Montepulciano. Piazza grande

Cosa vedere a Montepulciano, il Rinascimento poliziano

Montepulciano. Piazza Grande
Piazza Grande

Fondato secondo una leggenda dal re etrusco Porsenna, il borgo toscano noto sin dal 715 come Mons Politianus vanta una storia antica e un ricco patrimonio storico-artistico, che culminò nel Rinascimento e poi durante il Barocco con la presenza in città di architetti quali Michelozzo, Sangallo, Vignola, Peruzzi. Situato su un colle che domina la val di Chiana con splendidi panorami sul territorio circostante, il borgo ha dato i natali ad Agnolo Ambrosini detto il Poliziano e al cardinale Roberto Bellarmino (noto come accusatore di Galileo Galilei, Giordano Bruno e Tommaso Campanella). Accanto alla bellezza del suo territorio e dei monumenti, la città è famosa per il vino nobile, celebrato nel folklore locale in manifestazioni di grande richiamo come il Bravìo delle Botti. Sono moltissimi dunque i motivi di visita, di cui scriverò in questa breve guida di cosa vedere a Montepulciano.

Montepulciano. Palazzo Tarugi
Palazzo Tarugi

Abitato sin dall’epoca etrusca e conteso, in virtù della sua posizione, fra Siena ed Arezzo, divenne Comune autonomo e vide riconosciuta la sua indipendenza da Firenze nel 1206. Nel 1260 venne conquistato da Siena, rimanendo poi fedele ai Medici tranne che negli anni del loro esilio. Dal 1609 al 1636, in seguito alla morte del Granduca Ferdinando I, fu governato dalla moglie Cristina di Lorena.

Nel visitare il borgo si può osservare come l’aspetto medievale si coniughi magnificamente con la presenza di sontuosi edifici di epoca tardo-rinascimentale: accanto ai vicoli tortuosi e ripidi si elevano palazzi signorili che rivelano l’influenza fiorentina sull’architettura poliziana, a partire dal Tempio di san Biagio, che si erge ai piedi della collina.

Tempio di san Biagio
Tempio di san Biagio

Punto di partenza del percorso, è senz’altro un luogo imprescindibile fra quelli da vedere a Montepulciano: capolavoro di Antonio da Sangallo il Vecchio, si rifà alla lezione rinascimentale del Bramante.
Eretto tra il 1518 e il 1545 in travertino, il tempio è a croce greca con una cupola centrale impostata su un tamburo classico e un’abside semicircolare. La fronte è affiancata da due campanili, collocati nei quadrati dei bracci della croce: di essi, solo quello di sinistra è compiuto, sviluppandosi negli ordini sovrapposti dorico, ionico, corinzio e composito. L’interno ripropone la rigorosità delle forme esterne, per quanto nel presbiterio si osservino aggiunte barocche. L’altare maggiore è ornato da un dossale marmoreo del 1584, con al centro l’affresco trecentesco della Madonna col Bambino e san Francesco, immagine considerata miracolosa. All’esterno si trova la canonica, risalente al 1595, creazione postuma del Sangallo: aperta su un doppio loggiato, è preceduta da un pozzo disegnato sempre dall’architetto fiorentino.

Panorama da Montepulciano sul lago Trasimeno
Panorama da Montepulciano sul lago Trasimeno

Dal Tempio di san Biagio parte una ripida via che conduce al centro abitato alla sommità dell’altura: superata una piccola porta si entra nel borgo e la prima chiesa che s’incontra è la duecentesca chiesa di San Francesco, affiancata da una terrazza da cui si gode di una splendida vista sulle colline. Proseguendo si arriva alla chiesa di santa Lucia, con facciata barocca in travertino. All’interno custodiva una pala di Luca Signorelli (originario della vicina Cortona) raffigurante la Madonna della Misericordia, adesso nel Museo civico. A sinistra della chiesa si trova la chiesa della Congregazione, poi trasformata in oratorio, ornata in facciata da una lastra tombale trecentesca. Da santa Lucia imboccando via di Gracciano nel Corso si giunge presso la chiesa di sant’Agostino la cui facciata – troneggiante sopra una scalinata – è opera di Michelozzo: il portale è ornato da una lunetta all’interno della quale si ammira un rilievo in terracotta con la Madonna e il Bambino fra i santi Giovanni Battista e Agostino, anch’esso opera di Michelozzo.

