Piazza del Municipio, con la cattedrale e in fondo la chiesa del Santissimo Salvatore. Chiese e palazzi di Noto

Chiese e palazzi di Noto, cosa vedere nella capitale del Barocco

La cattedrale di Noto vista dalle terrazze di Palazzo Ducezio
La cattedrale di Noto vista dalle terrazze di Palazzo Ducezio

La città di Noto deve il suo sontuoso aspetto barocco al devastante terremoto che nel 1693 distrusse l’antico abitato, i cui resti si possono ancora ammirare a 15 km di distanza sul Monte Alveria. In seguito al sisma la città antica venne abbandonata e fu costruita la Noto moderna, che si sviluppa attorno alla piazza del Municipio, sulla quale affacciano le architetture principali della città, lungo corso Vittorio Emanuele – con la sua successione di chiese e palazzi sfarzosi – e nelle vie ad essa parallele.

Per il suo fiorire di oltre cinquanta edifici fra chiese, palazzi nobiliari, istituti religiosi, lo storico Cesare Brandi definì Noto “giardino di pietra”, “dove i fiori sono i campanili e le cupole”. Fra gli artefici della nuova città va ricordato Rosario Gagliardi (1689-90 / 1761), che senza dubbio fu l’architetto che segnò l’aspetto barocco di Noto, lavorandovi dal 1713 fino alla morte. Celebre anche per il Duomo di Modica e la sua ardita scalinata, fra le opere netine vanno ricordate la Chiesa del Santissimo Crocifisso, la Chiesa e il convento di San Domenico, il convento del Santissimo Salvatore, la Chiesa di Santa Chiara, la Chiesa di San Carlo e il monastero dei Gesuiti.

Palazzo Ducezio. Chiese e palazzi di Noto
Palazzo Ducezio

La spettacolare scenografia architettonica di Noto, resa ancor più preziosa dalla pietra calcarea degli edifici, è valsa alla città il titolo di “Capitale del Barocco” attribuito dal Consiglio d’Europa, e il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità conferito dall’Unesco. Una preziosità che si accompagna alla precarietà e fragilità del luogo: la pietra lavorata che la rende unica e che trascolora con il variare della luce del giorno è infatti estremamente fragile e soggetta allo sgretolamento, una caratteristica che rende necessari continui restauri.

La visita delle chiese e dei palazzi di Noto può partire della piazza del Municipio, nella quale si ammirano la Cattedrale, Palazzo Ducezio, Palazzo Landolina e Palazzo Vescovile, la chiesa del Santissimo Salvatore e, agli angoli, la chiesa di Santa Chiara e la chiesa di San Carlo al Corso.

Chiesa di San Francesco all'Immacolata. Chiese e palazzi di Noto
Chiesa di San Francesco all’Immacolata

La Cattedrale, dedicata a San Nicolò, fu costruita dai primi del Settecento e ultimata verso il 1776. E’ preceduta da una scenografica scalinata che introduce alla facciata a due ordini, con ai lati le torri campanarie. La fragilità delle architetture di Noto è testimoniata proprio dalla Cattedrale, che crollò parzialmente nel 1996 e fu restaurata secondo le antiche tecniche edilizie. Di fronte si trova Palazzo Ducezio – sede del Municipio – risalente al 1746 e caratterizzato da un loggiato ad arcate. Il palazzo è parzialmente visitabile: si ammira la Sala degli Specchi e dalle terrazze panoramiche si gode una splendida vista sulla piazza.

Sul lato destro della Cattedrale è il Palazzo Vescovile e, a chiudere la piazza, la chiesa del Santissimo Salvatore, il cui monastero fu realizzato dal Gagliardi fra il 1747 e il 1755: sede delle benedettine, mostra la sua facciata principale lungo Corso Vittorio Emanuele, di fronte alla chiesa e al convento di Santa Chiara (opera anch’essa del Gagliardi, risalente al 1748) e accanto alla chiesa di San Francesco all’Immacolata. Sul complesso spicca la torre-belvedere a logge sovrapposte. La chiesa di San Francesco è preceduta da una monumentale scalinata a tre rampe e presenta una magnifica facciata accompagnata da un campanile a forma di pagoda, entrambi opera del Gagliardi.

