Visitare Mont-Saint-Michel

Visitare Mont-Saint-Michel, la meraviglia

Visitare Mont-Saint-Michel
Mont-Saint-Michel

Visitare Mont-Saint-Michel è un’esperienza indimenticabile. Uno dei luoghi più importanti della cristianità, meta di pellegrinaggi e preghiere nel corso dei secoli, capolavoro di architettura medievale edificato sulla roccia, sperone roccioso che si staglia al centro di un’immensa baia, paesaggio sempre mutevole dove le maree più profonde d’Europa (con un dislivello di ben 14 metri) scoprono banchi di sabbia fino a 15 km di distanza, circondato da bastioni fortificati in gran parte innalzati sulla sabbia. Legato al culto di san Michele, il capo supremo dell’esercito celeste, Mont-Saint-Michel fu roccaforte inespugnabile durante la guerra dei Cent’Anni, ergendosi a luogo simbolo dell’identità nazionale, per poi diventare – durante la Rivoluzione francese – triste luogo di detenzione fino al 1863.

Chiesa abbaziale vista dal chiostro
Chiesa abbaziale vista dal chiostro

Una meraviglia dell’Occidente dalla storia incredibile, che ha inizio nel 708 quando Aubert, vescovo di Avranches, fece innalzare sul monte Tombe un santuario in onore dell’arcangelo Michele. Il culto dell’arcangelo era assai diffuso in Oriente sin dal IV secolo e fece la sua comparsa in Occidente alla fine del V secolo, quando venne edificato un primo santuario sul Gargano, nel 492. Verso l’anno Mille in tutta Europa si moltiplicarono le chiese e le cappelle dedicate al santo, spesso innalzate sulla sommità di promontori e colline. Michele è l’angelo che nel libro dell’Apocalisse lotta contro il drago, simbolo del demonio, e lo sconfigge. Nell’immaginario medievale è colui che guida i defunti nell’aldilà e pesa le anime nel giorno del Giudizio. Il monte Tombe era un isolotto guardato con sospetto dalla popolazione a causa delle maree improvvise e delle sabbie mobili che lo rendevano di difficile accesso, abitato sin dal VI secolo da alcuni eremiti cristiani che vi avevano costruito una cappella dedicata al primo martire, santo Stefano.

Coro gotico della chiesa abbaziale. Visitare Mont-Saint-Michel
Coro gotico della chiesa abbaziale

Il primo piccolo oratorio costruito nell’VIII secolo per volere di Aubert riproduceva il santuario del Gargano ricavato in una grotta, e fu custodito – su disposizione del vescovo – da dodici canonici. Divenne rapidamente meta di pellegrinaggio e nel X secolo fu sostituito da una chiesa carolingia, mentre i benedettini di Fontenelle sostituirono i canonici. A partire da quel momento il complesso e la comunità benedettina cominciarono a ingrandirsi senza sosta: dall’XI secolo i monaci intrapresero la costruzione di un’abbazia romanica, composta da una chiesa sulla sommità della roccia – di cui la chiesa carolingia divenne la cripta – e, ai piedi di questa, un sistema di edifici conventuali distribuiti su tre livelli. Tra il 1212 e il 1218 a nord della chiesa furono edificate le costruzioni poi chiamate la “Merveille“, la Meraviglia, per lo splendore delle forme gotiche. Procedendo dal basso verso l’alto, per ovviare alla mancanza di spazi orizzontali, furono realizzati l’ospizio, la sala degli Ospiti e il refettorio.

Chiostro
Chiostro

Poi il cellario al pianterreno, la sala dei Cavalieri al primo piano e infine il chiostro al secondo: la perizia architettonica dei costruttori duecenteschi consentì di innalzare i due edifici su tre piani grazie a precisi accorgimenti tecnici, con l’utilizzo di contrafforti esterni e l’alleggerimento delle strutture via via che salivano verso l’alto. L’osservanza della Regola di san Benedetto ha influito sulla disposizione e l’organizzazione degli edifici, perciò al piano terreno e al primo piano si trovano gli ambienti destinati ad ospitare i laici, mentre al secondo quelli riservati alla clausura dei monaci. Nel XIV e XV secolo, per le sempre maggiori esigenze dell’abbazia, furono aggiunti l’alloggio dell’abate e della guarnigione reale, nonché le difese. Nello stesso periodo, il piccolo centro abitato che si estendeva ai piedi dell’abbazia giunse a lambire i piedi della rocca.

