Viaggio in Bretagna e Normandia

Viaggio in Bretagna e Normandia: storia, arte e paesaggi da sogno

Viaggio in Bretagna e Normandia, Saint-Malo, Grand Bé
Saint-Malo, Grand Bé

Curiosa di conoscere una Francia differente rispetto a quella affacciata sul Mediterraneo per me familiare, e dopo vari viaggi a Parigi, in Provenza e Camargue, in Champagne e in Borgogna, ho deciso di organizzare un viaggio in Bretagna e Normandia. Due regioni vicine, ma completamente diverse fra loro: la Bretagna, con un’identità talmente forte da distinguersi dalla stessa Francia (il cartello “Qui finisce la Francia” che un tempo segnava il confine ha una sua precisa ragion d’essere), penisola protesa sull’oceano battuta dal mare in tempesta, con le sue isole, le città corsare, i fari, le coste selvagge, con una storia che affonda le radici nell’epoca dei megaliti, la foresta incantata di Brocéliande che ha ispirato le leggende di Merlino e Re Artù, i villaggi dell’Armorica legati alle imprese di Asterix ed Obelix, per non parlare della cucina e della gastronomia (a partire dalle prelibate ostriche fino ad arrivare al sidro); la Normandia, con il suo bocage – il paesaggio di piccoli campi coltivati dalla forma irregolare, gli alberi da frutto, i boschetti e le alte siepi di confine – le immancabili vacche e i campi di lino, con le cittadine balneari in stile Belle Époque, la ricca storia medievale testimoniata dalle splendide abbazie e dalle cattedrali gotiche, le spiagge teatro dello sbarco degli Alleati del 1944.

Viaggio in Bretagna e Normandia, Rennes, case a graticcio
Rennes, case a graticcio

E’ impossibile visitare tutto nel corso del primo viaggio, anche perché la natura stessa delle due regioni invita continuamente a sostare, ammirare, approfondire: ho dunque selezionato le mete del mio viaggio scegliendo le tappe più significative per la loro importanza storica, artistica, culturale. Al termine di questa esperienza, a distanza di tempo, avverto la nostalgia di quei luoghi così carichi di storia e di bellezza, tanto da provare il desiderio di tornarvi ancora.

Ecco dunque l’itinerario del mio viaggio in Bretagna e Normandia, che provenendo da Parigi – dopo due soste per visitare i giardini e il castello di Versailles e la cattedrale di Chartres – è partito da Rennes, porta d’ingresso della Bretagna e suo attuale capoluogo. L’antica capitale del regno di Bretagna sorge su un promontorio abitato sin dall’epoca dei celti. Divenne centro gallico e poi città romana. Nel 1523 il granducato bretone venne annesso alla Francia, ma i rapporti furono sempre conflittuali. Il nucleo più suggestivo è la città vecchia, sopravvissuta al drammatico incendio che nel 1720 distrusse gran parte delle case a graticcio del XV secolo: le più belle sorgono nelle vie attorno alla cathédrale de Saint-Pierre e alla basilique de Saint-Saveur, oltre che in Place du Champ-Jacquet, dove fino al XIX secolo si svolgeva il mercato degli ortaggi.

Rennes, dettaglio di casa a graticcio in Rue du Chapitre
Rennes, dettaglio di casa a graticcio in Rue du Chapitre

La cathédral de Saint Pierre si distingue per l’austera facciata rinascimentale, di cui la torre nord ospita la campana più grande di Bretagna. L’interno, in stile neoclassico, custodisce un pregevole ciclo di pitture nel deambulatorio, raffigurante la lunga processione di santi che evangelizzarono la regione. La basilique de Saint Saveur colpisce per l’equilibrio classico dell’interno, a tre navate con volte in pietra. Ebbe una storia movimentata, divenendo Tempio della Ragione nel 1793 e Tempio dell’Essere Supremo nel 1794: tornò ad essere chiesa parrocchiale agli inizi dell’Ottocento. Sempre nella città vecchia si trova la cappella Saint-Yves, caratterizzata dai decori in gotico fiammeggiante.

La porte Mordelaise è l’unica testimonianza rimasta della cinta muraria del XV secolo e costituiva l’accesso principale alla città. Nella place des Lices – dove oggi si ammirano les halles des Lices, padiglioni ottocenteschi del mercato coperto – nel medioevo si svolgevano le giostre e i tornei cavallereschi. Risalgono invece al Sette e Ottocento gli edifici di Place de la Mairie, su cui affacciano l’hôtel de la Ville e il teatro neoclassico. Nella vicina Place de la Republique si trova il palais du Commerce, eretto alla fine dell’Ottocento per “nascondere” la città bassa, all’epoca considerata poco presentabile rispetto alla magnificenza del centro. Nella piazza omonima si ammira il Palais du Parlament de Bretagne, sopravvissuto all’incendio del 1720 ma purtroppo distrutto quasi completamente da quello scoppiato nel 1994.