Palazzo Nicolaci, il salone da ballo
Palazzo Nicolaci, il salone da ballo

Proseguendo lungo corso Vittorio Emanuele in questa direzione si giunge alla Porta Reale, edificata nel 1838 in onore di Ferdinando II di Borbone. Tornando invece in piazza del Municipio e proseguendo l’itinerario alla scoperta delle chiese e dei palazzi di Noto si può osservare Palazzo Landolina, collocato sul fianco sinistro della Cattedrale, seguito da Palazzo Nicolaci – uno dei palazzi privati più affascinanti della città.

Sin dall’esterno Palazzo Nicolaci si distingue con la sua facciata, celebre per i balconi sorretti da reggimensola scolpiti con soggetti differenti l’uno dall’altro: il balcone degli adolescenti, quello dei cavalli alati, quello dei leoni, quelli del turco e delle sirene. Varcato il portale d’ingresso e salito lo scalone si giunge al primo piano, contraddistinto dai soffitti affrescati, dai pavimenti con le piastrelle originali, dalle stoffe alle pareti, arredato con mobilio d’epoca. L’ambiente più fastoso è il Salone da ballo, con affreschi sulla volta e sulle pareti una decorazione in stile pompeiano.

Palazzo Castelluccio, Salone dei vulcani
Palazzo Castelluccio, Salone dei vulcani

Di fronte a Palazzo Nicolaci, sull’altro lato del Corso, si trova la chiesa di San Carlo, edificata alla metà del Settecento. Proseguendo in piazza XVI Maggio s’incontra la chiesa di San Domenico, con annesso il convento, capolavoro di Rosario Gagliardi. Sulla medesima piazza affaccia il Teatro comunale, realizzato nell’Ottocento e inaugurato nel 1870. Oltre la facciata neoclassica si cela la platea con quattro ordini di palchi, decorati in stucco secondo i modelli del Teatro San Carlo di Napoli e della Fenice di Venezia.

A breve distanza, in via Cavour, si erge un altro magnifico palazzo di Noto, Palazzo Castelluccio, che sin dalla facciata neoclassica testimonia la sua peculiarità stilistica nella città capitale del barocco. Oltre al superbo piano nobile è possibile visitare le antiche cucine e le scuderie. Al Palazzo, alla sua storia e alla visita ho dedicato un articolo. Sempre su via Cavour affaccia la chiesa di Montevergine, appartenente al novero delle chiese di Noto da ammirare anche in virtù del suo pavimento in ceramica cinquecentesca proveniente da Noto Antica.

Chiesa di Montevergine, col pavimento in ceramica cinquecentesco
Chiesa di Montevergine, col pavimento in ceramica cinquecentesco

Proseguendo la visita di Noto verso la parte alta della città si possono ammirare altre chiese e palazzi, come Palazzo Trigona, Palazzo Impellizzeri, la chiesa di Sant’Agata, la chiesa di Santa Maria di Gesù e infine la chiesa del Santissimo Crocifisso: al suo interno sono custoditi due leoni stilofori di età romana e una splendida “Madonna della Neve” di Francesco Laurana (1471), l’unica sua opera firmata in Sicilia.

Nel corso di una passeggiata lungo via Ducezio è possibile infine scoprire altre chiese di Noto, quali la chiesa del Carmine e Santa Maria dell’Arco, contrassegnata in facciata da un magnifico portale.

Informazioni utili: suggerisco di ammirare Noto dall’alto per apprezzare l’impianto urbanistico della città e le sue meraviglie architettoniche. Tale visuale si gode nel corso della visita del monastero del Santissimo Salvatore, così come salendo sulle terrazze della chiesa di Santa Chiara, della chiesa di San Carlo e di Palazzo Ducezio. Una prospettiva ulteriore si offre dalle terrazze del primo piano di Palazzo Nicolaci Villadorata. Per visitare il Teatro Comunale consiglio di comprare il biglietto cumulativo che comprende anche l’ingresso a Palazzo Ducezio e la salita alle terrazze al primo piano del Municipio. Informazioni ulteriori sono riportate sul sito del Comune, comune.noto.sr.it. Per scoprire Noto Antica suggerisco una passeggiata fra le rovine, seguendo il percorso all’interno del Parco Archeologico.

Altre immagini della chiese e dei palazzi di Noto:

Mappa dell’itinerario descritto in questo articolo:

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