Tenuta Castelbuono di Lunelli a Bevagna

La cantina di Arnaldo Pomodoro è un carapace di tartaruga: la Tenuta Lunelli a Bevagna

Il carapace, la cantina di Arnaldo Pomodoro per la Tenuta Lunelli di Bevagna

Nel corso del mio viaggio nella Valle Umbra mi sono fermata presso la tenuta Castelbuono di Lunelli a Bevagna, incuriosita dall’originalità del luogo: la cantina realizzata da Arnaldo Pomodoro ha la forma di un enorme carapace di tartaruga, incastonato nelle colline tra i filari.

Le mie aspettative sono state pienamente premiate: l’architettura-scultura di Pomodoro s’inserisce nel dolce paesaggio umbro, di cui ricorda la morbidezza nella rotondità della forma del carapace, ed evoca la tartaruga, simbolo di stabilità e longevità. Come il carapace protegge la tartaruga, così la forma di Pomodoro qui custodisce il vino, che riposa nelle botti in attesa di essere pronto. L’architettura si aggrappa alla terra su cui è posta e nel suo ventre, nelle cantine sottostanti il guscio, le botti sono disposte in cerchio, attorno a una scala elicoidale che collega la superficie al sottoterra.

Nel sottosuolo, al centro della scala, si sviluppa un ambiente conico, che prende luce naturale dal piano superiore e al centro accoglie una sorta di altare, dove il vino viene presentato e degustato: la struttura evoca, secondo il suo ideatore, una ziggurat, la torre mesopotamica costruita con finalità religiose e sacre per unire il cielo e la terra.

La volta del carapace
La volta del carapace

Al piano terreno il guscio della tartaruga, realizzato in rame, poggia su una grande vetrata circolare, in modo che dall’interno lo guardo spazi sulla campagna circostante: la volta ricorda immediatamente l'”alfabeto artistico” di Pomodoro, riconducibile al suo estro con le spaccature e i tagli che rompono la superficie. In questo ambiente si svolge l’accoglienza dei visitatori e si tengono le degustazioni.

All’esterno invece la sfericità del guscio è percorsa da crepe che rievocano i solchi della terra, mentre il colore del rame – inizialmente del suo tipico rosso – sta cedendo per effetto dell’ossidazione a un verde scuro che mimetizza l’intervento fra i colori della campagna.

Il carapace è segnalato da un monumentale dardo rosso, conficcato nel terreno a poca distanza, che sottolinea l’opera nel paesaggio.

La visita si è conclusa con la degustazione di alcuni vini. Tutte le informazioni sull’opera di Pomodoro, sulla Tenuta Lunelli e le indicazioni per la prenotazione della visita sono reperibili sul sito internet. Il mio viaggio nella Valle Umbra è proseguito verso Bevagna, ma mi sono fermata anche a Montefalco, Spello, Spoleto, Foligno, Campello sul Clitunno, tutte da vedere!

Agli appassionati di vino, cantine, arte e architettura contemporanea suggerisco di visitare alcune cantine di particolare interesse e bellezza: qui una selezione di articoli dedicata a questo argomento.

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