Viaggio in Bretagna e Normandia, Saint-Malo, città intra-muros
Saint-Malo, città intra-muros

Altri luoghi da ammirare sono il Palais Saint-Georges, antica abbazia benedettina del 1032 ricostruita nel XII e poi nel XVII secolo, e la chiesa di Nostre-Dame-en-Sainte-Mélaine, le cui torre e il transetto risalgono all’XI secolo. La chiesa faceva parte di un’abbazia benedettina che disponeva di un ampio ortofrutteto, trasformato nello splendido giardino pubblico jardin du Thabor. Vi è inoltre il Musée des Beaux-Arts, che custodisce – tra le varie opere – la Natività di Georges de La Tour. Oltre il centro storico si trova il complesso Les Champs Libres, che accoglie più realtà culturali come il Musée de Bretagne, con collezioni etnografiche ed archeologiche riguardanti la Bretagna, la biblioteca cittadina e l’Espace des Sciences.

Saint-Malo, scorcio della città intra-muros
Saint-Malo, scorcio della città intra-muros

Rennes è un ottimo punto di partenza per scoprire la Bretagna. Una giornata può essere dedicata alla vicina Saint-Malo, distante un’ora e mezza di macchina. Città tutta protesa sul mare, Saint-Malo è conosciuta come la patria di marinai, armatori e corsari. Fondata nel VI secolo su un isolotto disabitato, crebbe a tal punto che nel Cinquecento partecipò alla scoperta del Nuovo Mondo: gli scambi commerciali con l’America del sud, l’India e l’Africa le assicurarono la ricchezza, e i suoi cittadini aprirono la rotta di capo Horn e scoprirono il Canada (Jacques Cartier). Passeggiando sul cammino di ronda delle mura, risalenti al XII-XVIII secolo, si ammira il panorama sul mare che circonda l’abitato e si osserva il sistema difensivo di forti eretti nel XVII secolo per proteggere quello che allora era il primo porto commerciale di Francia: questo sistema fu progettato da Sébastien Vauban per impedire gli attacchi inglesi, con fortezze costruite sulla costa e sugli isolotti antistanti. Fra di esse segnalo il Fort National, edificato nel 1689 su uno scoglio di fronte alla spiaggia dell’Éventail e raggiungibile a piedi con la bassa marea, oltre al Petit Bé – fortificato – e al Grand Bé, dove si trova la tomba dello scrittore François-René de Chateaubriand.

Saint-Malo, Tour Solidor
Saint-Malo, Tour Solidor

L’ingresso principale alla città intra-muros è oggi la porte Saint-Vincent (1708), sulla quale si trovano gli stemmi di Saint-Malo e della Bretagna. Alla sua destra si erge il castello seicentesco, di cui la torre risale al 1395 e il mastio al 1424. All’interno del castello è allestito il Musée d’histoire de Saint-Malo, dedicato alla storia della città e ai suoi personaggi più celebri. Un’altra porta da ammirare è la Grande-Porte (XV secolo), formata da due torri a difendere il porto, con una quattrocentesca statua della Madonna, protettrice della città, al suo interno.

Nell’agosto 1944 la città all’interno dei bastioni subì pesantissimi bombardamenti, che distrussero l’80% degli edifici: al termine del conflitto vennero ricostruiti fedelmente. Fra di essi la cathédral de Saint-Vincent, iniziata nell’XI secolo e in gran parte restaurata dopo il conflitto. Nel quartiere di Saint-Servan-sur-Mer, all’esterno della città intra-muros, si trova la Tour Solidor, sorta nel XIV secolo sui resti di un castellum romano: formata da tre torrioni cilindrici utilizzati come sede del dazio e poi come prigione durante la Rivoluzione Francese, ospita il Musée international du Long-Cours Cap-Hornier, che racconta la scoperta di Capo Horn e la storia delle spedizioni lungo questa rotta commerciale.