Torre del nord. Visitare Mont-Saint-Michel
Torre del nord

Durante la guerra dei Cent’anni gli abati rafforzarono le difese del monte che, protetto dal mare e dai cavalieri, rimase inespugnato. Con il ritorno della pace, nel 1450, il monastero riprese le proprie attività e, in particolare, la ricostruzione del coro della chiesa, crollato improvvisamente nel 1421: questo fu l’ultimo dei grandi cantieri di Mont-Saint-Michel. Ma proprio durante il periodo di maggiore potenza e ricchezza ebbe inizio la decadenza del monastero, che governato da abati nominati direttamente dal re perse credibilità spirituale, mentre le rendite dell’abbazia venivano trattenute a discapito della manutenzione degli edifici. L’arrivo nel 1622 dei monaci della congregazione di san Mauro diede alla comunità un nuovo slancio spirituale ed intellettuale, ma non fu sufficiente. Alla fine del XVIII secolo fu necessario abbattere le prime tre campate della navata della chiesa, che rischiavano di crollare in seguito a un incendio: lo spazio che rimase libero costituisce – insieme all’originario sagrato – la magnifica terrazza ad ovest. Nel 1793 l’abbazia – dopo la soppressione degli ordini monastici e la nazionalizzazione dei beni della Chiesa – fu trasformata in prigione, e tale rimase fino al 1863: “un rospo in un reliquiario”, così ne scrisse indignato Victor Hugo quando nel 1836 visitò questo luogo. Il complesso venne poi affidato, nel 1874, all’amministrazione dei Monument historiques e conobbe i primi interventi di restauro. Dal 1969 una piccola comunità di religiosi è tornata a vivere qui.

Mura. Visitare Mont-Saint-Michel
Mura

Per visitare Mont-Saint-Michel è necessario varcare le tre porte fortificate, aperte in altrettante cerchie di mura (XIII-XV secolo) che racchiudono il complesso: la maggior parte delle mura risale al periodo della guerra dei Cent’Anni, mentre alcuni elementi come la torre del Nord sono più antichi, risalendo al XIII secolo. Le cortine e le torri hanno la stessa altezza e sono collegate da un cammino di ronda continuo che permetteva ai difensori di spostarsi rapidamente da un punto all’altro. E’ stupefacente pensare alla solidità e alla resistenza di queste costruzioni, edificate per la maggior parte su terreno sabbioso. Varcate le tre porte si percorre la Grand-Rue, l’unica strada del villaggio, fiancheggiata da case di cui alcune antiche e in graticcio. Si incontra la chiesa parrocchiale dedicata a san Pietro, tradizionalmente indicata come luogo di sepoltura di sain Aubert. Accanto alla chiesa, che custodisce antichi stendardi e insegne portate dai pellegrini, si trova il cimitero. Proseguendo lungo la Grand-Rue si giunge infine alla scalinata monumentale – il Grand Degré esterno – che precede l’ingresso all’abbazia. Varcato un castelletto con due alti torricini si percorre una ripida scala che supera la Sala delle guardie e sale ancora (Grand Degré interno) fiancheggiando a destra la chiesa e a sinistra gli appartamenti abbaziali.

Refettorio. Visitare Mont-Saint-Michel
Refettorio

Sulla destra si trovano due cisterne che raccolgono parte delle acque pluviali dell’abbazia mentre, arrivati in cima, si giunge sulla piccola terrazza del Saut-Gaultier, da cui si ammira una magnifica vista da un lato sulla costa sud della baia, dall’altra della navata della chiesa, della torre centrale e della sua guglia con la statua dorata di san Michele. La guglia del campanile, in stile neogotico, fu realizzata nel 1897 ed è sormontata dalla statua dell’arcangelo che, in rame dorato, è raffigurato con la spada e la bilancia, gli attributi tipici dell’iconografia cristiana. Proseguendo il percorso si giunge alla splendida terrazza a ovest, che offre un panorama mozzafiato su tutta la baia, dalla scogliera bretone di Cancale a ovest fino alle coste normanne ad est. La differente altezza del piano di calpestio permette di comprendere la collocazione delle prime tre campate della navata della chiesa, demolite alla fine del XVIII secolo. Dalla terrazza si può ammirare la facciata della chiesa, ricostruita nel 1780, e la guglia neogotica del campanile.