Porta delle Farine
Porta delle Farine

Di fronte alla chiesa si erge la Torre di Pulcinella, sulla quale il fantoccio batte le ore su una campana. Scendendo lungo via Roma si possono osservare alcuni tra i palazzi più sontuosi del borgo, che considero imperdibili fra quelli da vedere a Montepulciano: palazzo Avignonesi e palazzo Tarugi, attribuiti al Vignola, palazzo Cocconi di Antonio da Sangallo il Vecchio, Palazzo Bucelli che riporta sulla facciata fronti di urne cinerarie e lastre sepolcrali con iscrizioni etrusche e latine. Proseguendo si giunge in un piccolo slargo dove si eleva la Colonna del Marzocco, con il leone fiorentino sostituito nel 1511 dalla lupa senese (l’attuale leone è del 1856, opera di Tito Sarrocchi). Ancora oltre si giunge alla Porta al Prato, della prima metà del Cinquecento, superata la quale si estende il Giardino di Poggiofanti e infine la trecentesca chiesa di sant’Agnese.

Palazzo Contucci
Palazzo Contucci

Tornando sui propri passi e riprendendo la salita dalla chiesa di sant’Agostino, poco oltre sulla sinistra s’incontra palazzo Tarugi Cappelli, con il soffitto dell’androne affrescato da Federico Zuccari. Una salita più ripida conduce alle Logge del Mercato e quindi, proseguendo su via di Voltaia nel Corso, si trova sulla sinistra l’imponente palazzo Cervini, realizzato su disegno del Sangallo con corpo centrale arretrato rispetto alle ali laterali e facciata a bugnato.  Seguono il palazzo Gagnoni-Grugni del Vignola, il collegio vescovile e la chiesa del Gesù, dall’interno circolare di gusto barocco.

Giunti a un quadrivio, si incrocia sulla sinistra la strada che discenda a Porta delle Farine, dove nel 1464 venne ucciso Benedetto Ambrogini, padre del Poliziano. Proseguendo si trova, sempre sulla sinistra, il palazzo del Poliziano, risalente al Tre-Quattrocento.

Palazzo Neri Orselli, sede del Museo civico
Palazzo Neri Orselli, sede del Museo civico

Un viale alberato conduce alla chiesa di santa Maria dei Servi, risalente al Quattrocento, il cui interno è considerato un capolavoro di Andrea Pozzo. Risalendo via di san Donato si costeggia la Fortezza Medicea, rifatta nell’Ottocento in forme neomedievali, e superando la porta di san Donato si giunge nel punto più alto del borgo. Superato sulla destra palazzo Bellarmino, dove nel 1532 nacque il celebre cardinale, si arriva alla Piazza Grande, il luogo più amato, frequentato e visitato, senz’altro il principale fra quelli da vedere a Montepulciano. Sulla piazza, una delle più belle d’Italia, affacciano i palazzi più importanti del borgo: il Duomo, il Palazzo Comunale, palazzo Contucci e palazzo Tarugi.

Il Duomo – dedicato a santa Maria Assunta – si trova nella collocazione della prima pieve e fu edificato tra il 1592 e il 1630. L’altare maggiore è ornato da un trittico di Taddeo di Bartolo raffigurante l’Assunzione, del 1401, e sempre all’interno si ammirano una pala in terracotta della scuola di Andrea della Robbia con Annunciazione e quattro santi e un bassorilievo della scuola di Benedetto da Maiano rappresentate la Madonna col Bambino.