Viaggio in Bretagna e Normandia, Fougères, mura e torri del castello
Fougères, mura e torri del castello

A cinquanta chilometri da Rennes si trova Fougères, che ho scelto di visitare durante il mio viaggio in Bretagna e Normandia per il suo imponente castello e per l’affascinante borgo medievale di case a graticcio. Il castello, fondato nel 1020, è uno dei più imponenti d’Europa: con tre giri di mura spesse tre metri, tredici torri (alcune visitabili) e una superficie di due ettari, poteva contenere tutta la popolazione in caso di pericolo. Con la fine dell’indipendenza bretone, nel XVI secolo, perse la sua funzione militare e strategica. Il castello è visitabile passando attraverso la massiccia Porte Notre-Dame, presso la quale si trovano ancora oggi le ruote dei mulini ad acqua.

Attorno al castello si estende il borgo medievale, dove sin dal XIV secolo fervevano le attività manifatturiere di lavorazione dei panni di lana e teli di lino. Al centro dell’abitato si erge la chiesa di Saint-Sulpice, riconoscibile per la sua guglia in ardesia del XV secolo, in gotico fiammeggiante. La città si sviluppa inoltre lungo il fianco della collina di fronte al castello, dove gli edifici sono in prevalenza settecenteschi. Fra di essi spicca il Beffroi, la torre campanaria (una delle due rimaste in tutta la Bretagna) risalente al 1397.

Viaggio in Bretagna e Normandia, il castello di Josselin
Castello di Josselin

Un altro castello di grande fascino, forse il più celebre della regione, si trova a Josselin, borgo che appartiene al circuito delle Petites Cités de Caractère bretoni. La vista delle sue tre torri collegate da cortine che si gode dal fiume Oust è davvero indimenticabile, e lascia intuire la storia antica che lo riguarda: eretto nell’XI secolo venne distrutto dagli inglesi nel 1168. Ricostruito, venne nuovamente distrutto nel 1488 a causa dei conflitti tra i signori di Josselin – i Rohan – e i duchi di Bretagna. Grazie alla loro fedeltà alla Francia, i Rohan ottenere l’aiuto di Carlo VIII nella ricostruzione della rocca, che però fu di nuovo parzialmente demolita per volere di Richelieu, come punizione nei confronti della famiglia per aver aiutato gli Ugonotti. Ancora oggi il castello appartiene ai Rohan. Una curiosità: nelle scuderie si trova il Musée des Poupées, che ospita una collezione di 500 bambole dal XVII al XX secolo. Nel centro abitato, caratterizzato dalle case a graticcio, si trova la chiesa di Notre-Dame-du-Roncier in gotico fiammeggiante: deve il suo nome alla tradizione secondo la quale – in quel luogo – un contadino trovò una statua della Madonna in un roveto (roncier), statua che fece miracolosamente recuperare la vista alla figlia non vedente. Purtroppo la statua è stata distrutta durante la Rivoluzione Francese e oggi si venera una copia successiva.

Allineamento e dettaglio di menhir
Carnac, Allineamento e dettaglio di menhir

Josselin è raggiungibile compiendo una breve deviazione dalla strada che porta a Carnac, un’altra tappa del mio viaggio in Bretagna e Normandia che ho voluto assolutamente visitare. Qui si trova infatti uno dei siti più importanti al mondo per la cultura neolitica, testimoniata dagli allineamenti di menhir, dai dolmen e dai tumuli di pietra eretti tra 5.000 e il 2.000 a.C. da comunità sedentarie dedite all’allevamento e all’agricoltura. Questi monumenti preistorici, disposti secondo un preciso disegno e organizzati in sistemi complessi su un ampio territorio, non hanno ancora svelato il loro scopo, testimoniando un messaggio che ancor oggi è indecifrato: ne ho scritto in questo articolo.

Ho dedicato le ultime due tappe del mio viaggio in Bretagna alla conoscenza di una testimonianza artistica e religiosa peculiare di questa regione, gli enclos paroissiaux, e ad ammirare un paesaggio costiero di rara bellezza, la costa di granito rosa. Gli enclos paroissiaux sono complessi (o recinti) parrocchiali che costituiscono un luogo unico perché formano – all’interno della stessa area delimitata da un recinto in pietra – uno spazio con un’identità riconosciuta e immediatamente riconoscibile: qui infatti si trovano la chiesa, il cimitero, l’ingresso monumentale – un portale o un arco di trionfo – il calvario, l’ossario e la cappella funebre. Gli enclos sorsero per lo più tra il XVI e il XVII secolo, periodo florido per la regione grazie alla produzione e al commercio di lino e canapa, qui lavorati per essere esportati in tutta Europa. Ho scelto di visitare il complesso di Guimiliau perché è celebre per la bellezza del suo calvario, popolato da oltre duecento personaggi. Ho cercato di coglierne i particolari in questo video, girato all’interno del recinto parrocchiale e dentro la chiesa:

Viaggio in Bretagna e Normandia, Costa di granito rosa, faro di Ploumanac'h
Costa di granito rosa, faro di Ploumanac’h

L’ultima tappa del mio viaggio in Bretagna è stata la magnifica costa di granito rosa, che ho ammirato percorrendo a piedi il tratto di litorale bretone di Perros-Guirec attorno al faro di Ploumanac’h. Il nome del luogo deriva dal colore roseo dei suoi enormi massi di granito: sembra uscito da un libro di favole, con imponenti pietre scolpite dal vento e dal mare. Risalenti a 300 milioni di anni fa, si ergono dalle onde o si arrampicano sulla brughiera per un’estensione di 25 ettari. Su di esse troneggia il faro di Ploumanac’h, uno degli affascinanti e celebri fari della Bretagna. Un luogo davvero magico, di selvaggia e incontaminata bellezza, che consiglio di apprezzare camminando lungo il “sentiero dei doganieri”, così chiamato perché ricalca il percorso litoraneo tracciato verso la fine del XVIII secolo per consentire i pattugliamenti da parte delle guardie di confine impegnate nella lotta al contrabbando.

La prima tappa del viaggio in Normandia (dove amministrativamente si trova, nonostante sia al confine fra le due regioni alla foce del fiume Couesnon) è stata Mont-Saint-Michel, la cui visita è stata un’esperienza e un’emozione indimenticabili. Circondato dalla leggenda, questo capolavoro di architettura medievale – al contempo fortezza inespugnata e abbazia fra le più importanti della cristianità- si erge solitario al centro di un’immensa baia, dove le maree più profonde d’Europa (con un dislivello di ben 14 metri) scoprono banchi di sabbia fino a 15 km di distanza. L’impressione di maestosità che si avverte scorgendolo da lontano accompagna tutta la visita, ed è amplificata dall’incredibile panorama che si ammira dalla terrazza a ovest, dove ho girato questo breve video:

Consiglio di dedicare alla visita di Mont-Saint-Michel un’intera giornata, magari raggiungendolo a piedi attraverso la baia, visitando con calma gli ambienti del complesso abbaziale e passeggiando per il borgo che si è sviluppato entro le mura. Il cammino di ronda della cinta fortificata è inoltre percorribile, e offre magnifici scorci sulla merveille e lo straordinario paesaggio circostante. Con l’accompagnamento obbligatorio di una guida è inoltre possibile organizzare camminate attorno alla rocca, di varia durata e difficoltà. Tutte le informazioni nell’articolo dedicato a questo luogo.

Arazzo di Bayeux, episodio di Harnold che salva alcuni cavalieri normanni dalle sabbie mobili di Mont-Saint-Michel. Alle spalle, la rocca in costruzione
Arazzo di Bayeux, episodio di Harnold che salva alcuni cavalieri normanni dalle sabbie mobili di Mont-Saint-Michel. Alle spalle, la rocca in costruzione

Mont-Saint-Michel compare anche in un preziosissimo ricamo che ho voluto ammirare con i miei occhi: è il celebre arazzo di Bayeux, custodito nel Musée de la Tapisserie della cittadina omonima. Noto come arazzo, è in realtà un ricamo in filo di lana su tela di lino realizzato in Inghilterra – verosimilmente a Canterbury – nel 1077. Capolavoro di arte e artigianato, si estende per una lunghezza di 68,38 metri e una larghezza da 48 a 51 centimetri. E’ dedicato al racconto per episodi delle vicende storiche che portarono i normanni guidati da Guglielmo alla conquista dell’Inghilterra. Fra le scene rappresentate – 58 in tutto – si osserva l’abbazia di Mont Saint Michel in via di completamento. La visita dell’arazzo è stata inoltre l’occasione per passeggiare nella bella Bayeux, ammirando la magnifica cattedrale e le vie del minuto ed estremamente ben curato centro medievale, risparmiato da bombardamenti bellici. Bayeux fu la prima cittadina di Francia ad essere liberata dagli Alleati la mattina del 7 giugno 1944.