Il video del panorama dalla terrazza ad ovest:

Chiesa abbaziale, navata romanica
Chiesa abbaziale, navata romanica

La chiesa venne costruita tra il 1023 e il 1085 sulla cima della rocca, la tradizionale posizione dei santuari consacrati a san Michele, su una piattaforma lunga 80 metri: per sostenerne la struttura furono costruite tre cripte, per sostenere il coro e i bracci del transetto, rafforzando inoltre la chiesa più antica, Notre-Dame-sous-Terre. La costruzione del coro romanico – con un deambulatorio senza cappelle radiali, secondo il modello ottoniano di Notre-Dame de Jumièges – presentò gravi problemi statici che ne determinarono il crollo nel 1421, durante la guerra dei Cent’anni. La navata principale presenta un alzato su tre livelli: arcate, tribune e finestre alte. Il coro gotico fu ricostruito dal 1446 al 1521, dopo una lunga interruzione del cantiere, e rappresenta uno dei capolavori del gotico fiammeggiante: opera di un architetto sconosciuto forse originario di Rouen, è a deambulatorio con una corona continua di cappelle radiali, con grandissime aperture che accentuano l’impressione di slancio e una luce intensa. Sulle pareti si ammirano i bassorilievi dell’originario tramezzo rinascimentale.

Chiostro
Chiostro

Una porta della navata laterale nord della chiesa immette nel dormitorio, ricostruito all’inizio del XII secolo: la vicinanza dei due ambienti permetteva ai monaci di recarsi a pregare nel cuore della notte per il mattutino e poi per le lodi. In origine dormiva in questo ambiente anche l’abate, mentre a partire dal XIV secolo si trasferì negli appartamenti abbaziali, come un signore feudale. Nel percorso di visita segue il chiostro, punto centrale intorno al quale si sviluppano i vari ambienti dell’abbazia: la chiesa, il dormitorio, la cucina, il refettorio. Collocato al terzo piano della “Merveille”, alla stessa altezza della chiesa, si trova sopra la volta della sala dei Cavalieri, a sua volta costruita sopra il cellario. E’ uno spazio verde sospeso tra il cielo e il mare, con i portici coperti con volte a botte rivestite di legno, colonnine disposte a quinconce collegate fra loro da archetti diagonali, e pennacchi scolpiti in altorilievo con motivi vegetali ed animali, secondo la tradizione decorativa normanna del XIII secolo. Nel muro occidentale vi sono tre aperture che dovevano comunicare con la sala capitolare, mai costruita, e affacciano sull’immensità della baia.

Sala dei cavalieri. Visitare Mont-Saint-Michel
Sala dei cavalieri

Il chiostro comunica con il refettorio dei monaci, forse la sala più bella della “Merveille”: coperto da un tetto a capriate con rivestimento ligneo, presenta cinquantanove piccole finestre sulle pareti longitudinali, che rendono l’interno molto luminoso. Le aperture sono scandite da eleganti colonnine su cui poggiano archetti a sesto acuto, riprendendo il movimento delle colonnine del chiostro.

Proprio al di sotto del refettorio si trova la sala degli Ospiti, divisa in due navate di uguale larghezza da una fila di colonne con contrafforti interni che – insieme agli esterni – sostengono il peso del refettorio soprastante. La luce entra dalle nove finestre – illuminate in particolare al mattino – mentre i due grandi camini con cappa servivano per preparare il pasto dei pellegrini illustri, cui la sala era destinata collocandosi al di fuori della clausura del monastero: qui sono stati ricevuti numerosi re di Francia, tra i quali san Luigi, Filippo IV il Bello, Luigi XI e Francesco I.

