Lavanda dei piedi - dettaglio dei discepoli

La chiesa bizantina di San Pietro a Otranto

Lavanda dei piedi - dettaglio dei discepoli
Lavanda dei piedi – dettaglio dei discepoli

La chiesa bizantina di San Pietro a Otranto sorge nel cuore del centro storico ed è la chiesa più antica di tutta la città: venne edificata tra la fine del IX e l’inizio del X secolo e rappresenta uno degli edifici medievali più importanti del sud Italia, magistrale esempio di arte greco-bizantina.

Durante il dominio bizantino, la città di Otranto divenne sede metropolitana alle dipendenze della sede patriarcale di Costantinopoli, e conobbe un periodo di sviluppo economico, politico e culturale mai più raggiunto in seguito. Durante questo felice momento avvenne la costruzione della chiesa, che con la dedica a san Pietro testimoniò anche il legame della città con l’apostolo, approdato, già secondo fonti antiche, proprio ad Otranto nel 43 d.C., proveniente da Antiochia. Alcuni secoli dopo, fra l’VIII e il IX secolo, in Salento giunsero anche i monaci bizantini in fuga dalle persecuzioni iconoclaste, che costituirono una ricca comunità religiosa capace di esprimersi nella realizzazione di splendide immagini sacre e rappresentazioni iconiche come quelle della chiesa di san Pietro.

Affreschi dell'abside maggiore
Affreschi dell’abside maggiore

L’edificio, il cui stile architettonico conferma l’appartenenza all’arte bizantina del IX-X secolo d.C., si presenta all’esterno con una facciata semplice e lineare in conci di calcare e una pianta quadrata sovrastata da una cupola emisferica: l’interno è a croce greca a tre navate, con tre absidi semicircolari e quattro colonne al centro a sostegno della cupola. Il portale di ingresso è ad ovest, l’altare è collocato ad est. La pianta della chiesa, secondo alcuni studiosi, riproduce in scala ridotta proprio quella archetipica della basilica di Santa Sofia a Costantinopoli.

Una volta varcata la soglia, attirano immediatamente l’attenzione gli affreschi che ornano le pareti interne, sui quali nel corso dei secoli furono sovrapposte altre decorazioni, sì da poter riconoscere ben cinque strati diversi: una testimonianza preziosa che permette di seguire le vicende decorative della chiesa e al contempo apprezzare il susseguirsi delle correnti pittoriche. Un analogo caso di “parete palinsesto” si trova a Roma, qui circoscritta all’abside della suggestiva chiesa di Santa Maria Antiqua alle pendici del Palatino (ne parlo nell’articolo dedicato alle straordinarie aperture, di questo e altri siti, nel foro romano).

Lavanda dei piedi
Lavanda dei piedi

Le raffigurazioni più antiche sono quelle della Lavanda dei piedi – con il Cristo con il nimbo nell’atto di alzare la gamba di Pietro – e dell’Ultima cena, risalenti alla fine del IX secolo e ubicate nella navata di sinistra. Seguono la Natività, la Pentecoste, la Resurrezione di Cristo, ascrivibili al XIV secolo. Vi sono poi affreschi di stile non bizantino ma occidentale come la Pietà, l’Annunciazione, la Vergine con san Nicola di Bari e san Francesco da Paola, e una serie di santi affrescati sopra le colonne alla metà del XVI secolo: san Leonardo, santa Lucia, santa Apollonia, sant’Antonio abate, san Francesco da Paola… Nella conca absidale si ammirano la Vergine con il Bambino, nei pennacchi della cupola sono rappresentati i quattro evangelisti, nella navata di destra è raffigurato il Battesimo.

Vergine col Bambino nella conca absidale, decorazione cufica nell'arco e Annunciazione
Vergine col Bambino nella conca absidale, decorazione cufica nell’arco e Annunciazione

Fra i particolari architettonici, il piccolo disco che si trova al centro dell’abside maggiore, in mezzo alla trifora, consentiva al primo sole del mattino di illuminare l’interno della chiesa, secondo la tradizione delle antiche chiese elleniche.

Sull’arcata sopra l’altare si trova infine una decorazione cufica che riporta un’invocazione araba ad Allah, testimonianza, insieme alle raffigurazioni e alle scelte architettoniche bizantine e occidentali, di un felice connubio di influenze artistiche e culturali di provenienza diversa, qui raccolte a costituire un esempio di straordinario valore ed incredibile fascino.

Informazioni utili: secondo l’orario affisso sul portone d’ingresso, la chiesa è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30.

Ho visitato Otranto e la chiesa di san Pietro in occasione di un viaggio in Puglia durante il quale mi sono fermata a Trani, Castel del Monte, Lecce, Canosa di Puglia e ho ammirato l’abbazia di Santa Maria di Cerrate, sorta per ospitare monaci basiliani in fuga da Bisanzio.

Altre foto della chiesa di san Pietro a Otranto:

Mappa della chiesa di san Pietro a Otranto:

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