Beato Angelico, Trittico, Museo diocesano di Cortona

La città di Cortona: antiche testimonianze etrusche, capolavori rinascimentali e ottima cucina

Palazzo comunale in piazza Luca Signorelli
Palazzo comunale in piazza Luca Signorelli

Sono tornata nella città di Cortona per visitarne i musei e passeggiare nel suo borgo medievale, così caratteristico con gli edifici in pietra arenaria e le sue strade ripide. Un giorno non basta per vedere tutto, ma ecco alcuni spunti per cogliere gli aspetti a mio giudizio più interessanti e suggestivi di questa cittadina e della sua storia.

I Musei sono senz’altro da non perdere. A partire dal MAEC, Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona: è allestito all’interno del trecentesco Palazzo Casali, nella piazza principale del borgo (piazza Signorelli) e raccoglie in un unico luogo tutti i reperti rinvenuti nel territorio fino ai giorni nostri: fra gli oggetti più preziosi e originali vi è il lampadario etrusco in bronzo del IV secolo a.C. destinato a un santuario, la Tabula Cortonensis, terzo testo etrusco al mondo per lunghezza risalente al III-II secolo a.C., il Tempietto Ginori del 1756, realizzato dalla manifattura Ginori di Doccia e rappresentante il passaggio di potere nel Granducato di Toscana fra i Medici e i Lorena.

Il Museo presenta un allestimento di grande impatto, molto chiaro e godibile, che accompagna il visitatore in un racconto lungo i secoli: dalla preistoria dei primi insediamenti, nel secondo piano interrato, attraverso l’epoca etrusca nel secondo e poi primo piano interrato. Quindi al primo piano la storia della locale Accademia Etrusca, al secondo piano la pinacoteca e gli oggetti d’arte sacra risalenti al Sette e Ottocento (ma anche la collezione di monete, il Tempietto Ginori, il Lampadario etrusco), al terzo la collezione egizia, la collezione di armi e le opere del pittore Gino Severini, originario di Cortona. A questo piano si trova anche la splendida biblioteca settecentesca dell’Accademia.

Altre immagini del Maec:

Luca Signorelli, Compianto sul Cristo morto - dettaglio della Maddalena
Luca Signorelli, Compianto sul Cristo morto – dettaglio della Maddalena

Percorrendo via Casali si giunge al Duomo, che sorge su una piazza da cui si ammira un bel panorama. Di fronte, negli spazi dell’ex Chiesa del Gesù si trova l’altro museo imperdibile, il Museo Diocesano del Capitolo. E’ ospitato all’interno di un edificio composto da due ambienti sovrapposti, la chiesa superiore e l’oratorio inferiore. Nella sala dell’ex chiesa si ammirano capolavori come l’Annunciazione e il Trittico del Beato Angelico, l’Assunzione della Vergine di Bartolomeo della Gatta, il Trittico del Sassetta.

Nella sala adiacente si trova una magnifica raccolta di opere di Luca Signorelli: al genio locale si devono opere emozionanti come il Compianto sul Cristo morto e la Comunione degli Apostoli, cui ho dedicato un album sulla mia pagina Facebook. Attraverso uno scalone si giunge all’oratorio inferiore, accompagnati dai cartoni preparatori della Via Crucis di Gino Severini. In fondo alla scala si trova il Crocifisso di Pietro Lorenzetti, risalente alla maturità del pittore. L’ambiente dell’oratorio inferiore è arricchito da affreschi sulla volta del 1555, opera di Cristoforo Gherardi su progetto di Giorgio Vasari. Altre sale – sempre al piano inferiore – ospitano il Parato Passerini, ricamato in filo d’oro e sete policrome su disegno di Raffaellino del Garbo e Andrea del Sarto.

Altre opere del Museo diocesano:

Chiesa di san Francesco a Cortona
Chiesa di san Francesco

Fra le chiese da visitare – oltre al Duomo – vi è senz’altro San Francesco, situata in cima a una ripida strada, al termine di un’alta gradinata. La sua costruzione risale al 1245: alla facciata semplice e spoglia corrisponde  un interno risalente nel Seicento. A sinistra dell’altare si trova la cappella con le reliquie di San Francesco: la tonaca, l’evangeliario e il cuscino, qui custodite da oltre 750 anni. Nell’altare maggiore invece è conservato un frammento della Croce santa: è contenuto all’interno di un prezioso reliquiario del X secolo, donato nel 1224 a Frate Elia dall’imperatore greco di Nicea Giovanni III.

Subito fuori le mura si trova San Domenico, un’edificio tardo-gotico risalente al Quattrocento al cui interno – sopra l’altare principale – si trova il grande polittico di Lorenzo di Niccolò Gerini raffigurante l’Incoronazione di Maria con angeli e santi, risalente al 1402. Si trovava nella chiesa di San Marco a Firenze, dove venne sostituito con una pala di Beato Angelico, e venne donato ai Domenicani di Cortona da Cosimo e Lorenzo de’ Medici. Subito sotto al borgo si trova il santuario della Madonna del Calcinaio, chiesa rinascimentale di grande eleganza eretta tra il 1485 e il 1513 su disegno di Francesco di Giorgio Martini. E’ così chiamata perché custodisce un’icona miracolosa, l’immagine della Madonna dipinta sulla parete di una vasca adibita alla concia del cuoio.

Panorama e Santuario della Madonna del calcinaio a Cortona
Panorama e Santuario della Madonna del calcinaio

Alla sommità del colle di Cortona, nel punto più alto della città, si trova l’antica fortezza del Girifalco, costruita nella seconda metà del Cinquecento per volere di Cosimo I de’ Medici sulle preesistenti rovine di epoca etrusca, romana e medievale. Grazie alla lunga pace che il Granducato di Toscana godette in seguito alla guerra di Siena la fortezza rimase pressoché inutilizzata: dalla sua sommità si gode un panorama mozzafiato su Cortona e la Valdichiana.

Nelle vicinanze della città di Cortona si possono anche visitare i tumuli etruschi di età arcaica di Camucia e del Sodo, i cui reperti sono esposti presso il Museo archeologico Maec. Vi sono poi la Tanella Pitagora, la Tanella Angori e la tomba di Mezzavia, oltre ai resti della villa romana di epoca tardo repubblicana di Ossaia, sul versante prospiciente il lago Trasimeno. Questi luoghi costituiscono il Parco Archeologico di Cortona e sono ampiamente descritti all’interno del Museo cittadino, che ne è centro di documentazione e di orientamento.

Dove mangiare: consiglio caldamente l’Osteria del Teatro in via Maffei 2. Propone una cucina a chilometro zero, con prodotti tipici della zona e ricette locali, preparate e presentate con cura. Ho mangiato in terrazza, lungo la ripida via che conduce alla chiesa di san Francesco, ma anche l’interno è arredato con gusto ed è davvero accogliente. Il servizio è stato attento e premuroso.

I piatti:

Manifestazioni: Da metà luglio a fine settembre ogni anno ospita Cortona On The Move, festival di fotografia contemporanea di profilo internazionale, occasione preziosa per gli appassionati e i curiosi. Ogni anno inoltre dalla fine agosto ai primi si settembre si svolge la prestigiosa mostra Cortonantiquaria presso il settecentesco Palazzo Vagnotti. Giunta nel 2018 alla cinquantaseiesima edizione, è un appuntamento imperdibile per gli amanti del collezionismo d’arte e un’occasione unica per ammirare oggetti e opere antiche.

Altre immagini:

Mappa:

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Comments

  1. Posso utilizzare la foto di Chiesa di S.Francesco a Cortona per il mio libro?

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