Guglia neogotica della chiesa abbaziale
Guglia neogotica della chiesa abbaziale

Il percorso per visitare Mont-Saint-Michel prosegue con la cripta dei grossi pilastri, eretta dal 1446 per sostenere il coro gotico della soprastante chiesa abbaziale, del quale riproduce la stessa pianta (il deambulatorio con le cappelle radiali) e poi con la cripta di san Martino, sulla quale poggia il braccio sud del transetto della chiesa. Costruita tra il 1030 e il 1040, presenta una campata unica di nove metri con volta a botte a tutto sesto. Attraversando uno stretto passaggio si raggiunge quindi l’ossuario, l’antico cimitero dei monaci, situato sotto il Grand Degré interno e sotto la terrazza del Saut-Gautier. Nella seconda campata si trova una grande ruota, collocata qui nel 1820 per portare su il cibo ai detenuti rinchiusi nell’abbazia, all’epoca trasformata in prigione. Segue la cappella di santo Stefano, utilizzata come cappella funeraria perché collocata tra l’infermeria e il cimitero. Salendo la scalinata nord-sud si costeggia la chiesa pre-romanica di Notre-Dame-sous-Terre – cuore dell’abbazia che secondo la tradizione avrebbe sostituito il santuario di Saint Aubert (visitabile solo con guida) – e si giunge all’ambulacro dei monaci, la cui funzione non è chiara: forse vestibolo di accesso al monastero romanico, forse scriptorium e sala di lettura e riunione, forse refettorio.

Camminamento di ronda
Camminamento di ronda

Si giunge quindi alla sala dei Cavalieri, situata al secondo livello della “Merveille”, come la sala degli Ospiti, e collocata sotto il chiostro. E’ un magnifico spazio diviso in quattro navate di diversa ampiezza da tre file di colonne, con archi a sesto acuto, probabilmente adibito a sala di lavoro e studio, considerati i due grandi camini a nord e le latrine collocate all’esterno. Il percorso di visita raggiunge l’ospizio o sala dell’elemosiniere, un ambiente lungo 35 metri dove i monaci praticavano la carità: un passavivande nell’angolo sud-ovest permetteva di calare dalla cucina il cibo da distribuire ai poveri e ai pellegrini, mentre i rifiuti venivano gettati all’esterno attraverso due scarichi collocati lungo il lato nord. Oggi la sala ospita la biglietteria. Accanto si trova il cellario, situato sotto la sala dei Cavalieri e sotto il chiostro: la sua posizione, con strette finestre lungo il lato nord, ha reso questa sala sempre fresca, ideale per conservare il cibo dei monaci e dei loro ospiti. Dal 2014 ospita la libreria. La visita si conclude all’esterno nei giardini Nord, su cui si elevano le alte pareti dell’abbazia romanica e della “Merveille”, caratterizzate da potenti contrafforti esterni.

La baia e l'isolotto della Tombelaine. Visitare Mont-Saint-Michel
La baia e l’isolotto della Tombelaine

Una volta visitata l’abbazia si possono percorrere i cammini di ronda, che offrono suggestivi scorsi sulla baia, in particolare in occasione del montare della marea (soprattutto dalla Torre del nord) – e sull’abbazia e le varie costruzioni che la compongono.

Informazioni utili per visitare Mont-Saint-Michel: chi raggiunge Mont-Saint-Michel in auto deve obbligatoriamente lasciare la vettura nel grande parcheggio a pagamento situato lungo il corso del fiume Couesnon, dove si trova anche il Centro di informazioni turistiche. Una volta a piedi, è possibile scegliere come raggiungere il Monte. A piedi, percorrendo tre possibili sentieri che confluiscono tutti sul ponte-passerella che collega il Monte alla terraferma: la durata del percorso è di circa 40 minuti per una distanza di 2,7 chilometri. Altrimenti è possibile salire sulla navetta gratuita Le passeur, con partenza dal Centro di informazioni turistiche e fermata a 350 metri dalla porta principale delle mura del Monte: il tragitto ha – su richiesta – due fermate intermedie e una durata di 12 minuti. Lo stesso itinerario, sul ponte-passerella, è percorribile anche sulla carrozza trainata da cavalli, la Maringote, che parte sempre dal Centro di informazioni turistiche e arriva sotto il Monte: il servizio è a pagamento, per una durata di 25 minuti. Presso il Centro di informazioni turistiche si trovano le toilettes, uno spazio per il cambio dei bebé, il canile (gli amici a quattro zampe non possono entrare nell’abbazia, mentre sono ammessi nel centro abitato).

