Villa Adriana a Tivoli, il Canopo con il colonnato ornato da statue

Villa Adriana a Tivoli, testamento artistico dell’imperatore Adriano

Villa Adriana a Tivoli, le Grandi Terme
Le Grandi Terme

Villa Adriana a Tivoli fu edificata dall’imperatore Adriano di ritorno dalla Siria a partire dal 188: luogo a lui prediletto, vi trascorse alcuni mesi nel 125 e vi si ritirò nel 134 dopo aver affidato il governo imperiale a Lucio Vero. Il complesso, che in origine si estendeva su un’area di almeno 120 ettari, non fu mai completato.

La villa riflette la grande cultura e la sensibilità di Adriano, che seguì personalmente i lavori di costruzione ideando forse alcune soluzioni architettoniche ed ingegneristiche, e l’arricchì di sontuosi arredi ispirandosi alle diverse culture antiche conosciute nel corso dei propri viaggi: tra i richiami vi sono i giardini egittizzanti, le sculture ispirate all’arte greca di epoca classica ed ellenistica, i possibili riferimenti a edifici di Atene come il “portico dipinto” (Stoà Poikile) per il Pecile e la Torre presso l’Accademia per l’edificio chiamato “Roccabruna”.

Mouseia
Mouseia

Il patrimonio di centinaia di sculture provenienti dalla Villa (si ipotizza siano oltre quattrocento) ed esposte nei più grandi musei del mondo – fra cui i Capitolini e i Vaticani, il Louvre, l’Hermitage, il British Museum, il Prado – testimonia la ricchezza e raffinatezza della residenza adrianea.

Dopo la morte di Adriano la villa fu frequentata dagli imperatori successivi, da Antonino Pio a Marco Aurelio, conoscendo in seguito un progressivo abbandono. La sua riscoperta, avvenuta all’inizio del Quattrocento, suscitò l’interesse dei più grandi artisti del Rinascimento e del Barocco, da Michelangelo a Raffaello, da Leonardo a Palladio, da Borromini a Piranesi, e permise la riscoperta degli elementi dell’architettura classica. Il complesso fu a lungo studiato anche da Pirro Ligorio, che a Tivoli progettò Villa d’Este per il cardinale Ippolito II.

Villa Adriana a Tivoli, Teatro marittimo
Teatro marittimo

L’interesse per la Villa si accompagnò purtroppo al suo saccheggio e alla sua distruzione, con lo scavo e l’asportazione di sculture, colonne, stucchi, pavimenti, pitture, oltre alla lottizzazione della proprietà in tanti piccoli e grandi appezzamenti.

Il 15 dicembre 1870 il Governo italiano riuscì ad aggiudicarsi all’asta una porzione della villa pari a un terzo dell’estensione originaria, acquistando poi successivamente altre porzioni da privati. Attualmente metà dei 120 ettari originari sono in mani private, mentre nella parte pubblica sono visitabili circa 40 ettari.

Villa Adriana a Tivoli, la vasca al centro del Pecile
La vasca al centro del Pecile

Il percorso di visita di Villa Adriana parte dall’area del Pecile, ovvero un enorme quadriportico che racchiudeva un giardino con al centro una grande vasca, e si snoda tra architetture quali le Piccole e le Grandi Terme, il Pretorio, la struttura chiamata “Roccabruna” (forse belvedere e osservatorio astronomico), il Canopo (una vallata artificiale con al centro una vasca circondata da un pergolato ornato da statue), il Serapeo (adibito alle cene estive dell’imperatore), il Palazzo con criptoportico, la Piazza d’oro (così chiamata ad evocare lo sfarzo del suo apparato decorativo), le Terme con eliocamino, gli Hospitalia (le cui stanze sono ornate da mosaici pavimentali in tessere bianche e nere, tutti diversi fra loro), il complesso chiamato delle “Biblioteche”, il Teatro Marittimo, il Tempio di Venere e il Teatro.

Dettaglio del pavimento della Piazza d'Oro
Dettaglio del pavimento della Piazza d’Oro

Passeggiando fra le imponenti rovine di atri, vestiboli, portici, si apprezza l’equilibrio fra le architetture, il verde della campagna – ancor oggi punteggiata da alberi secolari come ulivi, cipressi, pini – e l’acqua sapientemente utilizzata in fontane, vasche, ninfei.

Nel Museo ricavato a fianco del Canopo si osservano le sculture qui riportate alla luce nel corso degli scavi archeologici degli anni Cinquanta del Novecento.

Informazioni utili: Villa Adriana a Tivoli è patrimonio Unesco dal 1999. Per visitarla suggerisco di consultare il sito internet villae.cultura.gov.it per conoscerne orari e modalità di accesso. Ispirata a Villa Adriana è Villa d’Este, situata a breve distanza: anch’essa patrimonio Unesco (dal 2001), è considerata “uno dei migliori esempi della cultura del Rinascimento al suo apogeo”.

Per la redazione di questo articolo mi sono avvalsa di varie fonti, tra le quali le informazioni contenute nel volumetto “Villa Adriana a Tivoli” appartenente alla collana “I tesori d’Italia e l’Unesco”.

Altre immagini di Villa Adriana a Tivoli:

Mappa di Villa Adriana a Tivoli:

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