Visitare Bevagna, uno dei “borghi più belli d’Italia”

Piazza Silvestri, la chiesa di San Michele Arcangelo
Visitare Bevagna: Piazza Silvestri, la chiesa di San Michele Arcangelo

Bevagna rappresenta senz’altro il modello ideale di borgo: il suo piccolo centro storico le conferisce una dimensione umana e quasi familiare, la cura con cui gli edifici e le strade sono tenuti ne trasmette intatta la bellezza, i monumenti che qui si trovano danno il senso di una storia antica e di una identità molto forte. Questo è senza alcun dubbio uno dei borghi più belli che io abbia visto, bandiera arancione del Touring Club e appartenente al novero dei “Borghi più belli d’Italia: lo considero una tappa essenziale del mio viaggio nella Valle Umbra, che ha avuto come meta anche Spello, Foligno, Spoleto, Campello sul Clitunno, Montefalco.

Il suo aspetto è una testimonianza inalterata dell’assetto urbano medievale risalente al XII e XIII secolo: lo si percepisce immediatamente, sin dall’ingresso di Porta Perugina (molto comoda perché subito all’esterno si trova un ampio parcheggio). Entrando da questa parte, ci si imbatte subito nella chiesa di San Francesco, dove è conservata la pietra su cui San Francesco tenne la sua predica agli uccelli (l’episodio è raffigurato – fra gli altri – nel ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli nella chiesa di San Francesco a Montefalco). Alle spalle della chiesa si snoda in senso circolare il vicolo dell’anfiteatro, il cui nome e andamento assecondano la disposizione delle abitazioni medievali, edificate sopra le fondamenta dell’antico teatro romano, risalente presumibilmente all’epoca traianea, al I secolo d.C.. I suoi ambulacri si possono ammirare entrando nel ristorante Redibis, che è allestito proprio all’interno di questi suggestivi spazi: un’occasione unica per ammirare le vestigia romane in un contesto non museale.

La passeggiata lungo la cinta muraria meridionale
La passeggiata lungo la cinta muraria meridionale

Percorrendo il corso principale si giunge alla piazza Silvestri, su cui affacciano le due chiese medievali di san Michele Arcangelo e di san Silvestro, il Palazzo dei Consoli – sede del delizioso teatro Francesco Torti (la visita necessita di prenotazione) – la chiesa dei santi Domenico e Giacomo.

Uscendo dalle mura si può compiere una bella passeggiata costeggiandone il tratto meridionale, affiancati da un fresco torrentello: davvero un angolo di paradiso.

Per gli amanti del vino consiglio di raggiungere due cantine vicine, la Fattoria Colleallodole di Milziade Antano e la cantina Arnaldo Caprai. Per la visita della cantina Caprai è necessaria la prenotazione, che si può richiedere anche on line. Con l’arrivo del bel tempo è inoltre possibile godere di un bel “pic nic in vigna“, con la cantina che offre tutto il necessario e la libertà di scegliere l’angolo preferito dove accomodarsi tra le vigne e i prati della Tenuta: un’idea originale e simpatica per un’esperienza “a tutto sagrantino”. Un’altra cantina da visitare è senz’altro la Tenuta Lunelli di Castelbuono, disegnata da Arnaldo Pomodoro e dalla forma inconfondibile di carapace di tartaruga. L’ho visitata e ne ho scritto qui.

Dove pranzare: consiglio senz’altro Da Oscar, un piccolo ristorante che mi ha colpito per la qualità e originalità dei piatti, appartenenti alla tradizione umbra ma rivisitati dal suo eclettico chef. Tra le portate, presentate con cura e abbondanza di particolari, la più originale mi è sembrata il dolce, un budino di latte all’olio extravergine di oliva profumato da fiori di finocchietto.

Per preparare la mia visita ho fatto riferimento al portale turistico della Regione Umbriawww.umbriatourism.it. Consiglio anche il sito del circuito intercomunale Terre e Musei dell’Umbriawww.umbriaterremusei.it, che offre una descrizione puntuale dei dodici Comuni coinvolti e dei venti siti museali in essi presenti: ho trovato molto utili le “miniguide” scaricabili relative a ciascun museo.

Altre foto:

I piatti di Oscar:

Mappa:

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