Museo civico, Andrea della Robbia, al centro la pala di Fontecastello, ai lati Annunciazione
Museo civico, Andrea della Robbia, al centro la pala di Fontecastello, ai lati Annunciazione

A sinistra del Duomo si trova il Palazzo Comunale, risalente alla metà del Trecento, che si rifà al modello di Palazzo Vecchio a Firenze, con al centro della fronte una torre a due piani di merli. Alla destra del Duomo si erge palazzo Contucci, iniziato nel 1510 da Antonio da Sangallo il Vecchio e portato a termine da Baldassarre Peruzzi. Di fronte al campanile del Duomo, massiccia torre campanaria quattrocentesca, si trova palazzo Tarugi, forse del Vignola o di Sangallo il Vecchio, e accanto il palazzo del Capitano del Popolo, preceduto da un pozzo tardo-rinascimentale.

Le ultime due tappe del percorso – che si conclude circolarmente laddove era cominciato – sono il Museo civico e palazzo Benincasa, raggiungibili scendendo via Ricci. Il Museo civico è ospitato all’interno di palazzo Neri Orselli, con facciata in cotto e travertino d’influenza senese: al suo interno si ammirano, in particolare, una notevole raccolta di terracotte invetriate realizzate da Andrea della Robbia e la pinacoteca – comprendente  l’Allegoria dell’Immacolata Concezione e santi di Giovanni di Antonio Lappoli, la Madonna col Bambino in trono di Luca Signorelli, la Sant’Agnese di Domenico Beccafumi – oltre alla nutrita sezione delle opere Sei-Settecentesche.

Chiesa del Gesù
Chiesa del Gesù

Proseguendo su via Ricci si giunge infine a palazzo Benincasa, che presenta un portale barocco sormontato dal busto di Gastone de’ Medici. Da qui si discende agevolmente per tornare su via di san Biagio.

Un altro modo per scoprire Montepulciano – patria del vino nobile – è compiendo un giro delle sue cantine storiche: luoghi dove la storia e l’architettura s’incontrano con uno dei vini toscani più apprezzati al mondo. Fra le cantine monumentali segnalo la cantina Contucci in Piazza Grande (ancora più antica del palazzo che la ospita), la cantina Ercolani in via Gracciano nel corso (dove si compie anche un percorso nella città sotterranea, etrusca e medievale), la cantina della Fattoria della Talosa nella via omonima (risalente al Cinquecento).

Federico Zuccari, affresco di palazzo Tarugi Cappelli
Federico Zuccari, affresco di palazzo Tarugi Cappelli

Oltre alla scoperta del patrimonio storico-artistico ed enologico, sono numerose le attività che Montepulciano offre: fra di esse segnalo le Terme, dalle acque sulfuree ricche di zolfo e bromo. Nel novero degli eventi imperdibili vi è senz’altro il Bravìo delle Botti, il palio che tradizionalmente si svolge l’ultima domenica di agosto. Le otto contrade cittadine si sfidano spingendo una botte di 80 kg lungo un percorso fra le vie del centro storico, con arrivo sul sagrato del Duomo in Piazza Grande: il vincitore si aggiudica il panno con l’immagine del patrono, san Giovanni decollato.

Informazioni utili: per la ricchezza del territorio, la cura che distingue il centro storico e l’importanza del patrimonio storico-artistico, il borgo di Montepulciano è Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Tutte le indicazioni necessarie alla visita sono reperibili sul sito turistico del Comune di Montepulciano, www.montepulcianoliving.it. Per visitare il Museo civico consiglio di consultare il sito internet www.museocivicomontepulciano.it mentre il Tempio di san Biagio ha un portale dedicato, www.tempiosanbiagio.it.

Altre suggestioni. Montepulciano si trova a un’ora di macchina da Siena, in una zona ricchissima di luoghi da visitare: tra di essi suggerisco verso est Pienza, Bagno Vignoni, Montalcino e l’abbazia di Sant’Antimo, a nord Cortona e Arezzo, a ovest il Trasimeno, a sud la magnifica Villa la Foce, Chiusi, Città della Pieve patria del Perugino. Un’altra possibilità per esplorare i dintorni è percorrere le vie consigliate dall’Associazione Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese sul sito web www.stradavinonobile.it: vi si trovano itinerari nel territorio, all’insegna dell’eno-gastronomia e del patrimonio naturalistico e storico-artistico.

Altre immagini di Montepulciano:

Cosa vedere a Montepulciano, la mappa:

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