Lo Studiolo di Villa Galileo

Villa Galileo ad Arcetri, l’ultima dimora del grande scienziato

La corte di Villa Galileo
La corte di Villa Galileo

Villa Galileo ad Arcetri, sulle colline a sud di Firenze, è la dimora dove Galileo Galilei visse gli ultimi anni della sua vita, dal settembre 1631 al gennaio 1642. Come recita la lapide posta sull’ingresso, “questa casa” è “testimonio di ardimenti, insegna della umana intrepida sete di conoscenza”.

Galileo si trasferì in questa villa, chiamata “il Gioiello”, su insistenza della figlia Virginia, monaca di clausura con il nome di suor Maria Celeste presso il vicino convento di San Matteo. Qui Galileo terminò la stesura del “Dialogo sui massimi sistemi del mondo”, opera in cui sostiene la mobilità della terra attorno al sole: a causa della sua tesi lo scienziato ormai settantenne dovette recarsi a Roma per affrontare il processo del Santo Uffizio (1633) e la condanna a vita agli arresti domiciliari, pena che scontò recluso nella villa fino alla morte, giunta l’8 gennaio 1642.

La cucina di Villa Galileo
La cucina di Villa Galileo

Nonostante il divieto di pubblicazione previsto dalla pena, Galileo riuscì comunque a completare e pubblicare il suo ultimo manoscritto, “Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze”, uscito a Leida nel 1638. Inoltre scoprì la librazione della luna, osservazione compiuta prima di diventare del tutto cieco. Di tale condizione Galileo scrisse: “quel cielo, quel mondo e quello universo che io con mie maravigliose osservazioni e chiare dimostrazioni avevo ampliato per cento e mille volte più del comunemente veduto da’ sapienti di tutti i secoli passati, ora per me s’è sì diminuito e ristretto ch’è non è maggiore di quel che occupa la persona mia”.

La vigna
La vigna

Villa Galileo, Monumento Nazionale dal 1920, appartiene al Demanio dello Stato ed è gestita dall’Università degli Studi di Firenze, che si occupa della sua manutenzione e valorizzazione. La prima casa fu costruita fra Tre e Quattrocento insieme ad altre a formare un piccolo villaggio, chiamato “Pian dei Giullari”: distrutta dai fiorentini in occasione dell’assedio della città da parte di Carlo V, venne riedificata nel Cinquecento. Dopo la morte di Galileo la villa conobbe vari proprietari fino ad essere acquistata nel 1942 dallo Stato.

Restaurata all’inizio del Duemila, in virtù di un progetto condiviso fra varie Istituzioni tra le quali il Museo Galileo e l’Accademia dei Georgofili – Villa Galileo ha visto il ripristino degli arredi di alcune sale, quali lo studiolo, la cucina e la cantina. Tale allestimento ha seguito il dettagliato inventario redatto alla morte di Galileo, finalizzato alla messa in vendita dei suoi mobili secondo le consuetudini del tempo.

Il porticato d'ingresso
Il porticato d’ingresso

La villa è attualmente gestita dal Sistema Museale dell’Ateneo Fiorentino e visitabile secondo un calendario pubblicato on line. La visita si dispiega a partire dall’ingresso nel porticato, nella sala, nella prima camera, nel salotto (in cui venivano consumati i pasti), nella cucina e nella cantina (al piano interrato), nel cortile e nella vigna (in cui Galileo coltivava personalmente l’orto e le viti), nel camerino (destinato a biblioteca e a studiolo), nella camera da letto di Galileo (dove lo scienziato morì), nella camera utilizzata dai discepoli Vincenzo Viviani ed Evangelista Torricelli, infine nell’altana.

È importante ricordare che il colle di Arcetri, luogo magnifico che guarda a Firenze, ha una grande rilevanza per gli studi scientifici: classificato “Sito storico della Società Europea di Fisica”, è sede di prestigiose istituzioni di ricerca. Oltre alla villa di Galileo, padre dell’astronomia moderna, ad Arcetri si trovano infatti l’Osservatorio Astrofisico, l’Istituto Nazionale di Ottica e il Galileo Galilei Institute for Theoretical Physics (ospitato nell’edificio dell’Istituto di Fisica dove lavorò anche Enrico Fermi).

Lo Studiolo di Villa Galileo
Lo Studiolo di Villa Galileo

Informazioni utili: per visitare Villa Galileo suggerisco di consultare il sito internet del Sistema Museale dell’Ateneo Fiorentino, all’indirizzo www.sma.unifi.it, che riporta orari e modalità di accesso.

Sono innumerevoli i luoghi legati alla vita di Galileo Galilei: fra di essi ho visitato l’Università di Padova, dove ancor oggi è esposta la cattedra su cui lo scienziato tenne le sue lezioni, il campanile di San Marco a Venezia, dalla cui cella nel 1609 Galileo mostrò il cannocchiale alla Signoria, la chiesa di Santa Maria sopra Minerva a Roma, nel cui convento si tenne il processo conclusosi il 22 giugno 1633 con l’abiura, la basilica di Santa Croce a Firenze, dov’è sepolto.

Altre immagini di Villa Galileo:

Mappa di Villa Galileo a Firenze:

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