Stanza segreta di Michelangelo

La stanza segreta di Michelangelo, rifugio e studio del Buonarroti

Alcuni studi
Alcuni studi

A quasi 50 anni dal suo casuale ritrovamento apre finalmente al pubblico la stanza segreta di Michelangelo, collocata sotto la Sagrestia Nuova della chiesa di San Lorenzo a Firenze.

La stanza, scoperta nel 1975, custodisce sulle pareti alcuni disegni a carboncino e sanguigna attribuiti al Buonarroti. Camminando in questo ambiente dalle dimensioni ridotte si osservano schizzi di figura, alcuni monumentali, accompagnati da studi di dettagli anatomici come volti e gambe. Non tutti i disegni presentano lo stesso tratto riconducibile a Michelangelo, alcuni appaiono di minore qualità e fermezza grafica: sono ancora oggetto di studio da parte della critica.

Stanza segreta, sulla sinistra si trova il pozzo
Il pozzo, a sinistra

Nella stanza – lunga 10 metri e larga 3, alta al suo culmine quasi 3 metri – si trovano un pozzo e due piccole finestre affacciate su piazza di San Lorenzo, dalle quali riecheggia il rumore della piazza.

Secondo Paolo Dal Poggetto, il Direttore del Museo delle Cappelle Medicee che nel 1975 fu testimone della scoperta e che attribuì la paternità degli schizzi a Michelangelo, il Buonarroti si rifugiò qui nel 1530, al riparo dalla vendetta di papa Clemente VII. L’artista, infatti, a seguito della cacciata della famiglia Medici da Firenze, aveva preso parte attiva al governo repubblicano (1527-1530) quale supervisore delle fortificazioni: in questo ruolo, fra l’altro, utilizzò la torre campanaria della chiesa di San Miniato al Monte per collocarvi le colubrine a difesa della città.

Disegno
Disegno

Nel corso della sua auto-reclusione, nascosto nella stanza segreta dal priore di San Lorenzo Giovan Battista Figiovanni, Michelangelo avrebbe utilizzato i muri disponibili per “abbozzare” alcuni progetti e perfezionare certi studi anatomici, come le gambe della statua di Giuliano de’ Medici duca di Nemours per la Sagrestia Nuova, o dettagli di opere antiche come la Testa di Laocoonte.

Due mesi dopo il rientro dei Medici, Michelangelo ottenne il perdono della famiglia, tornando libero e riprendendo i propri incarichi fino al 1534, quando abbandonò per sempre la città alla volta di Roma.

Stanza segreta di Michelangelo, i disegni sulle pareti
Disegni sulle pareti

La scoperta della stanza avvenne casualmente nel corso di alcuni saggi di pulitura in occasione di un sopralluogo per la ricerca di uno spazio da destinare a nuova uscita del museo. Fino al 1955 l’ambiente era stato utilizzato quale deposito di carbonella: rimasto poi inutilizzato, coperta la botola di accesso da armadi e suppellettili accatastate, venne infine dimenticato.

Informazioni utili: per visitare la stanza segreta di Michelangelo è necessario consultare il sito internet del Museo delle Cappelle Medicee – bargellomusei.beniculturali.it – in merito a orari e modalità di accesso. La Basilica di San Lorenzo è la più antica cattedrale fiorentina: dai primi del Quattrocento fu indissolubilmente legata alla casata Medici, diventandone la chiesa ufficiale, un vero e proprio tempio familiare. E’ inoltre scrigno dei tesori realizzati dai più grandi talenti dell’epoca (per citarne alcuni: Filippo Lippi, Donatello, Rosso Fiorentino, Bronzino, Verrocchio…), modello dell’architettura del Rinascimento (grazie alle opere di Brunelleschi e Michelangelo), custode del sapere del tempo (raccolto nella Biblioteca medicea laurenziana).

Altre immagini della stanza segreta di Michelangelo:

Mappa:

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