Sala delle Udienze

Il Collegio del Cambio a Perugia e gli affreschi del Perugino

Sala delle Udienze
Sala delle Udienze

Il Nobile Collegio del Cambio è uno dei più insigni monumenti rinascimentali di Perugia: sede della potente corporazione dei cambiavalute, si trova in un’ala del Palazzo Pubblico realizzata tra il 1452 e il 1457. Al suo interno si ammira uno splendido ciclo di affreschi opera del Perugino.

L’arte del Cambio – la più potente a Perugia insieme a quella della Mercanzia – esercitava la propria competenza sulla corretta commutazione del denaro e pronunciava sentenze in materia, svolgendo la funzione anche di tribunale. La sua sede, il Collegio, era dunque articolata nella Sala delle Udienze, dove si svolgevano le riunioni, nella cappella intitolata a San Giovanni Battista, nella Sala dei Legisti, che costituisce l’ingresso.

Sala delle Udienze. Pietro Perugino, Profeti e Sibille con l'Eterno benedicente @Collegio del Cambio
Sala delle Udienze. Pietro Perugino, Profeti e Sibille con l’Eterno benedicente @Collegio del Cambio

La Sala delle Udienze venne affrescata da Pietro Vannucci, detto il Perugino (benché originario della vicina Città della Pieve), tra il 1496 e il 1500, secondo un complesso programma iconografico ideato dall’umanista Francesco Maturanzio e dedicato a celebrare l’armonia tra la cultura classica e la fede cristiana.

Nelle sette vele della volta furono dipinte le raffigurazioni allegoriche dei sette pianeti, con Apollo al centro, accompagnate da una decorazione ispirata alle grottesche della Domus Aurea di Nerone, ai motivi dell’araldica locale, ai soffitti in finto mosaico già realizzati da Pinturicchio a Roma (in particolare nel Palazzo dei Penitenzieri). L’opera sulla volta fu eseguita dagli allievi di Perugino su cartoni del maestro.

Sala delle Udienze. Pietro Perugino, Guerrieri romani
Sala delle Udienze. Pietro Perugino, Guerrieri romani

Sulle pareti del Collegio del Cambio si ammirano le Virtù Cardinali e personaggi dell’antichità classica: a destra dell’ingresso si trova Catone il censore, mentre nel primo lunettone della parete sinistra si osservano Fabio Massimo, Furio Camillo, Traiano e Numa Pompilio e i due filosofi greci Socrate e Pittaco – rappresentazione delle virtù della Prudenza e della Giustizia. Nel secondo lunettone seguono Lucio Sicinio, Orazio Coclite, Publio Scipione, Cincinnato, lo spartano Leonida, lo statista ateniese Pericle – simboli delle virtù della Fortezza e della Temperanza.

Sulla parete di fondo si trovano gli episodi della Trasfigurazione e della Natività, sulla parete lunga di destra vi sono infine i sei Profeti e le sei Sibille con l’Eterno benedicente in alto. Gran parte di questi affreschi venne eseguita personalmente dal Perugino, che si avvalse di alcuni aiuti sotto il suo stretto controllo. L’artista si ritrasse inoltre all’interno di un quadretto appeso al finto pilastro divisorio della parete sinistra, fra le figure di Traiano e Lucio Sicinio, accompagnando la propria immagine a un cartiglio celebrativo dai toni tutt’altro che modesti: “Pietro Perugino, pittore egregio. Se l’arte di dipingere era andata perduta, questi l’ha ritrovata. Se da nessuna parte fu inventata, fin a tal punto lui stesso l’ha prodotta“.

Sala delle Udienze. Pietro Perugino, Natività
Sala delle Udienze. Pietro Perugino, Natività

Una curiosità a proposito di questo autoritratto: nel 1501, un anno dopo il compimento del ciclo del Collegio del Cambio, Pinturicchio dipinse se stesso all’interno di un quadretto simile, con in basso una targa all’antica e la scritta, più sobria, “Bernardinus Pictoricius Perusinus”: questo gioiello di trompe l’œil si ammira nella splendida cappella Baglioni della Collegiata di Santa Maria Maggiore a Spello. Pinturicchio era di origine umbra come il Perugino, ma fu relegato al ruolo di eterno secondo dalla feroce critica del suo tempo, in primis dal giudizio lapidario del Vasari che gli preferiva dichiaratamente Pietro Vannucci.

La Sala delle Udienze del Collegio del Cambio è arredata con il bancone e i postergali lignei opera di Domenico del Tasso, mentre le porte – montate nel 1501 – furono realizzate da Antonio da Mercatello. La statua della Giustizia in terracotta dorata posta sopra il bancone risale al 1492 ed è attribuita a Benedetto da Maiano.

Cappella di san Giovanni Battista, dettaglio degli affreschi di Giannicola di Paolo
Cappella di san Giovanni Battista, dettaglio degli affreschi di Giannicola di Paolo

Accanto alla Sala dell’Udienza si trova la Cappella di san Giovanni Battista, costruita fra il 1506 e il 1509 e arredata con seggi lignei di Antonio da Mercatello. Alle pareti e sul soffitto si estendono affreschi opera di Giannicola di Paolo, eseguiti dal 1513 al 1529: quelli sulla volta hanno un forte carattere peruginesco, mentre alle pareti guardano ai coevi esempi di Raffaello, Sodoma, Andrea del Sarto. Sull’altare si trova una pala che ricorda la lezione di Luca Signorelli, originario della vicina Cortona.

La visita al Collegio del Cambio comprende anche la collezione dei pesi monetali, relativi alle monete circolanti a Perugia e nello Stato della Chiesa tra il XV e la seconda metà del XIX secolo. I pesi permettevano alla corporazione di controllare le monete, esercitando correttamente la propria funzione. La Sala dei Legisti, così chiamata perché concessa in affitto a quella corporazione a partire dal 1611, presenta un magnifico arredo ligneo realizzato tra il 1615 e il 1621 da Gianpiero Zuccari.

Informazioni utili: per visitare il Collegio del Cambio suggerisco di consultare il sito internet www.collegiodelcambio.it, contenente tutte le indicazioni utili.

Altre immagini:

Mappa del Nobile Collegio del Cambio a Perugia:

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