Montalcino fra le viti e gli ulivi

Montalcino, cosa vedere nel borgo del Brunello

Montalcino, il borgo dalla chiesa di San Francesco
Il borgo dalla chiesa di San Francesco

Conosciuto in tutto il mondo come borgo del Brunello, il celebre vino coltivato nelle colline dei dintorni, Montalcino si riconosce da lontano, circondato da ulivi e viti. L’abitato ha conservato il suo impianto urbanistico medievale e svetta sull’altura che la rese avamposto strategico di Siena in Val d’Orcia: a lungo contesa con Firenze, nel 1361 i senesi vi costruirono la rocca che ancor oggi si ammira. Dopo il 1555 e la capitolazione di Siena alle truppe fiorentine e imperiali, qui si rifugiarono le irriducibili famiglie senesi guidate da Piero Strozzi, dando vita alla “Repubblica di Siena riparata in Montalcino”, un vero stato con moneta propria.

Piazza Garibaldi. In fondo la torre del Palazzo dei Priori
Piazza Garibaldi. In fondo la torre del Palazzo dei Priori

La visita del borgo non può che partire dalla sua fortezza, mai espugnata, che s’innalza sul punto più elevato. E’ possibile percorrere il cammino sugli spalti godendo della splendida vista sull’abitato e sulle valli circostanti.

Al centro di Montalcino si trova Piazza del Popolo, dominata dal Palazzo dei Priori, con un porticato al terreno e un’alta torre: in facciata l’edificio è ornato dagli stemmi araldici dei podestà che hanno governato la cittadina. Di fronte, una loggia quattrocentesca. Sulla vicina piazza Garibaldi affaccia la chiesa di Sant’Egidio (1325), la chiesa ufficiale della Repubblica di Siena riparata in Montalcino.

Nell’ex seminario di Sant’Agostino sono allestiti i Musei Civico e Diocesano, con le raccolte archeologica, medievale e moderna: particolarmente significativa quella delle statue lignee policrome.

Il borgo visto dalla rocca
Il borgo visto dalla rocca

Fra le innumerevoli chiese di Montalcino oltre a Sant’Agostino e Sant’Egidio vi sono San Francesco, la chiesa dei Bianchi, San Lorenzo in San Pietro, il Santuario della Madonna del Soccorso, Sant’Antonio Abate e il Duomo, costruito in forme neoclassiche sul luogo di un’antica pieve.

A dieci minuti dal borgo si trova infine l’abbazia di Sant’Antimo, di cui la chiesa – risalente al XII secolo – è un luogo di grande fascino. Si erge in una valle circondata da ulivi e viti con l’austera semplicità delle sue forme, opera di maestranze italiane e francesi. Fondata secondo la leggenda dall’imperatore Carlo Magno, fu abitata nel corso dei secoli dai monaci benedettini.

La Fortezza
La Fortezza

Oltre che per il suo patrimonio storico-artistico e paesaggistico – la Val d’Orcia è Patrimonio dell’Umanità Unesco – Montalcino è celebre anche perché terra di grandi vini: su tutti, il Brunello di Montalcino DOCG. Nei dintorni suggerisco di visitare, fra i vari borghi, Pienza, Montepulciano, San Quirico d’Orcia, Bagno Vignoni, Buonconvento.

Informazioni utili: per visitare il Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra di Montalcino suggerisco di consultare il sito internet dell’ente gestore (www.museisenesi.org) per conoscerne gli orari di apertura. Per salire sugli spalti della Fortezza e ammirare il borgo dall’alto, godendo del magnifico panorama della Val d’Orcia, consiglio di verificare sul sito dell’Enoteca La Fortezza – che vi ha sede – le modalità di accesso: www.enotecalafortezza.com. Al numero civico 1 di Costa del Municipio si trova infine l’Ufficio Turistico, per tutte le informazioni utili sul borgo e i dintorni.

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