Arazzo di Bayeux, episodio di Harnold che salva alcuni cavalieri normanni dalle sabbie mobili di Mont-Saint-Michel. Alle spalle, la rocca in costruzione
Arazzo di Bayeux, episodio di Harnold che salva alcuni cavalieri normanni dalle sabbie mobili di Mont-Saint-Michel. Alle spalle, la rocca in costruzione

Chi decide di attraversare la baia a piedi o percorrere itinerari attorno alla rocca deve rivolgersi a una guida autorizzata, perché gli orari delle maree sono estremamente mutevoli e il percorso accidentato: sono possibili moltissimi percorsi di durata variabile, fra i quali il giro del Monte (2 ore) e la passeggiata dal Monte all’isolotto della Tombelaine (3 ore). Come monito a non avventurarsi da soli nella baia serva la raffigurazione di un episodio di estrema immediatezza ricamato sull’arazzo di Bayeux, laddove si mostra Harold che, accompagnando Guglielmo in Bretagna in occasione di una spedizione militare avvenuta nel 1064, salva i cavalieri normanni dalle sabbie mobili: in questa scena si osserva l’abbazia di Mont Saint Michel in via di completamento.

Foce del Couesnon e passerella che collega il Monte alla terraferma
Foce del Couesnon e passerella che collega il Monte alla terraferma

Una volta entrati nell’Abbazia consiglio il noleggio dell’audioguida a pagamento, che integra le sintetiche informazioni contenute nel depliant gratuito o, in alternativa, l’acquisto di una guida presso il bookshop (consiglio “Il Mont-Saint-Michel”, Editions di Patrimoine, della quale mi sono in parte avvalsa anche per la redazione di questo articolo). L’itinerario di visita non include tutti gli ambienti dell’abbazia, di cui alcuni – oltre alla chiesa di Notre-Dame-sous-Terre, come già scritto – sono accessibili solo con visite guidate. Fra questi, la sala Belle-Chaise (dove l’abate amministrava la giustizia seduto su un sedile), la cripta di Notre-Dame-des-Trente-Cierges (che serve da fondazione per il braccio nord del transetto della chiesa abbaziale), la sala dell’Aquilone. Ulteriori indicazioni per la visita dell’abbazia si trovano sul sito dell’Ente gestore, il Centre des Monuments Nationaux (www.abbaye-mont-saint-michel.fr).

Grand-rue. Visitare Mont-Saint-Michel
Grand-rue

Anche sul sito dell’Ufficio Turistico di Mont-Saint-Michel (www.ot-montsaintmichel.com) si trovano informazioni utili: gli orari di apertura dell’abbazia, le possibilità di visita (libera o guidata con itinerari speciali, per singoli o gruppi), i contatti delle guide autorizzate per le passeggiate nella baia e quelle per la visita del monastero e del villaggio, le indicazioni logistiche per il parcheggio e per raggiungere il Monte, le varie attività ulteriori possibili e suggerite, l’orario delle maree.

Dove pranzare: nel borgo di Mont-Saint-Michel si trova la famosa Mère Poulard, celebre per le sue inarrivabili omelettes. La signora Annette Boutiat giunse al Monte insieme alla famiglia presso cui lavorava come cameriera. Sposò il figlio di uno dei panettieri locali, Victor Poulard, e insieme presero in gestione un hotel-ristorante, nel 1888.

Per sfamare i pochi pellegrini dell’epoca la signora Poulard cominciò a servire omelettes, che riscossero un tale successo da renderla famosa. La Mère Poulard continua ad essere hotel e ristorante storico a Mont-Saint-Michel. Per assaggiare le celebri omelettes consiglio vivamente la prenotazione (https://lamerepoulard.com).

Ho visitato Mont-Saint-Michel in occasione di un viaggio in Normandia e Bretagna che ha avuto come tappe, tre le altre, JumiègesBayeuxGuimiliauCarnacGiverny, Chartres.

Visitare Mont-Saint-Michel. Altre immagini:

La mappa:

About the author