Viaggio in Bretagna e Normandia, Omaha Beach dal Cimitero Americano
Omaha Beach dal Cimitero Americano

A pochi chilometri di distanza si trovano le spiagge dove avvenne lo sbarco tra le 6 e le 6,30 del 6 giugno 1944. Fra tutti i luoghi che fanno parte dell’Espace Historique de la Bataille de Normandie – museo diffuso tra Caen e Cherbourg-Octeville, comprendente tutte le spiagge dello sbarco e le cittadine teatro di battaglia – ho voluto fermarmi presso il monumentale Cimitero Americano che si trova a Colleville-sur-Mer, affacciato sulla spiaggia di Omaha Beach. Non è possibile descrivere la commozione profonda e il senso di gratitudine che si prova camminando fra quelle file sterminate di 9.387 croci bianche e stelle di Davide, testimonianza muta e colma di significato delle innumerevoli vite sacrificate alla libertà. In questo luogo dove riposano le spoglie dei soldati americani caduti durante la battaglia di Normandia, l’unico suono è il vento che soffia senza sosta e il mare in burrasca che sferza la spiaggia sottostante.

Cattedrale di Notre-Dame - dettaglio della facciata
Rouen, Cattedrale di Notre-Dame – dettaglio della facciata

Durante il mio viaggio in Bretagna e Normandia ho voluto sostare qualche giorno a Rouen, capoluogo della Normandia conosciuta come “città museo”, celebre per le case a graticcio, le chiese gotiche e i musei ricchi di opere d’arte. Situata a un paio di ore di macchina da Parigi, la città sorge sulle sponde della Senna e rappresenta il punto di incontro tra l’Île-de-France e il mare. Nell’articolo che le ho dedicato suggerisco un itinerario di visita che consenta di ammirarne i principali luoghi di interesse (tra tutti, la celeberrima cattedrale e il Musée des Beaux-Arts), passeggiare per le vie più suggestive del centro storico, conoscerne le storie di coloro che qui vissero, operarono e morirono, tra cui Giovanna d’Arco, Claude Monet, Gustave Flaubert, Théodore Géricault, Pissarro e Sisley.

Chiesa abbaziale di Notre-Dame, vista dal giardino laddove sorgeva il chiostro
Jumièges, Chiesa abbaziale di Notre-Dame, vista dal giardino laddove sorgeva il chiostro

A pochi chilometri da Rouen si trova l’Abbaye de Jumièges, fondata nel 645 e oggi – dopo molteplici vicissitudini di distruzione e ricostruzione – in stato di rovina. Il fascino della sua imponente struttura – la navata della chiesa, con i suoi 27 metri, è la più alta del Paese – è tale che l’abbazia fu definita “la più bella rovina di Francia”. Consiglio di visitarla, oltre che per apprezzarne la suggestione e la commissione di stili romanico e gotico, anche per conoscerne la storia: fu uno dei principali centri del monachesimo normanno, luogo di altissima cultura e spiritualità.

L’ultima tappa del mio viaggio in Bretagna e Normandia è stata Giverny, dove si trovano la casa e i giardini di Claude Monet: per oltre quarant’anni, dal 1883 al 1926, l’abitazione di Giverny fu la dimora di Monet, oggi trasformata in museo con gli arredi originali scelti dal Maestro. All’esterno si estendono i due giardini da lui creati: il clos-normand, concepito come un piccolo giardino alla francese, e il giardino d’acqua, ideato come spazio artificiale destinato ad essere dipinto, e poi divenuto opera di Land Art, opera d’arte esso stesso.

Stagno di ninfee e gigli nel giardino d'acqua
Stagno di ninfee e gigli nel giardino d’acqua

Informazioni utili per il viaggio in Bretagna e Normandia: ho compiuto il mio viaggio in 10 giorni, con un’auto presa a noleggio a Parigi. Ho utilizzato come basi logistiche e punti di partenza delle escursioni giornaliere le città di Rennes in Bretagna e Rouen in Normandia, preferendo pernottare più notti in uno stesso luogo. Lo stesso itinerario può essere compiuto cambiando albergo o appartamento ogni due/tre giorni, e spostandosi assecondando il percorso: la scelta ovviamente dipende dalle propensioni ed esigenze personali. Per organizzare il viaggio ho trovato di grande utilità i due portali del turismo della Normandia (www.normandie-tourisme.fr/) e della Bretagna (www.tourismebretagne.com/), a cui consiglio di dare un occhio sia per le informazioni di carattere generale, sia per le bellissime immagini, sia per le indicazioni logistiche e i rimandi ai siti internet specifici di ciascuna località. Per la visita alle mete del mio viaggio, rimando alle informazioni utili inserite in fondo a ciascun articolo (JumiègesBayeuxGuimiliauCarnacGiverny, Mont-Saint-Michel, Rouen).

Altre immagini:

Mappa del viaggio in Bretagna e Normandia:

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