si ha infine accesso alle torri, con un percorso di visita che conduce alla Tribuna dei Dogi – da cui si gode del formidabile colpo d’occhio sull’interno – fino alla loggia della Torre nord, che domina i tetti di Genova. Tra la cattedrale e il Palazzo Ducale si trova il Chiostro di San Lorenzo, edificato nel XII secolo quale residenza dei canonici e oggi destinato a Museo Diocesano: vi si ammirano opere di scultura, archeologia, oreficeria, oltre a codici miniati e tessuti – tra i quali la sezione dedicata al “Blu di Genova”, con quattordici teli quaresimali considerati gli antenati del blu-jeans.

Informazioni utili: per visitare il Museo Diocesano e le Torri della cattedrale consiglio di consultare il sito internet www.museodiocesanogenova.it, che riporta tutte le indicazioni necessarie. Gli orari di apertura e le modalità di accesso al Museo del Tesoro sono reperibili sul portale del Musei di Genova, all’indirizzo www.museidigenova.it.

Altre immagini della cattedrale di San Lorenzo:

Mappa:

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