Albero d'oro di Lucignano. Dettaglio del fusto e dei rami

L’albero d’oro di Lucignano, il reliquiario dalla forma ad albero

L'albero d'oro di Lucignano
L’albero d’oro di Lucignano

L’albero d’oro di Lucignano, o albero della vita, è un grande reliquiario realizzato dal 1350 al 1471 per la chiesa di San Francesco, oggi esposto presso il Museo Civico del magnifico borgo in Valdichiana. Simbolo dell’albero francescano e del “Lignum Vitae” di san Bernardino, è uno dei monumenti più straordinari dell’oreficeria italiana: presenta la forma di albero a dodici rami, alle cui estremità si trovano piccole teche, destinate ad ospitare reliquie francescane e schegge della Croce di Cristo.

Dalla scritta sulla base dell’albero d’oro conosciamo l’anno d’inizio dell’opera – 1350 – e quello in cui il reliquiario “foeliciter completum est”, 1471, per volere di una certa Monna Jacoma. Sappiamo altresì che la parte quattrocentesca è opera di Gabriello d’Antonio da Siena, mentre l’opera trecentesca è priva di paternità certa. Sono prive di sicura attribuzione anche le miniature sul recto dei medaglioni, realizzate da mani diverse.

La base dell’albero d’oro è in rame dorato, di forma polilobata e mistilinea, incisa da racemi: in origine vi si trovavano quattro medaglioni smaltati, chiusi da cristalli di rocca, con immagini di santi. Sulla prima base poggia un piede più piccolo, dai contorni simili: diviso in spicchi, all’interno di ogni spicchio presentava santi raffigurati a smalto. Vi sono poi alcune cornici – tra le quali si trova una lamina recante una scritta – ed il tronco, che sostiene una teca a forma di tempietto gotico, a tre piani che digradano verso l’alto, dalla sezione ottagonale. I lati del tempietto sono separati da pilastri dentati, sormontati da pinnacoli, e consistono in bifore divise da colonnine ritorte.

Medaglione con smalto
Medaglione con smalto

Sulla sommità del tempietto è issato il fusto dell’albero d’oro, interrotto da sottili cornici, nell’alternanza di ramidodici in tutto, sei per lato – e boccioli, da cui escono rametti di corallo. Ogni ramo, in argento dorato, è decorato da foglie di vite e da due piccoli medaglioni trilobati, che un tempo racchiudevano le reliquie. All’estremità di ciascun ramo è inserito un medaglione, recante sul verso uno smalto, sul recto una miniatura, raffiguranti santi e apostoli, ulteriormente ornati da cinque boccioli con rametti di corallo. Sulla sommità dell’albero d’oro di Lucignano sono un Cristo crocefisso e un pellicano, simbolo cristologico, rappresentato mentre si ferisce il petto per nutrire i propri piccoli.

Fusto, con l'alternanza di rami e boccioli di corallo
Fusto, con l’alternanza di rami e boccioli di corallo

Il reliquiario è giunto a noi privo di molte delle decorazioni originarie, con i coralli – in origine settantadue, applicati su ogni ramo ed ogni bocciolo – in parte spezzati e in parte mancanti, le miniature andate perdute (ne sono rimaste solo sei), gli smalti quasi del tutto scomparsi. Alcune modifiche forse vennero apportate intorno alla metà del XV secolo, quando – come indica la scritta attorno al piede – l’albero d’oro di Lucignano subì radicali cambiamenti: la prima opera, ordinata nel 1350, era infatti rimasta incompiuta, e fu completata solo oltre un secolo dopo, nel 1471, quando vennero realizzati una base più grande, l’albero e la croce sulla sua sommità. Tale discontinuità spiegherebbe inoltre una certa sproporzione nel tempietto gotico, tra la base e la teca, difformità che ha indotto ad ipotizzare un completamento successivo.

Medaglione con miniatura
Medaglione con miniatura

L’iconografia dell’albero d’oro di Lucignano rimanda alla raffigurazione simbolica della Croce di Cristo immaginata come “Lignum vitae“, albero vivente dal quale spuntano rami, fiori, foglie e frutti: ne è un esempio l’affresco di Taddeo Gaddi nel cenacolo di Santa Croce a Firenze (1350 circa), dove si ammira un monumentale “Albero della Croce”. Tale iconografia ebbe inoltre grande diffusione in Toscana nella forma della “vite“, pianta che già in Oriente era concepita come albero della vita e che nel Vangelo di Giovanni diviene immagine di Cristo (per la rappresentazione del Cristo Vite rimando alla mirabile Cappella Suardi, affrescata da Lorenzo Lotto a Trescore Balneario).

Il video sul canale YouTube:

Informazioni utili: per ammirare l’albero d’oro di Lucignano suggerisco di consultare il sito internet del Museo Civico, www.visitlucignano.it. La visita del Museo può essere l’occasione per passeggiare nello splendido borgo e apprezzarne l’aspetto medievale, rimasto immutato nel corso dei secoli. Tra i borghi e le città che consiglio di visitare nei dintorni, senz’altro ArezzoSiena e Cortona, ma anche MontepulcianoPienza e San Quirico d’Orcia.

Altre immagini dell’albero d’oro di Lucignano:

Mappa del Museo Civico di Lucignano:

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